Il pubblico del museo non è uno solo. Se pensiamo alle diverse tipologie di persone che lo visitano e alle loro caratteristiche e necessità ci rendiamo conto che non sempre tutti hanno i giusti strumenti a disposizione per fruirne pienamente. Molto spesso i musei non riescono a soddisfare quelle fasce di visitatori con particolari esigenze, che si ritrovano così penalizzate. Ma non è questo il caso.
La tecnologia, e qui parliamo di quella futuristica e di avanguardia che fino a qualche anno fa abitava solo le nostre fantasie, viene in soccorso per abbattere gli ostacoli che separano 60mila italiani non udenti da una fruizione completa e soddisfacente dell’esperienza museale.

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Il progetto Google Glass4LIS, realizzato da Rokivo Inc., Vidiemme Consulting in stretta collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi (ENS) è stato presentato al Museo Egizio di Torino l’11 novembre 2013. Si tratta della prima applicazione completamente italiana sviluppata per i Google Glass (dispositivo indossabile dotato di realtà aumentata) basata sui risultati delle ricerche condotti dal Progetto ATLAS al quale hanno partecipato il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Torino e contribuito il dottor Carlo Geraci, ricercatore presso l’Institut Jean-Nicod di Parigi.

Ma come funziona questa applicazione?
È molto semplice e al tempo stesso sorprendente. Il visitatore indossa i Google Glass e inquadra un’opera: attraverso l’attivazione vocale o tattile (è presente un sensore sulla stanghetta degli occhiali) compare sullo schermo un avatar che traduce i contenuti correlati nel linguaggio dei segni (la Lingua Italiana dei Segni, o appunto LIS). In pratica è come fornire a ciascun visitatore una guida personalizzata che lo segue durante l’intero percorso nel museo, facendogli avere facilmente accesso a informazioni che arricchiscono la sua esperienza di visita.
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Il connubio tra tecnologia e antico Egitto è indubbiamente curioso, ma non è un caso che la sperimentazione sia partita proprio dal Museo Egizio di Torino. Dal 2011 è in corso, infatti, un’opera di rinnovamento che terminerà nel 2015 e che sta arricchendo l’offerta museale, soprattutto nell’ambito dell’accessibilità e dei servizi a diverse fasce di pubblico. Il progetto Google Glass4LIS si inserisce in questa tendenza, facendo compiere un ulteriore passo avanti verso l’idea di museo aperto a tutti.

Inoltre i Google Glass sono un device in piena sperimentazione e in divenire, un’autentica tela bianca che rappresenta una sfida continua e del quale ancora non si conoscono a fondo le potenzialità. Chissà quali innovazioni ci riserverà il futuro; la speranza è che possano continuare verso la direzione tracciata da questo progetto ambizioso.

 

svegliamuseo#svegliamuseo! No, non è il claim di una nuova “notte al museo” ma un progetto giovane e ambizioso che guarda lontano e lo fa da vicino. Come si fa?
Prendete l’energia di tre fanciulle con studi e passione per l’arte, un’idea buona e generosa e il giusto mix di tecnologia… E’ quanto basta per comunicare al mondo la propria “chiamata alle “arti””.
Sì, sveglia museo è una vera e propria call to action nata da un forte spirito digitale e da una ricerca condotta nell’ambito dei musei sull’utilizzo degli strumenti di comunicazione più in voga: i social network!
Si potrebbe pensare ad un progetto estemporaneo che sfrutta la nuova onda di canali come Twitter quotati in borsa o acclamati da un quotidiano passaparola e, invece no, l’idea alla base potrebbe promuovere collaborazioni e sinergie naturali nel Bel Paese dei campanilismi: nuovi stimoli per musei troppo spesso inchiodati al passato.
Sveglia museo, infatti, non è solo uno spazio web di informazione, ma un vero e proprio esperimento che nasce dalla volontà di riunire attorno ad un cinguettio le migliori esperienze museali social provenienti da tutto il mondo. Scomoderei volentieri la tecnica internazionale del buzz marketing per riassumere in due parole #svegliamuseo ma lascio a Francesca De Gottardo, ideatrice del progetto, il racconto di un’esperienza tutta italiana.

