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Strade invase da ciucci e biberon, negozi pieni di fiocchetti rosa e blu, vetrine tappezzate dai volti di una coppia che si abbraccia felice, in dolce attesa, dolciumi decorati con bon bon e scarpine da neonato. No, non si tratta di un incubo per chi odia il rosa e lo zucchero, o di un sogno per chi ama Hello Kitty e i cuccioli. È il volto reale che ha assunto Londra negli ultimi tempi.
Se pensavate, infatti, di essere scampati alle Royal Wedding del 2011, siete stati ingannati. Da nove mesi a questa parte impazza la Royal Baby mania. Il/la bambino/a più famoso (e atteso) del mondo sta per nascere, e Londra sembra essere invasa da una frenesia incontrollabile di maternità, voglia di festeggiare e di… comprare!
Sì perché il Royal Baby, già prima di nascere, è più potente dell’intera famiglia reale. Solo la sua attesa ha fatto svuotare portafogli e tasche degli inglesi amanti della corona e dei turisti in cerca di souvenir a tema “premaman”, per la gioia di commercianti e rivenditori. Passeggiando per le strade di Londra è possibile acquistare: un bavaglino a righine fucsia con lo stemma della corona “Born to rule”; un libro di ninna nanne che sulla copertina riporta la scritta “Shhh, Don’t Wake the Royal Baby” e una simpatica regina Elisabetta che si paracaduta chi sa dove con un marmocchio tra le braccia; innumerevoli piattini con decori a tema “royal baby”, inclusa una versione con Winnie The Pooh; una confezione speciale di biscotti a forma di biberon, orsacchiottino, calzettina, carrozzina, scatolina delle sorpresine; monete commemorative del lieto evento; e poi ancora tazze, portachiavi, ciondoli, magliette, etc, etc, etc. D’altra parte persino i genitori di Kate, i Middelton, hanno percepito l’andazzo da “gallina dalle uova d’oro” e hanno pensato per il loro sito di prodotti per feste, Party Pieces, una linea completa di piatti, posate, forchette e chi più ne ha più ne metta, intitolata “Little Prince”, “Little Princess”.
Se poi, fino a qualche tempo fa la follia collettiva scaturita da fame di gossip e sperticato affetto per la famiglia reale, si esplicava solo nel mondo della gente in carne ed ossa, oggi la febbre da bebè targato Kate e William si respira, anzi si inghiotte proprio, anche sul web. Impazzano le pagine facebook, gli ashtag, i like, i tweet, i siti – seri o faceti – ma la trovata più divertente, scellerata e inquietante assieme è la app pensata da Apple. Sì, avete capito bene, esiste una Royal Baby App che si presenta così: “Benvenuti nella Royal Baby App, una celebrazione del felice giorno di Kate e William. Potrai scaricare gratuitamente le prime foto del nuovo nascituro e dei suoi genitori felici. Riceverai anche le ultime news, i Twitter sull’evento e molto altro”. Un’occasione imperdibile…
Come se non bastasse, l’attesa del Royal Baby alimenta anche la fame di scommesse che caratterizza gli inglesi. Pare siano state già puntate 1 milione di sterline, per indovinare la data precisa della nascita, il sesso del bambino, il suo peso. Ma soprattutto quello che diverte di più è scommettere sul nome. Sono sulla cresta dell’onda i nomi Alexandra, Diana, Elizabeth, se nascerà femmina, se sarà maschietto i nomi più gettonati sono George, James e… Beckham!
Di certo per gli inglesi il Royal baby scenderà dal cielo con una cicogna e un bel po’ di manna. A quanto pare, l’introito che il/la piccolino/a porterà al paese ammonta a 300 milioni di euro. E notevoli sono anche gli influssi benefici che il lieto evento sta avendo sul turismo verso Londra. Un albergo si è attrezzato con una sala a tema “bimbi regali” che riporta foto e ritratti di William ed Harry da bambini; altri alberghi pensano a sconti e agevolazioni per le coppie o le donne in dolce attesa. Anche il Museum of London si è fatto trascinare dall’ondata di entusiasmo e ha organizzato la mostra “Royal Arrival” che raccoglie cimeli dei passati nascituri regali.
Il bebè era atteso per il 13 luglio e c’è chi dice che si stia facendo aspettare troppo. Noi siamo sicuri, invece, che, come per tante altre cose, il prolungarsi dell’attesa renderà il momento della sua nascita ancora più dolce e sospirato, sperando che la maggior parte delle aspettative su di lui vengano scaricate in questi frenetici giorni di attesa, permettendogli quanto meno di vivere dei rilassati primi giorni di vita.