catalano2Quante persone incontriamo ogni giorno per strada? Ci sfioriamo appena, scambiamo uno sguardo furtivo, camminiamo accanto condividendo lo stesso passo veloce con decine di sconosciuti al giorno. Spesso ci chiediamo chi sono, cosa fanno, dove vanno, che passato si portano alle spalle, verso quale futuro si dirigono.

Les Voyageurs di Bruno Catalano sembrano materializzare questo rituale quotidiano che tutti noi viviamo, ogni tanto con indifferenza, qualche volta fermandoci a riflettere. Le sue sono sculture incomplete di viaggiatori, di gente con la valigia in mano e il passo svelto. Sono frammenti di vita che ci passano accanto, dei quali cogliamo solo i tratti più importanti, il volto e quelle borse appendici delle mani, che catturano gli sguardi.

Le sculture bronzee di Bruno Catalano, famosissime ormai in tutto il mondo, affascinano proprio per il senso di incompletezza che trasmettono e che ciascuno di noi si porta dietro. Colpiscono lo spettatore grazie allo sforzo di immaginazione che gli impongono per completare quei pezzi di vita a metà, con gli occhi, con la mente e con le emozioni.

Non a caso, Les Voyageurs sono state scelte da Marsiglia per celebrare il titolo di Capitale europea della Cultura 2013 e saranno esposte nel porto della città, luogo emblematico di arrivi e partenze, fino al 30 settembre.

Per saperne di più su Bruno Catalano e il suo lavoro è possibile visitarne il sito ufficiale.