La società Tribewanted Limited è stata fondata dall’inglese Ben Keene e dall’italiano Filippo Bozotti per sviluppare realtà eco-sostenibili in diverse parti del mondo e dal 2006 fino ad oggi ne sono state create ben tre: la prima nell’isola di Vorovoro (Fiji), la seconda nella John Obey Beach (Sierra Leone) e la più recente a Monestevole (Perugia).

La comunità dell’isola di Vorovoro è nata e si è sviluppata grazie all’unione di un migliaio di persone provenienti da ogni parte del mondo, che hanno donato in media 250 dollari ciascuno, per la realizzazione del progetto. Il risultato? Una nuova comunità eco-sostenibile ora gestita da proprietari terrieri locali, 1 milione di dollari investiti nell’economia locale, 25 posti di lavoro, 1200 visitatori (Tribe members) tra i 2 e i 75 anni. Inoltre si è notato che il contatto diretto con queste realtà sensibilizza notevolmente le persone, poiché dopo aver visitato l’isola il 66% dei membri della tribù acquista prodotti locali, stagionali e biologici, il 71% produce meno rifiuti ed il 76% fa la raccolta differenziata. La creazione e la fruizione di queste comunità può dunque avere ripercussioni davvero ampie, permettendo lo sviluppo di abitudini in una direzione sostenibile e a impatto zero.

La forza della community si è poi spostata in Sierra Leone lungo la spiaggia di John Obey, dove nel 2010 è nata una nuova comunità anche grazie alla collaborazione del villaggio dei pescatori locale. In questo angolo dell’Africa Occidentale sono stati costruiti edifici in legno e bambù, è stato realizzato un sistema per la produzione di energia solare e una struttura per il riciclo dell’acqua. Si è poi dato vita a giardini in grado di soddisfare i bisogni della collettività attraverso il metodo di permacultura che sfrutta in maniera sostenibile la terra.

Ora Tribewanted tocca l’Italia e arriva nelle colline umbre per trasformare Monestevole in una comunità sostenibile. Le risorse sono impiegate per modificare le infrastrutture presenti sul territorio in modo da garantire l’eco-sostenibilità e le parole d’ordine diventano energia verde, raccolta e riciclaggio delle acque, riscaldamento a biomassa, gestione dei rifiuti, permacultura, agricoltura biologica. Da marzo 2013 la struttura è ufficialmente operativa e visitabile con l’obiettivo di promuovere la cultura e le tradizioni locali, oltre alla sostenibilità del luogo. La comunità di Monestevole si offre infatti come modello alternativo di vita possibile, proponendo un turismo diverso che non distrugge ambiente e tradizioni, ma li valorizza e ne fa i suoi punti di forza.

Ogni comunità reale è sostenuta da una tribù online, la Tribewanted Sustainable Communities, che finanzia i progetti con un contributo mensile di circa €12 a membro per la durata di un anno. Con la raccolta di questi finanziamenti e con la collaborazione delle popolazioni locali, Tribewanted ha l’obiettivo di sviluppare fino ad un massimo di dieci comunità e i prossimi luoghi coinvolti verranno scelti proprio dalla community online con un’apposita votazione.
Ma per far parte della tribù il finanziamento non è l’unica via che si può percorrere: si può contribuire al progetto facendone parte dall’interno, soggiornando nella comunità per aiutare nella realizzazione delle strutture necessarie alla sostenibilità e nelle attività quotidiane di gestione.

Ma perché è così necessario cambiare stile di vita? Il Rapporto 2012 del WWF Living Planet è tremendamente chiaro: l’umanità utilizza il 50% delle risorse in più rispetto a quelle che la Terra può fornire e nel 2030 non basteranno nemmeno due interi pianeti per soddisfare le nostre “esigenze”. Il nostro capitale naturale è in continuo declino.
Una possibile soluzione per attenuare le conseguenze dei nostri comportamenti arriva dal web, da una community online che sfrutta la potenza della rete per smuovere le coscienze di ogni individuo, proponendo iniziative concrete per un eco-turismo possibile.
Tribewanted può essere uno strumento utile a sensibilizzare la popolazione, poiché la rende parte integrante di un processo di condivisione e di responsabilità. Con il crowdfunding si diventa membri di un progetto che coinvolge in prima persona, per un ritorno alle tradizioni locali e ad uno sviluppo sostenibile in grado di non intaccare il nostro pianeta, già profondamente segnato.