 

Come nasce #svegliamuseo? Quali le basi e quali le prospettive future?
Il progetto è nato da un’osservazione: quest’estate ho svolto per lavoro una mappatura delle strutture culturali del Nord Est e mi sono accorta di come in Italia molti musei, anche importanti, fossero assenti dai social media e comunicassero online con siti antiquati e poco aggiornati. C’era, quindi, un problema e c’erano alcuni articoli che lo evidenziavano, ma non c’era nessun progetto specifico che provasse a dare una soluzione. Ho coinvolto due amiche – Aurora, che ha lavorato al Getty Museum, e Federica, appassionata di social media – e mi hanno aiutata a dare vita a #svegliamuseo. Speriamo serva a creare maggior consapevolezza e a spingere professionisti e appassionati del settore a confrontarsi in un dialogo costruttivo sull’argomento.

 

Qual è l’obiettivo primario e come pensate di raggiungerlo?
#svegliamuseo vorrebbe aiutare i musei italiani a migliorare la comunicazione online, da un lato chiedendo suggerimenti e best practice ai colleghi stranieri, dall’altro intervistando i musei che sono “già svegli” in Italia. Entrambi gli approcci servono ad accendere i riflettori sul problema e a fornire possibili idee su come affrontarlo. Stiamo inviando email ai community manager stranieri e Aurora ha già ottenuto l’ok di 4 grandi realtà. La piacevole sorpresa è stata che alcuni piccoli musei italiani si stanno offrendo volontari per essere consigliati ad hoc dai professionisti d’oltreoceano, a dimostrazione che la volontà di crescere c’è e che stiamo andando nella direzione giusta!

 

Come definiresti #svegliamuseo? Un’open call, un contest o un possibile format per il futuro dei musei?
In cuore mio, spero davvero che #svegliamuseo diventi un format da replicare in futuro! Il progetto è nato quasi per caso, spinto da una forte passione personale. Abbiamo invece scoperto che questa passione è condivisa e che le persone hanno sempre a cuore i musei e vorrebbero parlare più direttamente con loro, ma non vorremmo limitarci a chiedere consigli all’estero. Stiamo cercando anche noi di capire in che direzione muoverci. Ad esempio, ci sono ragazzi laureati in materie umanistiche come me che vorrebbero fare questo mestiere e musei che vorrebbero avere qualcuno che si occupi dei loro social: perché non mettere in contatto questi due mondi, magari fornendo la formazione adeguata tramite workshop?

 

Consulta il sito di #svegliamuseo

 

“C’è grossa crisi”, direbbe qualcuno. I privati investono con oculatezza e parsimonia. Il settore pubblico è sempre più propenso a cercare fondi, piuttosto che a elargirli. L’arte e la cultura rimangono, però, dei settori di vitale importanza nel nostro Paese che richiedono cure, supporto, incentivi, sostegno.

Alla luce di questo nuovo scenario, si profila la necessità, sia per pubblici che per privati, di rivolgersi ai cittadini stessi per mantenere e tutelare fiori all’occhiello della vita culturale di una città. I fruitori stessi vengono chiamati a sostenere determinate strutture e realtà con tipologie diverse di “crowdfunding”, cioè di  “finanziamento da parte della folla”, che si personifica in elargizione di fondi, acquisto di azioni, o finanziamenti in qualità di soci.

