Il Carnevale sta finendo, ma anche quest’anno ha lasciato la sua scia di allegria e buonumore. A Viareggio sono stati protagonisti gli immancabili carri allegorici carichi di ironia, satira e divertimento. Ecco qualche scatto della nostra Francesca Quadrelli, che ha selezionato per noi i più belli: c’è Burlamacco, maschera tipica della cittadina toscana, ma anche Totò, personaggi politici nazionali e internazionali e persino il Benedetto XVI.

 

Se il Carnevale avesse un domicilio sarebbe senz’altro a Venezia: la città lagunare, splendida 365 giorni l’anno, in questo periodo è, se possibile, ancora più mozzafiato. Vestita a festa con le maschere tipiche che colorano i suoi angoli più pittoreschi, la città dei Dogi si anima di feste, mistero e magia.
Le origini di queste celebrazioni pagane sono molto antiche. Intorno all’anno 1000 il Carnevale aveva una valenza sociale, poiché la Serenissima concedeva ai suoi cittadini di abbandonare i propri ruoli abituali per vestire costumi e maschere che livellavano così i ceti.
Nel 1296 questa festa diventa a tutti gli effetti una ricorrenza pubblica, con un editto del Senato della Repubblica di Venezia che istituisce la celebrazione per il giorno precedente l’inizio della Quaresima, sebbene fosse uso ormai protrarre le manifestazioni di giubilo per ben sei settimane.

Per l’edizione 2013 il Carnevale è intitolato “Vivi i Colori”, un invito lanciato dal direttore artistico Davide Rampello, che riassume lo spirito vivace e sfaccettato dell’evento, che propone tradizione, spettacoli dal vivo, musica, arte, visite guidate e mostre.

 

 

 

Tradizione

 

Festa dell’Acqua
La Festa dell’Acqua segna per i veneziani l’inizio della festa di Carnevale: un corteo di gondole colorate con maschere variopinte apre le danze. Quest’anno l’evento è stato affidato alla compagnia francese Ilotopie, che il 26 gennaio ha presentato lo spettacolo “MetaMorPhosiS Aquaticae”, un simbolico scambio di ruoli tra giullari, regine e marinai, tutto illuminato da fuochi sull’acqua che emergevano a suon di musica.

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Festa delle Marie

Questa celebrazione si tiene solitamente il primo sabato del Carnevale e rievoca l’omaggio in gioielli che il Doge portava a dodici bellissime fanciulle, di umili origini, per costituire la dote del loro matrimonio.
Il 3 febbraio si è tenuto il corteo delle 12 belle veneziane, precedentemente selezionate con un concorso, che indossando costumi tipici hanno lasciato la Chiesa di San Piero di Castello accompagnate da sbandieratori, musicanti e figure rappresentative delle antiche istituzioni repubblicane.

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Il Volo dell’Angelo
Il Volo dell’Angelo è forse l’evento clou delle festività carnevalesche, che vede protagonista una giovane ragazza, la quale si libra in volo dal campanile di San Marco per raggiungere il centro della piazza. Quest’anno a vestire i panni dell’Angelo è stata Marta Finotto, che ha volato sulla folla festante lo scorso 2 febbraio e che ripeterà la spettacolare acrobazia il 12 dello stesso mese.

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La Maschera più bella

Al Gran Teatro di Piazza San Marco si tengono invece i concorsi per eleggere la maschera più bella del Carnevale. Chiunque può partecipare e a votare sarà lo stesso pubblico presente, allietato da performance di giocolieri e artisti di strada. Quest’anno i contest si terranno dal 2 al 12 febbraio, due volte al giorno, tutti i giorni.

Svolo del Leon
Questa ricorrenza celebra il simbolo di Venezia: il Leone alato di San Marco. Dal Campanile della Piazza verrà lanciato in volo un grande stendardo su cui è raffigurato il celebre felino. Ad accompagnare il rituale, un coro intonerà l’inno di San Marco. Quest’anno l’appuntamento è per il 12 febbraio alle 17,00.

La Vogata del Silenzio
Questa processione di gondole silenziose, che va dal Ponte di Rialto al Bacino San Marco, segna la fine dei festeggiamenti di Carnevale, Si tiene infatti la notte del martedì grasso e, percorrendo un Canal Grande illuminato dalla luce tremula delle candele, giunge a Punta della Dogana.

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Cultura

All’Archivio di Stato di Venezia, da sabato 2 febbraio a martedì 12 febbraio, tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.30, sarà visitabile con accesso libero la mostra “Arcobaleni lagunari. Itinerari storici tra i colori della Serenissima”. L’esposizione vuole ripercorrere l’uso dei colori nei diversi ambiti della Serenissima, dall’architettura, alla moda, fino all’arredamento. Sono inoltre previste visite guidate.

Anche la Biblioteca Nazionale Marciana celebra i “colori”, protagonisti del Carnevale veneziano 2013. Nelle Sale Monumentali c’è infatti la mostra “Galatei dei colori”, in cui vengono brevi trattati, testi e saggi noti e meno noti relativi al tema del Colore. L’11 febbraio si terrà inoltre un reading teatrale musicato dal titolo “Dialogo dei Colori”.

Anche i Musei Civici di Venezia partecipano alla festa più importante della città con tanti appuntamenti.

A Cà Pesaro si terrà infatti lo spettacolo “Tutti i colori del Mondo”, riduzione teatrale dell’omonimo romanzo di Giovanni Montanaro (7, 8, 9, 10, 12 febbraio).

Cà Rezzonico farà invece da sfondo al percorso musicale “La magia delle muse. Suoni e colori dal Barocco al Nuovo Barocco”: lo spettacolo rappresenta l’incontro tra musica e arte barocca (11 febbraio).

Al Museo di Storia Naturale sarà protagonista Ariosto con lo spettacolo “Erbolato, ovvero arzigogoli di un ciarlatano su naturale e scienza”, previsto per il 10 e il 12 febbraio.

