L’elemento centrale del turismo industriale è la visita ai luoghi, alle strutture e agli oggetti che portano alla conoscenza diretta di quelle che sono le persone, le metodologie, gli strumenti e i processi delle attività produttive di un luogo ovvero a toccare la sua essenza materica. Gli ambiti di visita spaziano dall’archeologia industriale ai musei di impresa, dalle visite ad aziende di prodotti e servizi ai distretti industriali, dai villaggi industriali agli spacci aziendali. All’ultima edizione della Borsa Italiana Turismo è partita, dallo stand della Regione, la nuova fase del movimento Turismo industriale in Friuli Venezia Giulia. Con una trasversalità di competenze tra turismo, marketing e imprenditoria, il progetto Turismo industriale incubato dal 2006 all’interno dell’universo Confindustria, ha visto la partecipazione di aziende fortemente innovatrici anche nei settori del Design, del Food & Beverage, della Green Economy.

Industria e Turismo Andata & Ritorno ora diventa Associazione senza scopo di lucro e dalla sua nuova sede in provincia di Udine lancia proposte ambiziose. L’Associazione porta con sé il progetto di Turismo industriale dalle radici impegnandosi a proseguirne l’attività con l’apertura a nuove competenze e nuove relazioni regionali ed europee per la valorizzazione del territorio. Possono aderire all’Associazione Industria e Turismo Andata & Ritorno, in rete d’impresa, tutti coloro che attivamente operano nei settori delle attività produttive, della cultura, dello sport, della formazione. I grandi marchi e le originalità della Regione FVG saranno potenzialmente coinvolti nella creazione del nuovo Circuito Turistico Industriale. Ai soci fondatori, oltre a Giuliana Quendolo e Marino Firmani promotori di tale corrente, si è unito, tra gli altri, l’imprenditore Raffaele Caltabiano portando la sede per l’Associazione ora collocata nel parco dell’ex Amideria Chiozza di Ruda (UD), esempio significativo di archeologia industriale.

Proporre un ampliamento della gamma di prodotti e servizi turistici da parte del territorio con l’offerta complementare di un circuito turistico industriale ha l’obiettivo di costruire un turismo capace di attirare il visitatore verso un viaggio di scoperta del paesaggio nella sua complessità. Per questa via, le radici locali attualizzate arricchiscono con opportunità di business il territorio con l’avvio di nuove filiere che sanno proiettarsi oltre il già noto. Con questo progetto si suggerisce una valorizzazione del luogo attraverso un turismo in forma integrata che vede tra i protagonisti, oltre agli operatori turistici in senso stretto, l’enogastronomia, il commercio, l’industria, l’artigianato, l’arte e la cultura. In altre parole, una serie di proposte che invitano all’analisi di un contesto. Le visite offerte andranno ad integrarsi con quelle consolidate dei circuiti storico-artistici consentendo di conoscere una “area ecologica”. In realtà, come nessun altro tipo di turismo, quello industriale permette di entrare a fondo in un territorio e di leggere così il paesaggio. L’azienda come “luogo aperto” del resto è al centro di un sistema di relazioni materiali e immateriali. Un’impresa è soggetto di una comunità e di relazioni, le stesse che ora consentono un’inedita esperienza: l’apertura all’innovazione, al cambiamento, al luogo sociale.

Per ulteriori informazioni l’indirizzo email è info@industriaeturismofvg.it

Foto: “Fabbrica corpo, archeologia industriale”. Autore Flavio Milandri, Forlì