Associare l’amore per il buon cibo, la passione per il cinema e valorizzazione del territorio si può? E’ ciò che si saranno chiesti i dirigenti di Pasta Garofalo, qualche anno fa, poco prima di dare inizio ad una serie di importanti collaborazioni sotto il profilo cinematografico, attraverso product placement (pianificare e posizionare un marchio all’interno delle scene di un prodotto cinematografico) e di valorizzazione del territorio campano, attraverso cortometraggi di produzione propria (L’Alchimia del Gusto, Questione di Gusti, Armandino e il Madre, The Wholly Family).
Il progetto di connubio tra cinematografia e “Pasta Garofalo” si è realizzato in ambito  esclusivamente made in italy  e nello specifico nei film Mi fido di te, La cura del gorilla, Commediasexy, Notturno bus, Saturno contro, Lezioni di volo, Colpo d’occhio, Solo un padre; mentre la produzione di cortometraggi inizia nel 2008 con la co-produzione con FOX Factory, la business unit internazionale dedicata allo sviluppo di programmi, produzioni new media e branded entertainment di FOX Channels Italy (Fox, FoxLife, FoxCrime ed FX), de L’Alchimia del Gusto. In quell’occasione il Pastificio Garofalo prova una nuova strada, co-produrre non uno spot pubblicitario, ma un vero e proprio cortometraggio.
L’Alchimia del Gusto, diretto da Edo Tagliavini, vede come protagonista Alessandro Preziosi, nei panni di uno chef vittima di amnesia temporanea che non gli fa ricordare il suo passato. Il corto è “naturalmente” ambientato a Napoli, in ambienti enigmatici e sfuggenti, ma incredibilmente attraenti.
Questione di Gusti, secondo cortometraggio, questa volta interamente prodotto dal Pastificio Garofalo, sotto la regia di Pappi Corsicato racconta la storia di una coppia di napoletani arricchiti (i protagonisti Iaia Forte ed Ennio Fantastichini) che organizzano una festa per il debutto in società alla quale partecipa la “Napoli bene” e durante la quale il confine tra buon gusto e sfoggio è molto sottile. Il tutto girato sotto una veste ironica da Corsicato e con un cameo di Gennaro Esposito, Chef rinomato della Torre del Saracino di Seiano.
Sulla scia delle precedenti felici realizzazioni, il terzo cortometraggio si sviluppa ponendo l’attenzione su uno dei palazzi storici di Napoli, Palazzo Donnaregina, oggi sede di uno dei più importanti Musei di Arte Contemporanea d’Italia e d’Europa, il MADRE. Nasce così Armandino e il Madre, diretto da Valeria Golino (al debutto come regista) ed ambientato nelle sale del Museo Donnaregina che racconta di un giovane Rom innamorato di una restauratrice francese che lavora nel museo, il cui fratello minore Armandino si propone come intermediario a fronte di una ricompensa.
L’ultimo corto prodotto da Garofalo, The Wholly Family, è recentissimo e sarà proiettato in TV ed in alcune sale cinematografiche italiane selezionate a partire dal mese di maggio.
Le prime immagini del set diretto dal regista di fama internazionale Terry Gilliam, che vede come protagonista Cristiana Capotondi, giovane ma già affermata attrice italiana, sono on line sul sito del Pastificio Garofalo. Le riprese si sono svolte a Napoli, di cui Gilliam traccia un profilo eccellente: “Napoli è caos – dichiara il regista – è per questo che la amo. Sembra di assistere a una danza tra tutta la gente che la abita, e tutti sembrano conoscere le sue regole”. La storia del corto ha come protagonista una coppia americana ed il loro figlio di dieci anni alle prese, tutti e tre ma in modi diversi, con amore ed inquietudine per Napoli.
Il corto ci propone luoghi incantevoli, dimenticati  o mai conosciuti, come ad esempio: Napoli Sotterranea, quaranta metri sotto le vie del centro storico di Napoli, le Grotte della Sibilla Cumana, uno dei luoghi più misteriosi della cultura pagana napoletana, la Casina Vanvitelliana, suggestivo casino di caccia su un’isoletta del Lago Fusaro a Bacoli.
Tra le curiosità si segnala la presenza di Renato Di Maria, inviato della rivista Marie Claire, sul set tra i protagonisti (veste i panni di uno dei 9 Pulcinella), che proprio per il numero di marzo di Marie Claire ha raccontato il dietro le quinte, con le sua esperienza a contatto un il doppio estro, quello “napoletano” e quello di Gilliam.
Il risultato dell’eccellente mix di buon cinema, di meraviglie di una regione che riesce sempre a sorprendere e di acume imprenditoriale è vincente: associare gusto, passione per il cinema e valorizzazione del territorio si può, anzi si deve.