Alla Casa di Carlo Goldoni, infine, non poteva che andare in scena “Goldoni e le sue donne” (11 e 12 febbraio).

Alla Casa del Cinema si terrà la rassegna di proiezioni “I colori del cinema. Caleidoscopi di mondi” con una selezione di pellicole e l’anteprima del film “Pinocchio” di Enzo d’Alo.

Anche la La Biennale di Venezia partecipa ai festeggiamenti con la quarta edizione del Carnevale Internazionale dei Ragazzi, dal titolo Il Leon Musico. Sperimentazione, tradizione e creatività. Si tiene da sabato 2 febbraio a martedì 12 febbraio ai Giardini (Padiglione Centrale, tutti i giorni, ore 10?18) e a Ca’ Giustinian (mostra 20 anni di Maschere e Costumi, dalla collezione di bozzetti dell’Asac, Portego, ore 9?20), con ingresso e attività gratuiti, locali riscaldati, Nursery, Vaporetto e Bus Biennale gratuiti.
Il 6 e 9 febbraio, la Biennale aprirà inoltre, sotto la sua vigilanza, l’ingresso dell’Arsenale da Calle della Tana, e garantirà di fronte al nuovo Padiglione argentino l’apertura del bar/ristorante “Alle Bombarde”.

La Collezione Peggy Guggenheim non poteva essere da meno e parteciperà al Carnevale di Venezia 2013 “Vivi i colori” con una serie di visite guidate gratuite e laboratori per bambini ispirati al tema prescelto. Apertura straordinaria lunedì 11 febbraio fino alle 22.

 

Musica e visite guidate

Dal 5 al 12 febbraio in Piazza San Marco riecheggeranno le note dei concerti “I colori della Musica”. Dal pop-rock internazionale, alla musica dei Beatles, fino a quella delle colonne sonore, ma anche le celebri canzoni francesi e quelle d’autore italiane. Ce n’è davvero per tutti i gusti.

Dal 2 al 12 febbraio la musica invaderà anche Campo Bella Vienna con diversi Dj set che faranno ballare il Carnevale.

Scoprite i luoghi più suggestivi di Venezia accompagnati dal Codega, figura storica risalente al XV secolo, che con una lanterna accompagnava i signori tra le calli, allietandoli con storie ed aneddoti. La Compagnia Teatrale Pantakin ripropone di visitare la città in compagnia del codega, tuffandovi in un affascinante passato, ricco di misteri: non sarà allora insolito incontrare Casanova, Cecilia Zen Tron, lo spettro del Levantino. I testi dello spettacolo itinerante “Segreti a Venezia” sono dello scrittore Alberto Toso Fei.

 

 

Città misteriosa e unica al mondo sia per la sua nascita che per la sua storia densa di battaglie, commerci, viaggi e scoperte. Venezia, grazie alla sua vocazione marinara, è sempre stata un spiraglio verso nuove culture e popolazioni, da cui ha assorbito tradizioni, usi e costumi, mutandoli ogni volta a seconda delle proprie esigenze. Ed è soprattutto nel suo fervore culturale e nella sua tradizione artigianale che si rispecchia questa capacità di riuscire ad apprendere quanto più possibile, per poi imporlo come consuetudine propria, una volta plasmato sulla mentalità lagunare.

Abituati da sempre alla navigazione, abili commercianti e sapienti artigiani, i veneziani si sono distinti per queste peculiarità, e la città che hanno costruito nei secoli intorno a tali tradizioni ne rappresenta appieno l’indole. Solo a Venezia troverete i gondolieri, i dogi, i manoscritti greci provenienti da Bisanzio, il suggestivo ponte di Rialto, ma soprattutto qui c’è il Carnevale più antico e conosciuto al mondo. La festa del carnevale veneziano ha origini antichissime e la prima testimonianza scritta al riguardo risale al 1094: in un documento redatto sotto il doge Vitale Falier si parla infatti di feste e divertimenti pubblici che si svolgevano nei giorni precedenti la Quaresima. Originariamente il periodo dedicato a queste baldorie copriva un lasso di tempo che andava dal giorno della Epifania sino al mercoledì delle Ceneri, con cui si inauguravano i quaranta giorni che precedono la Pasqua. Oggi i festeggiamenti sono stati ridotti a 10 giorni, tuttavia le tradizionali maschere usate in città sono state mantenute.

Non c’è Carnevale senza maschere, anche per restare fedeli allo spirito di questa festa, durante la quale era lecito lasciarsi andare al divertimento sfrenato, pur mantenendo il più totale anonimato. Era questa la funzione principale della maschera carnevalesca: la Bauta, quella più nota e comune, è una semplice maschera bianca che copriva l’intero viso, lasciando liberi solo gli occhi, accompagnata da un mantello nero o rosso che avvolgeva tutto il corpo. Nei secoli la sapienza degli artigiani ha personalizzato e abbellito sempre più queste semplici maschere di cartapesta e cartongesso, con ghirigori e colori sgargianti dall’oro al rosso. La moretta invece era la maschera riservata alle donne: si tratta di un semplice ovale, colorato interamente di nero, che copriva parte del viso. La gagna è  il costume caratterizzato dai lineamenti felini a cui rimandano anche il nome, che significa “gatto”. Il medico della peste non rappresenta al contrario una maschera tradizionale, dal momento che fu introdotta come travestimento soltanto a partire dal 1630 ed era usata principalmente per esorcizzare la diffusione della peste in città. Durante la sua storia secolare Venezia ha visto percorrere le sue strade e vicoli da diversi cortei, a seconda del periodo storico: nel 1571, dopo la vittoria della battaglia di Lepanto, i carri allegorici sfilarono guidati dalla rappresentazione della Fede, le quattro Virtù teologali, la Vittoria e la Morte con la falce e il martello. Nel 1679 il duca di Mantova sfilò, invece, seguito da un corteo di turchi e tartari, che durante il percorso combatterono contro sei mostri.

