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Intervista a Alessia Bottone, autrice del blog e libro “Amore ai tempi dello Stage- Manuale di sopravvivenza per coppie di precari”
In un mondo dove tutto è precario, l’amore e il lavoro raggiungono la stessa condizione di incertezza e di squilibrio. Da questa riflessione si compone il blog prima e il libro poi, di Alessia Bottone, diventata ormai la “paladina dei precari italiani”. Noi di Tafter la abbiamo conosciuta…
Dove nasce l’idea di “Amore ai tempi dello Stage”?
L’idea di scrivere “Amore ai tempi dello stage- Manuale di sopravvivenza per coppie di precari” nasce a seguito dell’ultimo colloquio come centralinista.
Si trattava di un apprendistato e per l’ennesima volta mi sono sentita dire” Signorina, con un curriculum come il suo, una laurea, 4 lingue parlate, stage alle Nazioni Unite, cosa vuole mai? Lei è troppo per la nostra azienda. Andava a finire sempre così, o ero troppo, o ero troppo poco e mi sono vista disoccupata per sempre. Un pomeriggio in Rai ho conosciuto il Direttore di Vero Salute, abbiamo parlato di amore e psicologia e le ho mostrato il mio blog “Amoreaitempidellostage”.
Da lì a poco ho iniziato a scrivere per il suo giornale occupandomi di temi di attualità, amore, salute etc. Ed è li che è scattato qualcosa e mi sono detta “se il lavoro non esiste, allora io voglio crearmelo da sola”. Ho raccolto il materiale e l’ho inviato alla mia casa editrice, due giorni dopo avevo il contratto in mano. Due mesi dopo il libro veniva pubblicato. Un mese dopo mi ritrovavo a Mattino 5 su Canale 5 per presentarlo al pubblico.
Perché legare i temi del lavoro e della vita sentimentale?
Perché siamo precari nel lavoro quanto nell’amore. Hai mai notato che ci si lascia con un sms senza neanche fare lo sforzo di confrontarsi e mandarsi a quel Paese? Benedette siano le discussioni e le notti passate a chiarirsi. Tutto quello che richiede un impegno maggiore oggi è out, ci si frequenta, non si sta assieme. “E’ una ragazza con la quale mi vedo, per ora, poi non so” . Appuntamenti durante i quali lui ti racconta di tutte le sue ex e tu preferiresti stare a casa a fare all’uncinetto con la nonna piuttosto che rimanere seduta a quel tavolo con lui. Donne convinte che Uomo Tiamomanonposso un giorno si accorgerà di loro, perché la sua crisi mistico esistenziale è solo momentanea.
L’amore 2.0 ha stravolto il mondo dei sentimenti. Gli appuntamenti si chiedono su Facebook, così lo sforzo è minore e non ci si mette la faccia. Su Twitter scopri che la tua lei sta insieme un altro e che forse è ora di “mettersela via”. Mi fa sorridere una notizia che ho letto l’altro giorno. Lo sai che la Regina Elisabetta era terrorizzata al pensiero che Twitter avrebbe saputo prima di lei se era nato il Royal Baby? Dura essere nonne al tempo dei social.
Scherzi a parte, Amore ai tempi dello stage racconta con uno stile ironico il mondo degli stagisti precari in giro per il mondo, in cerca di un’occupazione vittime di una fluttuazione dello spread o del crollo della Borsa di Wall Street. Descrive le peripezie della coppia moderna durante le vacanze natalizie e di come riescono a dribblare le domande della famiglia desiderosa di vederli sposati, Ironizza sulle tipiche discussioni dei conviventi e fa una top ten degli uomini e delle donne da prendere a piccole dosi prima di darsela a gambe!
Il tuo nome è noto al pubblico anche per la lettera che hai scritto alla Fornero. Come è andata la storia? Ci sono state evoluzioni?
Mi sembra ieri, era fine giugno del 2012 e mentre leggevo il testo della neonata Riforma ho buttato già qualche riga, sai quelle che scrivi di getto, senza pensare. Del resto, non è stato poi così difficile raccontare al Ministro storie di ordinaria precarietà contestando non solo la legge ma tutto ciò che è venuto prima. La situazione drammatica nella quale ci ritroviamo oggi non è stata di certo determinata dall’ultima Riforma, che sicuramente l’ha aggravata, ma è la conseguenza diretta di anni di sfruttamento in cui si sono tenuti gli occhi chiusi mentre giorno dopo giorno si andava sgretolando lo stato sociale, il sistema previdenziale e di tutela del lavoratore. Evoluzioni? Nessuna! Io vedo ancora stagisti non retribuiti e commesse che lavorano per 400 Euro al mese.
Che idea ti sei fatta della realtà giovanile italiana? Come li/ti vedi tra dieci anni?
Che idea mi sono fatta? Bella domanda! Io credo molto nei miei coetanei, anche se devo dirti la verità a parer mio si sono adagiati in questa situazione. Mi piacerebbe vederli lottare per i loro ideali, per il loro lavoro, per ciò che gli è di diritto. E’ chiaro che dovrebbe essere la politica a dare risposte concrete, ma se non crediamo noi per primi nel cambiamento? Io tifo soprattutto per quei giovani figli di nessuno che scalpitano perché hanno voglia di darsi da fare, ma non hanno santi in paradiso. Vorrei che avessero voce in capitolo perché sono loro, quelli che tanto patiscono questa crisi che potrebbero davvero dare il via ad una nuova era basata sulla meritocrazia e non sulle conoscenze e sulle mazzette.
Come mi vedo tra 10 anni? E chi lo sa, è tutto così mutevole oggi. Forse non serve andare troppo in là. Ti dirò come mi vedo fra un anno. Sognatrice, determinata e felice del mio lavoro. Non chiedo altro, non voglio altro.
Hai qualche buon consiglio per chi è innamorato ai tempi dello stage?
Certo, ne ho una valanga! Il primo consiglio è rifiutatevi di fare l’ennesimo stage, il secondo è impegnatevi, fissatevi un obiettivo, in amore come nel lavoro. Non arrendetevi alle statistiche mondiali sui divorzi e sulla disoccupazione. Ciò che succede ad altri non è detto che possa succedere a voi. Un giorno, dopo tutti gli sforzi vi girerete indietro e con fierezza potrete ripetervi, Confesso che ci ho provato, Confieso que he vivido.