Sono ormai 7 anni che viene festeggiata la Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia da quando cioè, nel 2005 lo scrittore Louise Georges Tin, decise di dare risalto a questa data importante che coincide con il 17 maggio del 1990, giorno in cui venne definitivamente eliminata l’omosessualità tra la lista delle malattie mentali da parte dell’organizzazione Mondiale della Sanità.
Tutti gli Stati membri dell’Unione europea festeggeranno questa ricorrenza con diversi eventi, proiezioni, appuntamenti, flash mob, mostre e performance dal vivo.

In occasione della Giornata l’ONU ha realizzato un videomessaggio toccante e profondo in cui compaiono Ban-Ki-Moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite e Navi Pillay, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.
Sono infatti ancora 76 i Paesi nel mondo che considerano le relazioni tra persone dello stesso sesso un crimine e per questo prevedono dure pene, violenti attacchi e trattamenti discriminatori.
Ogni paese, si ricorda nel filmato, ha l’obbligo di proteggere ogni cittadino a prescindere dai suoi orientamenti sessuali.

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Anche l’Italia, dopo la firma di quest’oggi di 1/3 della Camera alla proposta di legge contro l’omofobia, si impegna a celebrare degnamente questa data importante.

“Questo è Amore – This is Love” , è ad esempio il progetto prodotto da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova: sulla schiena, una qualunque schiena, che, per mero caso, appartiene a una filosofa, Nicla Vassallo, scrive l’artista e calligrafa Francesca Biasetton.
L’omofobia costituisce una coltellata alla schiena – scrivono gli organizzatori – e per questo sulla schiena noi scriviamo di amore, con Vita Sackwille-West, Sandro Penna, Federico García Lorca, Paul Verlaine. Per ricordare che gli amori omosessuali sono amori.

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In 18 comuni friuliani, invece, campeggeranno manifesti pubblicitari ideati dall’Arcigay Friuli e dall’Arcilesbica Udine e patrocinati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Udine e i Comuni di Udine e Pordenone.
I 1000 cartelloni affissi presenteranno frasi come “Mio papà è gay e non sa piegare i calzini, come tutti i papà” oppure “Mia mamma è lesbica e rompe le scatole come tutte le mamme”. Lo scopo della campagna è quello di portare alla luce un “sommerso omogenitoriale” poco preso in considerazione ma sempre esistito.

A Napoli sarà il Maschio Angioino a tingersi di rosa: “l’homme en rose” è infatti il tema conduttore di diverse iniziative che si svolgono nel capoluogo campano e che vedono alternarsi eventi legati alla cultura e allo sport, letture e proiezioni.

Con un Flashmob le associazioni di Catania, invece, manifesteranno la loro volontà di costruire insieme dei percorsi che portino all’accettazione e all’eguaglianza.
La coreografia, che verrà realizzata alle 18,45 di venerdi 17 maggio in Piazza Stesicoro, sarà montata sulle note di “Born this way” di Lady Gaga.
Se volete partecipare, ecco il video per imparare la coreografia.

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