Con il tempo assieme le maschere tradizionali si diffusero anche quelle legate ai personaggi della Commedia dell’Arte come Arlecchino, Pulcinella, Pantalone e Colombina. Se volete indossare uno di questi vestiti tradizionali, cercate una bottega storica dei “mascareri”: sono numerose in città quelle che portano avanti tale tradizione secolare per la realizzazione di un costume a regola d’arte. Tra le botteghe più indicate c’è quella di Mondonovo, che dopo trent’anni di attività si è trasformato in autentico museo. Ci sono inoltre il laboratorio Carta Alta a Giudecca e la Bottega dei Mascareri a San Polo presso il Ponte di Rialto e il laboratorio di Alberto Sarria che opera dal 1980. Non dei semplici negozi, bensì degli autentici studi dove la creatività e la sapienza artigianale si trasmette da anni. Un viaggio nella città dei canali è sempre suggestivo, ma almeno una volta bisogna recarsi in questo periodo per assaporare l’autentica atmosfera carnevalesca e rivivere un pezzo di storia unico di questi luoghi.

Il carnevale più colorato d’Europa è ormai iniziato! Partito il 26 gennaio, i giorni clou andranno dal 2 febbraio a martedì grasso, 12 febbraio 2013.
Non tutti sanno che questa manifestazione ha origini antichissime: le prima testimonianza risale, infatti, al 1094 quando il Doge Vitalio Falier istituì il carnevale che permetteva alla popolazione della Serenissima di trovare sfogo alle tensioni e ai malumori che si celavano dietro la rigida Repubblica di Venezia. In questo modo infatti, attraverso maschere e costumi era possibile celare completamente la propria identità annullando cosi ogni forma di appartenenza a classi sociali, religiose, genere, e sentirsi così sullo stesso livello dell’aristocrazia dell’epoca; per queste ragioni durante il periodo del carnevale oligarchie e popolo erano di pari livello annullando tutte le differenze sociali. Ufficialmente il carnevale Veneziano venne istituito due secoli dopo dando inizio ad una ricorrenza collettiva caratterizzata dal divertimento e dalla spensieratezza ricco di colori e di maschere.
Un teatro a cielo aperto all’insegna della tradizione che si ripete anche quest’anno con le storiche maschere diventate famose in tutto il mondo per la loro bellezza e spettacolarità: la Bauta per esempio, nel Settecento era ma maschera più in voga dell’epoca , poteva essere indossata sia dagli uomini che dalle donne riservando il massimo anonimato. Poteva inoltre essere tenuta sempre poiché permetteva a chi la indossava di poter bere e mangiare senza toglierla. La sua immagine è presente anche nelle opere di Canaletto, Tiepolo e Longhi, a testimonianza della sua popolarità all’epoca.


Un altro travestimento tipico era la Gnaga, maschera dai lineamenti felini, e la Moretta, di forma ovale e in velluto nero, utilizzata soprattutto dalle donne e molto gradita dagli uomini perché muta.
Tra maschere e risate le ricorrenze più importanti del carnevale veneziano sono La festa delle Marie, di antichissima tradizione, che prevedeva la scelta da parte del Doge di 12 fanciulle, cui donare una dote, e il Volo dell’Angelo che vede un’artista librarsi sopra la folla da una capo all’altro di piazza san Marco. Ma i rituali e le celebrazioni sono molteplici e sempre coinvolgenti.
Questo tripudio di feste, maschere e tradizioni, rivive nella città lagunare ammaliando i visitatori e catturando l’immaginario di tutti: la spettacolarità di questo Carnevale, ricco di storia e cultura, lo rendo unico al mondo, da non perdere!

 

Il Carnevale è cominciato e in ogni regione e città si terranno feste, manifestazioni tradizionali ed eventi culturali. Ecco un elenco che racchiude tutti gli appuntamenti da non perdere: scegliete dunque il vostro travestimento e divertitevi tra coriandoli, sfilate e balli in quello che è il periodo più pazzo dell’anno!

 

 BOLZANO

Un giovedì grasso dove i più piccoli possono divertirsi ma anche imparare? Al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige è possibile. Il 7 febbraio (giovedì grasso, appunto), dalle ore 15 alle 17, il museo propone infatti una festa di Carnevale per bambini fino ai 10 anni all’insegna dello svago e della scoperta.
Nello speciale pomeriggio si terranno le Olimpiadi delle formiche, ovvero una serie di prove di abilità ispirate ai comportamenti di alcuni animali che abitano il sottosuolo (e non solo). I partecipanti potranno infatti saltare come un collembolo (insetto saltatore lungo pochi millimetri), verificare se la loro forza è come quella di una formica o battere in velocità un millepiedi.
Lo scenario delle gare sarà costituito dall’attuale mostra temporanea “Scava scava – Kosmos Boden”, dedicata al sottosuolo e agli organismi che lo popolano e visitabile fino al 16 giugno di quest’anno.
Oltre ai giochi, è previsto anche uno stand di trucco interamente sul tema degli insetti. Non mancheranno poi crostoli e succo di mela per tutti. La festa di Carnevale al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige si terrà in lingua italiana e tedesca.
Il costo è quello del biglietto al museo. I bambini devono essere accompagnati da almeno un genitore.

