La Grande Mela è un reticolo di strade dove spicca il giallo dei taxi più famosi del mondo: migliaia di persone ogni giorno salgono e scendono dai cab con i loro impegni, le loro storie e le tante vite. Gli autisti ne avranno perciò di cose da raccontare e, uno di loro, Daniel J. Wilson, ha deciso di raccogliere le voci dei suoi passeggeri in un collage di registrazioni audio-video: conversazioni telefoniche di ogni genere, gente che fa conoscenza nei sedili posteriori del taxi, chi parla tra sé durante il viaggio, tutti però senza curarsi della presenza di Daniel al volante.

La performance, intitolata “9Y40”, è stata poi riproposta a bordo del taxi alle orecchie dei nuovi passeggeri, durante le corse gratuite offerte in occasione della Armory Arts Week. Le reazioni sono state divertite e si è preso coscienza di un modo di fare ormai consueto.

[vimeo 60538227 w=400 h=230]

Le registrazioni sono avvenute all’insaputa dei protagonisti, tanto che l’artista-tassista ha chiesto il supporto di un legale per realizzare la sua performance; la critica ha comunque accolto con entusiasmo la trovata che, del resto, vede un giovane di 35 anni, evidentemente amante del suo lavoro, condividere attraverso l’arte le sue esperienze quotidiane alla guida del taxi. Nel sito dedicato al progetto, Daniel J. Wilson ha infatti raccolto anche degli scatti fotografici che ripercorrono le fasi attraverso cui ha acquisito la licenza necessaria per la sua attività: una sorta di diario che cala lo spettatore il questo spaccato urbano.

I taxi sono al centro di un’altra iniziativa, stavolta nostrana, chiamata appunto “Taxi Gallery”. Nato a Roma, questo progetto di arte condivisa punta su tali mezzi di trasporto pubblico per condividere l’arte: il taxi diventa sede espositiva itinerante, mezzo attraverso cui proporre le opere al di fuori dei circuiti istituzionali, andando incontro alla gente. Accade così che artisti desiderosi di farsi conoscere e tassisti che intendono offrire ai propri clienti qualcosa di più di un semplice passaggio, si trovino in questa iniziativa, che risulta sinergica e positiva per tutti. 

Nel circuito di Taxi Gallery espongono artisti di vario genere come Alessandro Ciccarelli, Flavia Dodi, Andrea Angeletti, Barbara Palomba e altri, e spesso il progetto funge da lancio per i creativi che poi espongono all’interno di altre rassegne. Taxi Gallery ha poi utilizzato la sua “visibilità” per dar risalto anche a campagne di sensibilizzazione su temi come la violenza sulle donne, cui ha dedicato speciali esposizioni.

Se dunque prendendo un taxi notate la presenza di opere d’arte, fotografie o creazioni di altro genere, sorprendetevi pure…siete a bordo della Taxi Gallery.