Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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È possibile racchiudere 50 anni di storia della musica in un sito internet semplice e accessibile? Se si spulcia per bene il sito Musicologia, la risposta diventa magicamente sì. Non si tratta di certo di un’operazione facile, ma l’intento della pagina web è proprio quello di creare un’enciclopedia della musica popolare dal 1962 al 2012, che presenti al navigatore i brani e gli artisti che hanno fatto la storia della musica, che hanno segnato un’epoca, che generazioni canticchiano da decenni, o che i teenager contemporanei ascoltano oggi.
Entrando su Musicologia appare subito visibile che è possibile esplorare il sito attraverso tre modalità:
1) Seguire la Timeline, cioè seguire una divisione cronologica degli eventi. Cliccando su ogni anno, appare una parte testuale che spiega i principali avvenimenti in ambito musicale di quell’anno, un elenco dei principali artisti che lo hanno caratterizzato, e la possibilità di ascoltare i brani più significativi, o di vedere un video Youtube. L’elenco, poi, viene proposto tramite una suddivisione in Easy, Medium, Hard, a seconda della difficoltà di ascolto e fruibilità dei brani proposti.
2) Procedere con la ricerca per Artista: per ogni artista è disponibile una scheda informativa e uno o più brani da ascoltare.
3) Scegliere la ricerca per Genere musicale: in questo caso, i generi, oltre settanta, sono catalogati in ordine alfabetico, dalla A di Alternative Dance alla W di World Music.
Per ogni contenuto è possibile lasciare un commento.
Si tratta di un sito molto ben articolato, di facile fruizione, dalla grafica piacevole e divertente. Ha la peculiarità di evitare gli snobismi e di fare una cernita dei brani in base alla loro popolarità e non solo alla loro qualità musicale, presentando un quadro veritiero delle tendenze musicali di un determinato periodo.
Non tutti gli anni o gli artisti sono ancora trattati e sviscerati. Ma, come specificato dal creatore del sito, Stefano Masnaghetti (caporedattore della rivista Outune), si tratta di un work in progress che potrebbe essere praticamente infinito, vista l’immensità del panorama musicale popolare e la sua continua evoluzione.
Navigando sul sito, emerge chiaramente che si tratta di un progetto nato per passione. Stefano Masnaghetti precisa che si tratta di una visione soggettiva del panorama musicale e che “non è un lavoro enciclopedico, non è l’ennesimo Vangelo di un critico onnisciente, non è un tentativo di racchiudere in un unico luogo i dischi più “belli” di sempre. È molto di più. È il primo viaggio, interno a quella che è la colonna sonora delle nostre vite…” E soprattutto, non si tratta di un progetto chiuso, ma di un progetto in continuo divenire che cerca e stimola il confronto con altri appassionati di musica.
I “musicadipendenti” che vogliono condividere idee e passioni, i fruitori “ingenui” della musica che sono desiderosi di apprendere e saperne di più.