Partecipare e ridere di cuore, questo il motto dell‘evento Family Festival: burattinai e teatri di marionette itineranti provenienti dall’estero, dall’Italia e dall’Alto Adige, animeranno piazza Walther per quattro giornate, tutte dense di spettacoli, di storie curiose, allegre e bizzarre. La piazza centrale si trasforma in una fiera, preparando il terreno per uno degli intrattenitori e delle star più amate della storia della nostra civiltà, il burattino più famoso “Kasper”. Saranno molte le compagnie itineranti a intrattenere i loro grandi e piccoli spettatori, senza barriere linguistiche.
Il Family Festival inizia “giovedì grasso”, 7 febbraio e finisce domenica 10 febbraio 2013. Durante le giornate della rassegna piazza Walther sarà animata quotidianamente dalle ore 10 alle ore 17. Un percorso guidato di palchi, giochi e di stand carnevaleschi attirerà bolzanini e ospiti e animerà tutti a partecipare e a incontrarsi in modo divertente. Accanto alle marionette il Family Festival propone anche possibilità di gioco e di sfogo con gli animatori del VKE. Inoltre: la giostra e il trenino per i più piccini, l’organetto, la ruota della fortuna, e tante altre sorprese
Presso gli stand commerciali si troveranno pasticciera tipica come gustosi Krapfen, pane e zucchero filato. Si potranno acquistare, inoltre, burattini e berrettini a punta carnevaleschi e coriandoli di tutti i tipi. Sabato 9 febbraio dalle 10 alle 13 Mila propone “burro fatto a mano come da tradizione”.
Presso l’Infostand i piccoli visitatori verranno muniti di apposito passaporto “Kasperl” con cui partecipare gratuitamente a tutte le attrazioni.
“Il berrettino a punta” è il simbolo del Family Festival. A Questo è collegato a un concorso a premi organizzato in collaborazione con i commercianti del centro bolzanino. Nelle vetrine dei negozi del centro storico, vengono messi in mostra molti “berretti a punta” di colore rosso. Chi vuol partecipare al concorso, può esprimere una valutazione riguardo a quanti berretti a punta siano complessivamente esposti. Fra i premi in palio anche un fine settimana in un family hotel altoatesino oltre a ingressi gratuiti a musei e a Mondotreno per tutta la famiglia, un cesto di prodotti “Gallo Rosso” e tanti altri premi.

 

VENEZIA

Venezia è la capitale italiana del Carnevale e l’edizione 2013 della festa è stata intitolata “Il Carnevale dei colori, i colori del Carnevale”.
Fino al 12 febbraio la città lagunare sarà animata dalle tradizionali maschere con un fitto programma di eventi, sotto la direzione artistica di Davide Rampello.
L’inaugurazione del 26 gennaio scorso ha visto protagonista lo spettacolo sull’acqua “MetaMorPhosiS Aquaticae”, della compagnia francese Ilotopie. Seguiranno concerti in Piazza San Marco ospitati nel Gran Teatro, rigorosamente ognuno dedicato a un tema cromatico differente, alle danze storiche e performance nei campi, passando per aperitivi in musica ed eventi dedicati ai più piccoli. Non mancheranno i grandi appuntamenti della tradizione a partire dalla Festa Veneziana sull’Acqua proseguendo con il Corteo e Festa delle Marie. Caleidoscopio di colori anche per i “Voli”, dall’Angelo allo spettacolare svolo dell’ultimo domenica fino allo Svolo del Leon in programma Martedí Grasso quando a mezzanotte, la Vogata del Silenzio, corteo silenzioso di gondole dal Ponte di Rialto fino al Bacino di San Marco chiuderà il Carnevale 2013.
Ecco il programma 

La Collezione Peggy Guggenheim di Venezia dà appuntamento a grandi e piccini il 3 febbraio per La danza dei colori, laboratorio che prende spunto dall’analisi dell’opera di Severini Mare=Ballerina, realizzata con pennellate vivaci in cui le tinte si concentrano e poi si espandono in una vera e propria danza. Domenica 10 febbraio, Occhio al colore! Geometrie pazze e Arte Optical. Dopo un’introduzione all’Arte Optical e ad artisti che giocano con la percezione dell’osservatore, i bambini potranno realizzare i loro personali accostamenti di linee, figure geometriche e colori, creando effetti visivi di movimento e vibrazioni. È obbligatoria la prenotazione telefonica il venerdì precedente ciascun laboratorio ai numeri 041 24.05.444/401.
Inoltre, lunedì 11 febbraio, le porte di Palazzo Venier dei Leoni rimarranno eccezionalmente aperte fino alle ore 22. Un’occasione da non perdere per ammirare, oltre alle opere della collezione permanente, anche i capolavori recentemente acquisiti della Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, di grandi nomi dell’arte americana, europea e italiana del secondo dopoguerra, come Fontana, Burri, Twombly, Kapoor e molti altri. Ci sarà invece tempo fino al 10 febbraio per visitare la mostra Capogrossi. Una retrospettiva, che dalla sua apertura a oggi ha già registrato oltre 100.000 presenze. Martedì 5 e 12 febbraio saranno i consueti giorni di chiusura del museo.

Non solo carnevale a casa di Peggy. Anche quest’anno il Padiglione degli Stati Uniti d’America, grazie alla Collezione Peggy Guggenheim, partecipa alla quarta edizione del 4. Carnevale Internazionale dei Ragazzi della Biennale di Venezia, dal 2 al 12 febbraio ai Giardini di Castello. In occasione de Il Leon Musico, questo il titolo scelto per la rassegna di quest’anno, gli Stati Uniti d’America presentano Musica solida, workshop che unisce in un originale connubio Arte e Musica, due discipline accumunate da un linguaggio universale specifico e non verbale. Il laboratorio, che si svolgerà nel Padiglione Centrale dei Giardini presso la sala dedicata agli Stati Uniti d’America, è gratuito, per bambini dai 6 ai 10 anni, sarà della durata di due ore e avrà luogo alle 11 e alle 15 nelle giornate del 2,3,9,10 e 12 febbraio. Su prenotazione al numero 041 5218828.
Programma Biennale dei Ragazzi

 

