Moscow_Underground_Picture_GallerySuona la sveglia e con gli occhi ancora appiccicati di sonno guardi intontito l’orario: sono già le otto! Correndo esci da casa e riesci a prendere per un pelo la metro iper-affollata che ti porta a lavoro, l’ultimo lembo della giacca incastrato tra le porte, il tuo viso pericolosamente vicino a quello di un amante di aglio e cipolla. Per molti habitué della metro la situazione giornaliera si presenta così.
Esiste, però, anche un altro tipo di metro in cui i viaggiatori sono sì milioni, ma hanno l’opportunità di godere della bellezza di capolavori dell’arte. È quello che succede a Mosca, dove un intero treno è stato trasformato in una galleria che contiene ben 35 dipinti che vanno dal XVII al XXI secolo, i cui originali sono conservati al Museo di Ryazan, nella Russia occidentale.

Questo treno, chiamato “Watercolor”, suggestiva galleria d’arte in movimento che parte dalla stazione Partizanskaya, è stato inaugurato per la prima volta nel 2007 e da allora ha ospitato cinque differenti mostre, con capolavori provenienti dai principali musei di Mosca e di San Pietroburgo. “Watercolor” è un’iniziativa che incanta non solo i turisti curiosi ed esploratori, ma anche e soprattutto i numerosi pendolari che ogni giorno prendono la metro. La galleria su rotaie si è rivelata un modo intelligente e innovativo per promuovere l’arte, educare alla cultura e al bello, intrattenere e meravigliare i passeggeri.

La metro di Mosca è stata inaugurata nel 1935 per volontà del Comitato centrale del Partito Comunista. Ad oggi si tratta di una delle metro più lussuose e frequentate al mondo, con una media di 8 milioni di passeggeri al giorno. La metropolitana di Mosca non offre ai suoi frequentatori solo le bellezze di “Watercolor”, ma anche i lussi artistici delle sue stazioni, ricche di pitture, sculture, decorazioni, e la possibilità di viaggiare su altri treni particolarissimi: ci sono “Reading Moscow” e “Poetry in metro” che sono riservate ai grandi scrittori e poeti della letteratura russa e internazionale, di cui riportano illustrazioni e citazioni; “National home guard” e “The Battle of Kursk” sono, invece, a tema storico e commemorano momenti cruciali della storia moscovita.

La pratica di unire l’arte ai mezzi di trasporto pubblici non è, però, prerogativa esclusiva della capitale russa. In Europa, la nordica Stoccolma vanta una metro incantevole, le cui stazioni riprendono ciascuna un periodo significativo della storia dell’arte, dall’archeologia alle avanguardie. La “tunnelbana” di Stoccolma, progettata negli anni ’70 dall’artista finlandese Per Olof Ultvedt, è stata definita la più lunga galleria d’arte al mondo, esibendo oltre 100 km di opere, di circa 150 artisti.

Fuori dai confini europei spiccano le stazioni metro di Dubai e Toronto. A Dubai la metro è un gioiello di tecnologia e design: è completamente automatizzata, e affascina con le sue forme futuristiche, flessuose e luminose. La subway di Toronto è famosa per la “Museum Station”, una stazione che richiama l’esposizione permanente del sovrastante Royal Ontario Museum. È decorata con totem, sarcofagi egizi, elementi architettonici romani che regalano al viaggiatore una sensazione affascinante e particolare.

Ma non bisogna andare per forza così lontano per rimanere a bocca aperta di fronte alle meraviglie artistiche di una metro. Nel 1995, l’amministrazione comunale di Napoli, sotto il coordinamento artistico del critico d’arte Bonito Oliva, ha dato vita a “Le stazioni dell’arte”, un progetto ambizioso che ha trasformato le stazioni della metro di Napoli in gioielli d’arte contemporanea, fruibili da tutti i passeggeri. Si possono incontrare installazioni, mosaici, sculture, decorazioni di Sandro Chia, Luigi Ontani, Sol Lewitt, Mimmo Paladino, Mimmo Rotella, Mario Merz, Gilberto Zorio e di molti altri artisti, sia affermati che emergenti. Questa iniziativa nasce da ragioni di estetica e di comfort, ma anche dalla volontà di innescare un processo di riqualificazione delle zone sovrastanti le stazioni, spesso in stato di degrado.

C’è poco da fare, l’arte è uno strumento potentissimo che trasforma in “oro” tutto quello che tocca: l’oro della cultura e del bello, a servizio del funzionale e del confortevole.