Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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A pochi giorni dal bando di concorso grafico promosso dall’Ambasciata Giapponese in Italia, ancora una manifestazione che avvicina questi mondi così lontani. Temi come quello della globalizzazione e quello del network sono diventati ormai obsoleti e frutto di una retorica che ha saturato i convegni degli ultimi anni.
Sta di fatto che, al di là delle grandi dichiarazioni di intenti, esistono numerosi indizi che suggeriscono un reale avvicinamento al mondo della cultura orientale. Così come è noto che l’arte sia certamente il modo più efficace di accorciare le distanze, e questo non per una caratteristica che la innalzi l’arte al di sopra di tutti gli altri mezzi espressivi, ma perché nel processo di fruizione artistica il risultato di coniugare due culture differenti avviene in maniera indiretta, essendo l’opera in sé il vero contenuto dell’opera.
Made4Art, giovane galleria d’arte milanese, ha dedicato a Shuhei Matsuyama una personale sul suggestivo tema dello “Shin-on”, che permea tutto il delicato lavoro dell’artista, nato in Giappone, ma milanese di adozione. Il “suono di tutte le cose” (questo il significato di Shin-on) è ciò che nelle proprie opere Matsuyama riproduce, e che trasporta in un silenzio a metà strada tra quiete e tempesta, un equilibrio tra melodia e armonia, evocazioni di un sé che è frutto di una costante ricerca. Una ricerca artistica e personale che, tuttavia, non si esaurisce con i confini fisici dell’opera. Ne è la prova il progetto “Primo Shin-on”, in cui l’acquisto dell’opera (tutt’altro che dispendioso), offre la possibilità di entrare a far parte di un network che avvicini persone con comuni sensibilità.
Una mostra che offre, dunque, numerosi temi su cui riflettere: abbiamo provato a farlo con Elena Amodeo e Vittorio Schieroni, curatori e galleristi di Made4Art.
Perché la scelta di questo artista?
Abbiamo conosciuto il Maestro Matsuyama nel mese di febbraio 2013, invitandolo a rappresentarci alla sezione Green Area in occasione della fiera d’arte contemporanea Step09 (La Fabbrica del Vapore, Milano), un’area creata per sviluppare, in vista dell’Expo 2015, temi sull’ambiente, l’ecosostenibilità e il rapporto fra culture di tutto il mondo. L’opera di Matsuyama ha sin da subito rispecchiato questa sensibilità, in particolare i grandi “globi” e le opere del progetto Primo Shin-on. L’esperienza di questa collaborazione, che si è rilevata particolarmente significativa ed entu-siasmante, ci ha portati a proporre al Maestro una personale nel nostro spazio MADE4ART.
Com’è stata progettata la mostra presso il vostro spazio espositivo?
In accordo con Matsuyama, abbiamo selezionato tavole e sculture appartenenti al motivo espressivo Shin-on, sintesi di equilibrio fra pittura e musica, percorso artistico che per il Maestro giapponese diventa anche ricerca spirituale e di vita. Di particolare interesse sono i 22 piccoli dischi di diciotto centimetri di diametro ciascuno, che appartengono al progetto Primo Shin-on, che, come sottolinea il Maestro, “vuole creare legami di amicizia tramite l’opera e la mia filosofia, un vero e proprio network che colleghi tutti coloro che sono in possesso del Primo Shin-on”.
Che ruolo può avere secondo voi l’arte nel creare fenomeni di interculturalismo, ossia più culture che si ibridano tra loro?
L’arte, come dimostra l’opera di Matsuyama, è un linguaggio universale che va al di là delle barriere linguistiche, culturali e sociali, creando interconnessioni e scambio di pensieri, sensazioni e idee.
C’è un filo conduttore che lega la vostra selezione di artisti da esporre?
Ci lasciamo guidare molto dal nostro istinto, scegliamo artisti e designer sulla base di ciò che la loro produzione ci comunica. Amiamo spaziare dalla pittura alla fotografia, dal design alla moda, seguendo le diverse sfaccettature della creatività. Per noi è molto importante instaurare un rapporto professionale e umano con le persone con cui lavoriamo: questo è ciò che rende stimolante il nostro lavoro.
Una mostra che vorreste organizzare ma che per qualsiasi ragione non è ancora stato possibile tradurre in concreto?
La nostra. Elena è pittrice e Vittorio scrittore: presto organizzeremo una mostra nella quale i nostri linguaggi dialogheranno e dove saremo noi stessi protagonisti dell’evento. È un progetto al quale stiamo lavorando da diverso tempo, ma che non siamo ancora riusciti a realizzare solo per gli impegni che ci hanno coinvolti in questo periodo.
La più grande sfida nell’aprire oggi una galleria d’arte contemporanea? Essere sempre in sintonia con i tempi. MADE4ART nasce come studio di comunicazione e servizi per l’arte e la cultura. La scelta di aprire anche uno spazio espositivo in zona Tortona amplifica le potenzialità della nostra attività, permettendoci di approcciare al mondo dell’arte da più punti di vista.
Prossimi progetti?
Abbiamo in programma un calendario di iniziative, con mostre, convegni e docenze all’interno di corsi di alta formazione sul mercato dell’arte. Una serie di attività che punterà a farci conoscere per la qualità e originalità delle nostre proposte artistiche.