CUNEO

La provincia di Cuneo conserva interessanti tradizioni legate al mondo alpino: molte di esse hanno luogo nel periodo del Carnevale, tipico momento dell’anno in cui la cultura laica prende il sopravvento e porta allo svolgimento di eventi di natura festosa in cui si mescolano simbologie pagane di antichissima memoria, rituali tradizionali contadini connessi alla fine dell’inverno e altri elementi
A Valdieri, località della valle Gesso, il protagonista del carnevale è l’Orso di segale.
L’orso, animale simbolo del selvatico, viene inseguito e catturato con una allusione alla fine dell’inverno e all’inizio della bella stagione. Il lavoro di recupero della tradizione è stato portato avanti dall’Ecomuseo della Segale di Sant’Anna di Valdieri, con il supporto del Parco Naturale Alpi Marittime.
Sabato 16 febbraio: Sulle tracce del lupo
Escursione con le racchette da neve sul panoramico sentiero di valle che lungo antichi canali, attraverso boschi fantastici, toccando la miracolosa fontana di Corda conduce al CentroUomini e Lupi, in località Casermette di Entracque. Dopo la visita degli allestimenti si salirà sulla torretta dell’area faunistica del Centro per l’osservazione dei lupi Emilia e Ormea.
Località di partenza: Valdieri. Partenza: ore 10. Rientro previsto: ore 16 ca. Difficoltà: facile. Dislivello: 150 m ca. Tempo: 1,30 ca (andata). Quota di partecipazione: 12 € (comprende l’accompagnamento e l’ingresso al Centro faunistico).
Noleggio ciastre: 3 € (disponibili in numero limitato su prenotazione). Pranzo al sacco.
Iscrizione obbligatoria entro le ore 16 di venerdì 15 febbraio allo 0171 97397.

Sabato 16 febbraio: L’orso dalla foresta al… carnevale
In attesa del carnevale dell’Orso di Segale di Valdieri, l’Ecomuseo della Segale presenta una serata dedicata all’orso in compagnia del dott. Daniele Ormezzano, responsabile della Sezione di Paleontologia del Museo di Scienze Naturali di Torino. Dagli antichi orsi delle caverne agli orsi bruni passando per gli orsi della tradizione popolare, protagonisti di leggende e carnevali. Un viaggio per parole e immagini alla scoperta dell’ecologia e della mitologia di un animale da sempre al centro di cronache e favole.
“Non fare l’orso”, ti aspettiamo a Valdieri, Sede del Parco delle Alpi Marittime, alle 21. (Ingresso libero).

Domenica 17 febbraio: Il carnevale alpino di Valdieri, Festa con l’Orso di segale
Dopo un lungo periodo d’interruzione durato circa quarant’anni, a partire dal 2007, il Carnevale alpino dell’Orso di Segale

Piano Integrato Transfrontaliero / Plan Intégré Transfrontalier
NUOVO TERRITORIO DA SCOPRIRE NOUVEAU TERRITOIRE D’ITINÉRANCE FESR è stato riproposto dall’Ecomuseo della Segale, con il sostegno del Parco naturale Alpi Marittime e del Comune di Valdieri, recuperando la memoria di un anziano del luogo che da giovane aveva interpretato più di una volta la mitica figura carnevalesca. In alternanza allo spettacolare Orso di paglia ci sarà un’altra maschera tradizionale valdierese rappresentata dai “Frà”. Uomini in saio che cantano canzoni goliardiche e recitano in processione, con la scansione del Rosario frasi e battute sugli abitanti dei paesi della Valle Gesso e di quelle vicine.
La manifestazione inizierà alle ore 14.30 sulla piazza del Municipio nella quale irromperà l’orso di segale e il suo domatore, parteciperanno i “Frà”, i “Peroulier” e tanta gente in costume. Durante tutto il pomeriggio momenti musicali con i Jouvarmoni il gruppo di musica tradizionale formato dai giovani delle vallate delle Marittime, con la corale di Valdieri e la partecipazione della banda musicale di Entracque. Non mancheranno le animazioni per i bambini, le degustazioni di frittelle, degli gnocchi, del vin brule e di altre bevande calde.
Coloreranno le strade del centro storico le bancarelle di un mercatino di prodotti artigianali e gastronomici locali e di altri generi.
In occasione del Carnevale il Museo Civico di Cuneo propone due iniziative per i propri visitatori, un laboratorio dedicato agli adulti dal titolo “Fantasie di Carnevale: se la luna parlasse…” e un’attività rivolta ai bambini dal titolo “Trucca bimbi”.
Di seguito una breve presentazione delle 2 proposte.
Dalle 14.30 alle 18 sarà aperto alla visita (gratuita) il Museo della Resistenza e del territorio che ospita una mostra a cura della Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte dedicata alla preistoria della Valle Gesso e in particolare alla necropoli e ai suoi preziosi reperti scoperti recentemente nei pressi dell’abitato di Valdieri.
Info: Parco Naturale Alpi Marittime tel. 0171.97397; www.parcoalpimarittime.it

“Fantasie di Carnevale: se la luna parlasse…” al Museo Civico di Cuneo
Giovedì 7 febbraio alle 21 rivisitazione di un antico simbolo
Dopo il riscontro positivo avuto con la rassegna natalizia, il Museo Civico di Cuneo propone una nuova attività rivolta agli adulti dal titolo “Fantasie di Carnevale: se la luna parlasse…”. Nel corso del laboratorio i partecipanti avranno modo di vedere e sperimentare come realizzare e decorare in modo semplice e di sicuro effetto una luna in terracotta.
L’iniziativa avrà luogo nell’aula didattica del Museo Civico di Cuneo giovedì 7 febbraio 2013 alle ore 21. Il costo di partecipazione, a prenotazione obbligatoria, è di 10 euro.
Per informazioni e prenotazioni contattare il Museo Civico al numero 0171.634175 o scrivere all’indirizzo e-mail museo@comune.cuneo.it.

