Si è chiusa domenica scorsa la decima edizione della manifestazione milanese “Fa’ la cosa giusta”, la fiera nazionale del consumo critico organizzata dall’editore Terre di Mezzo, che quest’anno si è tenuta alla FieraMilanoCity, storico spazio fieristico della città.
Nel tentativo di razionalizzare i 770 espositori nei due grossi padiglioni a disposizione per la fiera, gli stand sono stati divisi secondo criteri tematici, che riflettevano i diversi aspetti del pensare e agire sostenibile: le sezioni erano quindi turismo consapevole, critical fashion, abitare green, cosmesi ecobio, servizi per la sostenibilità, pace e partecipazione, editoria e prodotti culturali, mangia come parli e street food.

La sezione speciale di quest’anno è stata dedicata alla mobilità sostenibile, che ha avuto il merito di riunire molti dei progetti più lodevoli per la mobilità a basso impatto ambientale. All’interno di questa sezione era ospitata Elettrocity, la cittadella della mobilità elettrica, in cui i visitatori hanno avuto la possibilità di provare (ed eventualmente acquistare) sull’ampio circuito di prova disponibile, diversi veicoli elettrici, come automobili, biciclette, moto, scooter e veicoli commerciali. Il paese ospite della manifestazione è stato il Brasile, che partecipava alla fiera con due stand, entrambi organizzati da Sesi, il Serviço Social da Indústria brasiliana. Il primo stand raccoglieva le testimonianze dei giovani partecipanti al progetto ViraVida, (ovvero: “cambia vita”), un’iniziativa che si rivolge ai giovani brasiliani, vittime di abusi, con l’obiettivo di integrarli in percorsi di formazione educativa e inserirli nel mondo del lavoro. Il secondo era quello di Cozinha Brazil, che durante i giorni della fiera ha organizzato moltissimi laboratori gastronomici, dedicati soprattutto ai bambini, promuovendo l’alimentazione sana e senza sprechi, e preparando deliziosi piatti della tradizione brasiliana.

Oltre a ospitare moltissimi espositori, la fiera è diventata anche spazio privilegiato per moltissimi eventi culturali, che spaziavano dai laboratori per la creazione di cosmetici ecobio alle conferenze teatrali sulla storia della crisi economica globale, dai laboratori di cucito per il riutilizzo di tessuti alla presentazione del progetto Expo dei popoli per l’Expo 2015 di Milano. Tutti questi laboratori, incontri, convegni, degustazioni, mostre e spettacoli in programma sono stati la forza di questa manifestazione, rappresentando il vero momento di approfondimento e riflessione collettiva su tanti aspetti della sostenibilità e del consumo critico.
Infatti, nonostante qualche scivolone che si potrebbe definire radical chic, l’interesse della manifestazione è genuino e intende valorizzare un metodo di vita alternativo e rispettoso degli altri e dell’ambiente.