C’era una volta un giovane ragazzo di nome Willis Earl Beal che viveva a Chicago.

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Le giornate nella grande città non erano mai state semplici per lui, tanto che per sbarcare il lunario decise  di arruolarsi nell’esercito degli Stati Uniti d’America. Le rigide regole militari mal si accostavano al suo temperamento e un principio di depressione lo fece perciò tornare sui suoi passi.

La sua prossima destinazione sarebbe stata il New Mexico.
Anche qui tuttavia la fortuna non sembrava girare a suo favore e Willis Earl Beal fu costretto a vivere da vagabondo.

Nonostante tutto il ragazzo non si diede però per vinto e puntò tutto sul suo talento.
Willis Earl Beal ha infatti tre grandi doni: buon orecchio, ugola graffiante e vivace creatività.
Cominciò così a scrivere musica su supporti di fortuna che sparse in giro per Albuquerque, mentre offriva le sue esibizioni a domicilio, proponendosi con volantini da lui disegnati.

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Un bel giorno, ad intercettare il suo “materiale pubblicitario”, fu la redazione del Found Magazine, rivista specializzata nel raccogliere e pubblicare foto di oggetti trovati  in strada. Da quel momento il destino di Willis Earl Beal prese il suo corso. Il ragazzo fu chiamato infatti a cantare e, sorpreso dalla sua bravura, il team di Found Magazine finanziò l’edizione del suo primo rudimentale album – The Willis Earl Beal Collection – in una manciata di copie, con i suoi componimenti musicali, le sue poesie e gli immancabili disegni.

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Uno di questi rari esemplari, contenente il sound originale di Willis Earl Beal, giunse nella sede dell’etichetta discografica indipendente XL Recordings, famosa per aver lanciato artisti come Adele, Devendra Benhart, Gotan Project, Radiohead, Sigur Ros e The White Stripes. Qui, saggi uditi riconobbero il prezioso diamante grezzo.

Il senzatetto di Chicago incise così il suo primo vero album dal titolo “Acousmatic Sorcery”, contenente 15 track eseguite esattamente come il loro autore le aveva concepite: suoni sporchi, testi cacofonici e ambientazione da strada. Forse fu proprio la genuinità della sua musica a conquistare un vasto pubblico di intenditori che decretarono il successo del suo primo vero lavoro.
Fedele a se stesso, i disegni rimasero un suo tratto peculiare, ripresi anche nella copertina del disco e nei videoclip.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=fhrlEGJRPqM?list=PL6F316EDB32FC370E]

 

Oggi il ventisettenne è pronto per lanciare il suo secondo album “Nobody knows” con un tour mondiale che partirà a settembre, tra un bozzetto a matita e un nuovo esperimento sonoro.

 

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Questa è la favola moderna di Willis Earl Beal, un ragazzo dal passato difficile che non ha mai smesso di credere nei suoi sogni… e alla fine li ha visti realizzati.