Trucca bimbi al Museo Civico di Cuneo
Il laboratorio di carnevale per bambini si svolgerà sabato 9 febbraio a partire dalle ore 15
In occasione del Carnevale, il Complesso Monumentale di San Francesco ha in serbo per i piccoli visitatori una simpatica attività. Sabato 9 febbraio, a partire dalle ore 15, i bambini saranno accolti al Museo Civico, dove un’esperta truccatrice, utilizzando vivaci colori, dipingerà i loro volti trasformandoli in temibili animali della preistoria. I giovani partecipanti si cimenteranno anche nella realizzazione di una cornice, grazie alla quale potranno documentare l’attività della giornata.
L’iniziativa è a pagamento (5 euro), con prenotazione obbligatoria. Al termine dell’attività sarà servita una golosa merenda.
Per informazioni e prenotazioni contattare il Museo Civico al numero 0171.634175 o scrivere all’indirizzo e-mail museo@comune.cuneo.it.

 

IVREA

Lo storico Carnevale di Ivrea, famoso soprattutto per la battaglia delle arance, propone quest’anno numerose attrazioni. Partito con i festeggiamenti il 26 gennaio, si protrarrà fino al 13 febbraio tra fagiolate, carri allegorici e cortei storici, accompagnati da mostre dedicate e visite guidate della città.
Consultate tutti gli appuntamenti 

 

 

RIMINI

Il centro storico di Rimini ospita la 12° edizione di “Color Coriandolo”, manifestazione a cura del Comune di Rimini per celebrare il Carnevale: strade e piazze sono animate da maschere, danzatori, acrobati e giocolieri, ma soprattutto dai bambini che con il loro entusiasmo rendono viva la celebrazione del Carnevale.
L’evento sarà una grande festa in piazza nell’ultima domenica di Carnevale con giochi, balli, colori, parate, maschere, scherzi e divertimento. Un pomeriggio per festeggiare il Carnevale in piazza e divertirsi insieme alle tante famiglie che parteciperanno all’appuntamento.
Clou della giornata la Parata delle maschere, quando simpatici costumi sfileranno per le vie del centro storico. E come ogni anno non potrà mancare la sfilata per tutti i bambini.
Fiocchetti, castagnole sono i gustosi dolci tradizionali del Carnevale romagnolo che verranno offerti come merenda dai panificatori e maestri dolciari della Confartigianato di Rimini.
Domenica 3 e giovedì 7 febbraio, dalle ore 16, animazione in piazza Tre Martiri, nei pressi della splendida Giostra Francese, con animazioni di Larry Potter in “Spaciughino Rap” e il Teatro dei burattini.

Programma:

– ore 15.30 SUPERPARATA di CARNEVALE: fate, cavalieri, pirati e.. tanti coriandoli. Partenza da piazza Tre Martiri. Chi vuole può portare con sè uno strumento musicale (maracas, legnetti, tamburi ecc.) per accompagnare la parata.
– ore 16.00 THE SWING STARS: una pittoresca band coinvolgerà tutti con canti e vorticosi balli.

A fare da sfondo agli spettacoli, la romantica Giostra Francese, che come ormai da tradizione abbellirà piazza Tre Martiri dal 2 al 12 febbraio.

 

 

BOLOGNA

L’ultima domenica di Carnevale (10 febbraio) e il Martedì Grasso (12 febbraio), fra maschere e coriandoli, arriva a Bologna il 61° Carnevale Nazionale dei bambini, con la tradizionale sfilata dei carri allegorici che attraversa le vie del centro, da Piazza VIII Agosto a Piazza Maggiore e ritorno. La partenza è prevista da piazza VIII Agosto alle ore 14.00 circa.

 

 

VIAREGGIO (LU)

Dal 3 febbraio al 3 marzo Viareggio sarà animata dal suo storico Carnevale che quest’anno festeggia i 140 anni.
La città si trasforma nella fabbrica del divertimento tra sfilate di giganti di cartapesta, feste notturne, spettacoli pirotecnici, veglioni, rassegne teatrali, appuntamenti gastronomici e grandi eventi sportivi mondiali. Diverse le date del “Corso mascherato”, che vedrà sfilare i carri allegorici famosi in tutto il mondo (3-10-12-17 febbraio e 3 marzo).
Scarica il programma 

 

FIRENZE

In piazza Ognissanti arriva il Carnevale di Firenze. Sabato 9 febbraio la festa più colorata dell’anno con corteo di maschere, sbandieratori e animazione. Ritrovo alle 14 in piazza e partenza del corteo di ‘maschere’ alle 14.30 da via Curtatone a piazza Goldoni e ritorno in piazza Ognissanti. Alle 15.15 via alle animazioni e allo spettacolo degli sbandieratori della Signoria e dei gruppi carnevaleschi italiani e stranieri. Come da usanza fiorentina sarà poi bruciato lo ‘Stenterello’ disperdendo le ceneri in Arno. Chiusura alle 18.

 

UMBRIA

Dal 27 gennaio tornano a sfilare i carri allegorici, i gruppi mascherati e le bande musicali del Carnevale di Acquasparta (TR) e di Carnevalandia a Todi (PG), del Carnevale di San Sisto (PG) e del Carnevale di Spoleto (PG).
Di seguito i principali appuntamenti del Carnevale in Umbria:

Carnevale dei Ragazzi di Sant’Eraclio di Foligno

Carnevale di Acquasparta

Carnevale a San Sisto di Perugia

Le giornate del Bartoccio a Perugia

Carnevale di Todi

Carnevale dei Ragazzi a Gubbio

Carnevale delle Meraviglie ad Assisi

 

 

ROMA

Il 2 febbraio il Carnevale romano si apre con la sfilata inaugurale a Piazza del Popolo. Dalle 15,30 artisti equestri e attori della Commedia dell’arte, butteri e figuranti in costume, gruppi storici e rappresentanze dei prestigiosi corpi militari sfileranno lungo Via del Corso per dare il via alla festa che animerà la Capitale fino al 12 febbraio.
Eventi, mostre e spettacoli dal vivo saranno infatti protagonisti in diversi punti della città, dal Bioparco al quartiere Trastevere.
Nell’ambito delle manifestazioni organizzate per Il Carnevale romano 2013 anche le Biblioteche di Roma propongono un programma di iniziative rivolte ai ragazzi (età compresa tra i 5 e i 10 anni).
Il calendario prevede una serie d’interventi nei giorni dal 2 al 12 febbraio con storie di burattini, con protagonisti maschere, letture di autori, spettacoli , musica e feste per far rivivere ai bambini la magia del Carnevale Romanesco.
Scarica il programma 

