Nascondono il loro volto, restano nell’anonimato o si appropriano di visi non loro. Sono artisti, cantanti, gruppi musicali, scrittori o performer che hanno deciso di mandare avanti le loro opere senza che queste vengano collegate e possano essere collegabili ad una persona.
Così come il Trattato del Sublime rimase alla storia assieme all’Anonimo del Sublime, il suo incerto e discusso autore, molti potrebbero essere gli artisti, in diversi ambiti, di cui ricorderemo il creato senza possedere ricordo fisico del creatore.

Ce ne vuole al giorno d’oggi a sfuggire a internet, ai social network, alla stampa, ai blogger, alla tv, ai giornali, ma alcuni sembrano riuscirci sul serio. In questi anni in cui COME comunichi è più importante di COSA comunichi l’anonimato potrebbe a prima vista essere una scelta anacronistica.

Niente di più sbagliato. L’oblio è esso stesso comunicazione, un marketing efficace che permea un nome di aleatorietà e mistero, due caratteristiche difficilmente riscontrabili nei personaggi pubblici.
Meno ti vedo, più ti voglio vedere. Meno so di te, più ho brama di sapere.

Passiamo allora in disamina le figure più rappresentative di questa corrente:

banskybimba

BANSKY: street artist amatissimo e anticonformista le sue opere appaiono nel cuore della notte. Nessuno sa il suo nome, nessuno sa com’è fatto. E quelli che dicono di averlo visto all’opera hanno prontamente venduto queste informazioni su ebay.
Perché lo fa? Perché le sue opere di street art sono bellissime ma non sempre legali.
Durerà per sempre? Probabilmente no. Pur rimanendo anonimo, Bansky rilascia interviste a radio e giornali, senza però mai mostrare il suo viso e camuffando adeguatamente la sua voce.

 

guerrilagirls

GUERRILLA GIRLS: collettivo di artiste anonome, le Guerrilla Girls nascono a New York nel 2985. La loro arte consiste nel diffondere manifesti artistici con il fine di promuovere le donne e le persone di colore all’interno dell’arte contemporanea.
Perché lo fanno? Perché denunciano i rapporti corrotti nel grande mercato dell’arte, nei circuiti di Hollywood e hanno paura di ritorsioni nei loro confronti.
Durerà per sempre? Probabilmente sì perché allo stato dei fatti forse nemmeno loro sanno più chi sono. Nel 2001, infatti, il gruppo ha dato vita a tanti altri mini aggruppamenti tra cui le
Guerrilla Girls, Inc., le GuerrillaGirlsBroadBand e le Guerrilla Girls On Tour.

mina
MINA: cantante italiana tra le più famose di sempre, di lei si conosce nome, cognome e volto ma dal 1978 non si esibisce più in pubblico e quindi nessuno sa che aspetto abbia oggi.
Perché lo fa? Perché ha deciso di congelare la sua figura a quella degli anni ’70 e desidera che di lei sia ricordata principalmente la sua voce.
Durerà per sempre? No. Le sue apparizioni sono sporadiche ma, continuando a cantare e ad incidere cd spesso si trovano in rete i dietro le quinte delle sue registrazioni.

gorillaz

GORILLAZ: i Gorillaz sono un vero e proprio progetto musicale virtuale. Definiti come una cartoon band, vendono milioni di dischi in tutto il mondo ma la loro composizione è ancora incerta. Di loro si conoscono solo Damon Albarn (leader dei Blur e dei The Good, the Bad and the Queen) e Jamie Hewlett, co-creatore del comic book Tank Girl. La band è poi costituita da quattro personaggi sotto forma di animazioni: 2D, Murdoc, Noodle e Russel. Recentemente è stato aggiunto un quinto membro, Cyborg Noodle.
Durante i loro live le luci sono soffuse e si riescono ad intravedere solo ombre. Quando le luci si alzano, la band si mostra a volto coperto.
Perché lo fanno? Per differenziarsi dagli altri e perché i membri della band cambiano in continuazione.
Durerà per sempre? Durerà finché continueranno ad incidere dischi. Una volta morto il “marchio” Gorillaz, non avranno più scuse e potranno svelare di più. Per il momento devono tener duro e stare al gioco, anche perché il primo album della band pubblicato nel 2001 ha venduto circa 6 milioni di copie in tutto il mondo e gli è valso l’entrata nel Guinness dei primati come band virtuale di maggior successo.

Tiriamo le fila: se l’anonimo uccide la propria identità fisica, è pur vero che spesso non ci riesce per sempre. La maggior parte degli pseudonimi e delle maschere sono stati abbandonati in punto di morte. Della persona o del personaggio. Nessuno riesce a resistere all’effetto che fa e tutti vogliono essere riconosciuti prima che sia troppo tardi.
Perché in fondi tutti siamo umani ed abbiamo diritto ai nostri 15 minuti di celebrità.
Anche chi è stato celebre per una vita intera, ad insaputa degli altri.

Ah, ovviamente siccome durante la scrittura di questo articolo mi sono appassionat* all’argomento, ho deciso di non firmare questo articolo e di prendere anche io parte, per poche ore, al regno incontaminato dei personaggi senza volto e senza nome.
Non tirate ad indovinare, non ci riuscirete. Un giorno magari, deciderò di uscire allo scoperto.