emilioTra gli appuntamenti più attesi dei festival di cinema c’è sicuramente l’Ischia Film Festival, unico nel suo genere, in quanto prevede un concorso, a livello internazionale, dedicato alle location cine-turistiche, unendo quindi i temi cinematografici con la cura e la valorizzazione dei territori.

Tante le sezioni, dal “Primo piano”, dedicato alle pellicole che hanno dato spazio alle location come elemento primario, a “Location negata”, una sezione speciale per chi dedica il racconto a territori violati da civiltà e diritti, da “Location sociale”, in cui la focalizzazione delle location mette in risalto le problematiche economiche e sociali, a “Scenari”, con corti e documentari provenienti dalle terre più lontane.

Ad aprire il Festival, nella stessa serata del 29 giugno, due illustri ospiti.
Benoit Jacquot ha presenta il suo ultimo lungometraggio “Les adieux à la reine”, con Diane Kruger nelle vesti della Regina Maria Antonietta, ambientato in uno dei luoghi di cultura più belli del mondo, la Reggia di Versailles.
Angelo Cretella, dopo il successo dello scorso anno, in cui fu protagonista con “Corti”, ambientato nel centro storico – patrimonio UNESCO – di Sant’Agata dei Goti, ha portato invece per l’edizione 201 3 del festival “Emilio”, cortometraggio ambientato nel Salento, in una location tanto difficile, quanto suggestiva. “Emilio” è nato dal basso, con un crowdfounding sostenuto da più di cento persone che hanno collaborato donando una quota di partecipazione.

Di “Emilio”, della produzione dal basso, ma soprattutto della splendida location in cui è stato girato ne abbiamo parlato con Angelo Cretella, protagonista di una intervista inedita, una tweet-intervista, con domande e risposte in 140 caratteri.

 

@svoltarock: Ciao Angelo, innanzitutto come stai?
@cretange: appena rientrato dall’@IschiaFilmFest quindi, a parte un po’ di nostalgia, direi benissimo.

@s: Secondo anno consecutivo all’IFF, più felice perché partecipi ad un grande festival o perché trascorri qualche giorno ad Ischia?
@c: sono felice che le due cose stiano insieme.

@s: Chi è (o meglio chi rappresenta) #Emilio?
@c: #Emilio è la purezza, l’incontaminato che per molti diventa il sinonimo del “fesso” da vessare e di cui approfittare.

@s: (da buono a “fesso”, il salto spesso è breve..) Perché #Emilio in Salento?
@c: il Salento, terra meravigliosa, preserva ancora degli aspetti primordiali come le forze contrastanti che volevamo rappresentare.

@s: Quali sono i luoghi del Salento dove avete girato che ricordi con maggiore affetto?
@c: la cava di bauxite di #Otranto è difficile da dimenticare così come le strade dritte e desolate e le masserie abbandonate.

@s: A proposito di Puglia, a Otranto, com’è stata l’accoglienza? cc @RegionePuglia @pugliaevents
@c: c’è stata una grande partecipazione delle persone. Questo anche grazie al grande lavoro della @RegionePuglia e @ApuliaFilmComm

@s: Ho trovato un @nandupopusss (leader dei Sud Sound System, band storica pugliese, ndr) versione-attore di ottimo livello. Come lo descriveresti in 140 caratteri.
@c: @nandupopusss ho scoperto, oltre all’artista che conoscevo, un uomo generoso che lotta per la sua terra. E’ decisamente bello!!!

@s: Differenze evidenti tra “condurre” attori non professionisti o grandi esperti come Leo Gullotta in “Corti”.
@c: dirigere Gullotta è stato come fare un’alta scuola di formazione e c’era poco da “dire”. Un’esperienza messa in campo con Emilio

@s: Rispetto al crowdfounding per Emilio,maggiore soddisfazione o ansia nel sapere che più di cento persone hanno investito su di voi?
@c: avere 120 piccoli produttori ha aumentato la mia ansia. E’ stata un’esperienza di condivisione fantastica. Grazie a @betapdb

@s: Già in mente la location del prossimo lavoro? Nel Sud Italia (dopo Sant’Agata dei Goti ed il Salento) c’è imbarazzo della scelta.
@c: il Sud è una miniera di bellezza nonostante le continue violenze subite. Mi piacerebbe un’isola. Colpa dell’@IschiaFilmFest

@s: Fare cultura, associando cinema, territorio, turismo, è così tanto difficile qui in Campania?
@c: è la cosa più semplice ma la politica è distratta e incapace. Qui anche le “macerie” attrattive rischiano di polverizzarsi.

@s: abbiamo finito! Chiudiamo con un pensiero positivo! Ce la facciamo a portare “in alto” la cultura, sotto tutte le varie forme?
@c: non ne sono sicuro ma è un dovere provarci fino alla fine per allenarci alla bellezza e “restare umani”

@s: perfetto, alleniamoci tutti i giorni alla bellezza e “restiamo umani”! Grazie Angelo, alla prossima, magari a mare da @nandupopusss!
@c: Si al mare con @nandupopusss e delle belle dreher gelate. Grazie a te @svoltarock.