 

 

NAPOLI

A Napoli spettacoli teatrali, concerti musicali, l’arte delle maschere e tanto altro ancora per grandi e piccini a La Fabbrica del Divertimento. Questi gli appuntamenti.
Sabato 9 Febbraio
Il Teatro nel Baule in: IL PAESE MEZZANOTTE
Nel paese Mezzanotte le lancette dell’orologio guardano sempre in alto, forse per non assistere alle mostruosità che avvengono in questi strani luoghi. Una strega che cerca in tutti modi di mangiare due bambini; un mostro che aspetta qualche appetitoso essere umano da mangiare, ma nell’attesa soffre di solitudine nel buio della sua caverna. Storie divertenti per superare paure immaginarie; vicende un po’ pazze popolate da bambini che non hanno paura di niente, adulti che hanno paura di tutto, mostri e streghe che non riescono a comportarsi come veri mostri e vere streghe.
Domenica 10 Febbraio
Carnevale dei piccolissimi (0-3 anni) con Musica di Latte
Giornata dedicata al Carnevale per tutti i bimbi nella fascia 0-3 anni e i loro genitori. Alcuni brani del repertorio carnevalesco vengono rivisitati per il coinvolgimento diretto dei piccolissimi e dei loro genitori attraverso foulard, teli colorati, ovetti sonori, percussioni e voci. Gruppi a numero chiuso.
Domenica 10 Febbraio
Il Teatro nel Baule in: PEPPE E I PIRATI
Per sfamare la famiglia Peppe va a pescare. Ma proprio mentre la sua barchetta sta per affondare i pirati lo traggono in salvo. Riuscirà a farla franca e a non essere costretto a saltare dalla passerella e andare in pasto agli squali? Un avventuroso viaggio nell’Oceano Atlantico alla scoperta di tesori lontani insieme al temibile Capitan Canaglia e alla sua ciurma!
Lunedì 11 Febbraio
Concerto musicale per Maschere…un’orchestra di Suoni e Colori
In occasione del Carnevale, saremo all’opera per creare maschere originali con tanti materiali diversi e poi, tutti insieme, prenderemo parte ad un entusiasmante Concerto per maschere. Arte e Musica si integrano così in un’orchestra di suoni e colori. Indossando infatti le maschere che avremo creato, faremo musica con strumenti musicali di varie etnie.

31° Corteo di Carnevale: “STORT’ O MUORT’ – ORTI URBANI E TORTI INURBANI”
Domenica 10 febbraio 2013 – ore 10.30

Il GRIDAS promuove dal 1983 il carnevale di quartiere a Scampìa su temi di attualità e laboratori per il recupero della manualità e cineforum gratuiti alternativi.Partenza dalla sede del GRIDAS (Via Monte Rosa 90/b, Ina Casa, Scampia, Napoli).GRIDAS – Casa delle Culture “Nuvola Rossa”.
Tel: 081 7012721
Mob: 366 1033370
gridas@felicepignataro.org

IV° Carnevale alla Sanità 2013
Venerdì 8 febbraio ore 9.00
Un mese di laboratori tra scuole, piazze e centri territoriali. La sfilata partirà da piazza Cavour e arriverà al Parco s. Gennaro.
Per ulteriori informazioni consulta il sito

Carnevale a Bagnoli 2013 | Il carnevale della bonifica e della spiaggia pubblica
Domenica 10 febbraio ore 11.00

Viale dei Campi Flegrei | Spiaggia pubblica
L’associazione Caracol e il collettivo Bancarotta con la collaborazione di Bereshit e di tanti singoli cittadini presentano Carnevale a Bagnoli 2013 – Il carnevale della bonifica e della spiaggia.
Anche quest’anno il Carnevale di Bagnoli parlerà del mare e della spiaggia negati ai suoi abitanti e della necessità di una bonifica e della restituzione pubblica del litorale.
Proprio per questo ci caratterizzeremo come pirati! Quindi bambini, giovani, mamme, papà e i cittadini tutti sono invitati a partecipale alla sfilata!

Il Carnevale dei bambini
Domenica 10 febbraio ore 9.00-14.30
“Magia ed emozioni” domenica in piazza del Carmine dove,anche quest’anno, i bambini si ritroveranno per esprimere la loro immensa gioia di vivere anche attraverso i travestimenti del Carnevale.
L’evento, patrocinato dalla Provincia di Napoli e dalla 2^ Municipalità, è organizzato in collaborazione con l’Aige (Associazione Informazione Giovani Europa) e le associazioni A.G.I.C. i quali si occuperanno anche dell’animazione, coinvolgendo direttamente le centinaia di bambini che, accompagnati dai genitori,certamente accorreranno per partecipare. Piazza del Carmine, sarà allestita appositamente per la festa e ad impreziosire lo scenario, le coloratissime scenografie.

 

PUTIGNANO

Si dice che il Carnevale di Putignano sia il più antico d’Europa. La festa delle Propaggini, i riti e i carri di cartapesta sono le peculiarità della festa celebrata in questa cittadini in provincia di Bari. Ogni giovedì, a partire dalla settimana di Sant’Antonio Abate, è poi dedicato a particolari personaggi, come le Vedove, i Pazzi e i Cornuti, fino al giovedì grasso.
Ecco il programma

 

 

CASTROVILLARI

Dal 3 al 13 febbraio Castrovillari festeggerà il suo 55° Carnevale tra musica, arte, gastronomia e folklore. La “sirinata da savuzzizza”, il re Burlone, i gruppi in maschera e i carri allegorici rendono unico questo periodo.
Consulta il programma 

 

ORISTANO

Ad Oristano il Carnevale si chiama Sartiglia, manifestazioni popolari risalenti al XV-XVI secolo.
Il 10 febbraio è la volta del Sartiglia del Gremio dei Contadini, mentre il 12 febbraio si terrà Sartiglia del Gremio dei Falegnami. Le vestizioni e le sfide a cavallo, insieme ai cortei nei costumi tipici, caratterizzano questo evento tipico del Carnevale sardo.
Il programma della manifestazione

 

 

ACIREALE

Fino al 12 febbraio Acireale, splendido centro in provincia di Catania, è animato dal suo storico Carnevale, esistente già nel ‘500. Si terranno le sfilate dei carri allegorici di cartapesta, realizzati da sapienti artigiani, e quelli coperti di coloratissimi fiori che rallegreranno Piazza Duomo e Piazza Indirizzo.
Ecco il programma 

 

“A Carnevale ogni scherzo vale!”, sono detti che rendono bene l’atmosfera che si respira in questo periodo dell’anno: tra maschere, coriandoli e feste, ci si concede inoltre qualche piacere in più per il palato.
Il Carnevale è infatti fin dall’antichità il periodo in cui si accettava una sana e circoscritta inversione dell’ordine prestabilito, con scambio di ruoli nella compagine sociale.
Con l’avvento del Cristianesimo il Carnevale, precedendo il periodo di penitenza della Quaresima, è ancor più divenuto tempo per bagordi e allegria.
Oggi la ricorrenza è l’occasione per giocare con travestimenti, scherzi e feste in cui non possono mancare i dolci tipici.

Ogni regione ha la sua ricetta carnevalesca, ma a predominare sono ovunque i dolci fritti.

Hanno numerosi nomi, come chiacchiere, frappe, cioffe, bugie, dato dal diverso aspetto assunto, ma l’impasto di base è sempre lo stesso: uova, farina, burro, zucchero e liquore a piacere, il tutto fritto e poi spolverato di zucchero a velo. Esistono declinazioni diverse delle chiacchiere o frappe, cotte al forno, con gocce di cioccolato, miele, anice, ma di certo sono le regine del Carnevale. Si ritiene che abbiano origine già nell’antica Roma, quando nel periodo dei Saturnali, si preparavano le frictilia, dolci fritti nel grasso animale, che le donne più anziane, col capo cinto d’edera, distribuivano per le strade.

Altra leccornia, immancabile per il Carnevale, sono le castagnole: dolci tondi e fritti, hanno origine in Emilia Romagna, ma sono ormai diffusi dal nord al sud della penisola. La loro forma e il loro colore brunito ricorda appunto le castagne, da cui prendono il nome, e che in questo periodo hanno ormai  concluso la loro stagione.

Una variante delle castagnole semplici sono le fritole veneziane, arricchite con uvetta sultanina e pinoli. Appaiono sulle tavole già dal 7 gennaio e vi rimangono fino a metà quaresima. La loro presenza nella tradizione locale è testimoniata anche nella commedia “Il Campiello” di Carlo Goldoni, ambientata nel Carnevale del 1755, la cui protagonista Orsola è per l’appunto una frittolera.

La Toscana vede protagonista anche il Berlingozzo, dolce a forma di ciambellone dal sapore agrumato: farina, zucchero, burro, uova, lievito e scorze di agrumi sono gli ingredienti. Il nome deriva dal “berlingaccio”, termine dialettale con cui si indica il giovedì grasso e una maschera tipica del ‘400. Non a caso il verbo “berlingare” esprime il divertirsi a tavola.

Le Zeppole di San Giuseppe, festeggiato il 19 marzo, sono una ricetta tipica del periodo di Carnevale in Campania. Nell’800, per il giorno del santo, i friggitori napoletani si esibivano davanti le loro botteghe nella preparazione di questi dolci costituiti da una pasta fritta e zuccherata, accompagnata con una farcitura di crema.
Queste delizie sono molto diffuse anche in Sardegna, con il nome di Is tzìppulas, e in tutta l’Italia meridionale, in Puglia, Calabria, fino in Sicilia, dove sono preparate con farina di riso e ricoperte con miele d’arancio.

In Basilicata e Campania il martedì grasso si porta in tavola il Sanguinaccio, ricetta diffusasi anche in altre regioni italiane. Si tratta di un dolce al cucchiaio, dalla consistenza del budino, preparato con cioccolato e aromatizzato con sangue di maiale appena sgozzato. L’origine del dolce deriva proprio dal fatto che, in questo periodo più freddo dell’anno, gli allevatori erano soliti macellare il suino. Oggi il sanguinaccio è ormai per lo più preparato senza ricorrere al sangue dell’animale.

In Umbria, a Marsciano, il Carnevale è l’occasione per gustare le cialde all’aroma di liquore e anice, farcite con panna, così come vuole una tradizione risalente al ‘600. Allora infatti, durante il periodo carnevalesco, si raccoglievano offerte per intercedere a favore delle anime del Purgatorio e parte del ricavato veniva impiegato per la preparazione di queste cialde, distribuite alla popolazione durante la festa. I ferri in cui veniva pressato l’impasto per la cottura raffiguravano spesso stemmi nobiliari, simboli o motti.

Nel meridione si servono poi i Taralli al naspro, ciambelline aromatizzate all’anice e ricoperte di una glassa al limone. Un tempo si servivano su vassoi ornati con pizzi e accompagnati da liquore di rosolio.

La Sicilia offre tante ricette carnevalesche: tra queste ricordiamo la mpagnuccata, di origine araba, menzionata nel testo del 1877 “L’antico carnevale della contea di Modica”, scritto dal barone Serafino Amabile Guastella. Si tratta di palline di pasta fritte e ricoperte con miele, servite su foglie di limone, tipiche dell’isola.