 

crowdfunding

 

Nell’ambito del settore pubblico, è degli ultimi giorni la notizia del lancio di una raccolta di crowdfunding per salvare il portico di San Luca di Bologna, “Un passo per San Luca”. Si tratta del portico più lungo al mondo, più di 3 chilometri, costruito nel 1677, che adesso però necessita di un restauro. Si sta crepando in molti punti e per riportarlo al suo splendore è necessaria una raccolta fondi di almeno 300.000 euro. È lo scopo che si sono posti Comune di Bologna, Arcidiocesi di Bologna, Basilica di San Luca, Quartiere Saragozza, con il supporto della piattaforma web di crowdfunding territoriale, GINGER. Enti pubblici e privati, associazioni, società e semplici cittadini possono contribuire con un’offerta minima di 5 euro, oppure con un’offerta di 20 o 100 euro, che dà accesso ad alcuni vantaggi. Se la raccolta andasse a buon fine, il portico tornerebbe realmente al centro della vita della città, non solo perché fruibile e restaurato, ma anche perché espressione della collaborazione di tutta la cittadinanza al mantenimento di un’opera architettonica così prestigiosa.

 

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Esempi diversi di coinvolgimento civico provengono, invece, dai privati. È il caso del progetto “Diventa amico de laVerdi”, noto anche come “Un mattone per la cultura”. Nel 2008 la Fondazione dell’Orchestra Verdi di Milano ha acquistato il 100 per cento delle azioni della Immobiliare Rione San Gottardo, di proprietà dell’Auditorium, costituendo il primo caso in Italia e in Europa in cui un teatro è di proprietà dell’Orchestra che lo utilizza. Con lo scopo di ottenere maggiori finanziamenti, ha avuto l’autorizzazione da parte della Consob, dopo un lungo processo, di vendere il 49 per cento delle azioni ai cittadini. Ogni azione ha il costo di 6 euro e sono acquistabili in pacchetti di almeno 150 azioni. Si tratta di una chiamata alla cittadinanza per “partecipare dal punto di vista immobiliare e culturale al patrimonio della città”, come ha sostenuto il direttore generale della Fondazione, Luigi Corbani (fonte La Repubblica). Quello che la Fondazione propone a chi decide di diventare azionista dell’Orchestra Verdi è un vero e proprio progetto culturale che assicura la partecipazione diretta alla vita dell’Orchestra, concerti, eventi speciali e altri vantaggi.

Infine, un altro caso è rappresentato dal Museo Civico Gaetano Filangieri di Napoli che rischia la chiusura per mancanza di fondi e di personale. Pochi mesi fa è stata istituita una onlus, “Salviamo il museo Filangieri”, presieduta da Maria Piera Leonetti, con lo scopo di finanziare l’attività e la sopravvivenza del museo attraverso visite guidate, concerti, presentazione di libri, laboratori, concorsi e altri eventi speciali. Il prossimo, che si terrà il 16 novembre, è un’asta aperta a tutti, sia a coloro che sono interessati ad acquistare, sia a coloro che vogliono semplicemente partecipare all’evento, magari decidendo di diventare soci. Le opere messe all’asta sono state donate da 51 artisti contemporanei tra i più quotati del momento: Kounellis, Mauri e Jodice, solo per fare alcuni nomi.

 

FilangieriNaples

 

Il coinvolgimento attivo dei cittadini nella vita sociale e culturale della propria comunità è sicuramente un momento importante, positivo e, a volte, anche educativo. Il fatto che si richieda anche il loro aiuto economico e finanziario è probabilmente anche il segno che il nostro Paese ha  bisogno di politiche culturali maggiormente strutturate, regolamentate ed efficaci.

bambiniartePromosso dalla BBC, l’evento ‘The Your Paintings Masterpieces in Schools’ ha riscontrato grande entusiasmo in tutto il Regno Unito, coinvolgendo per tutto il mese di ottobre 27 scuole elementari e medie portando uno dei 26 dipinti selezionati tra le più famose collezioni del Paese direttamente tra i banchi di scuola per un’intera giornata. Insieme ad artisti, esperti ed insegnanti, bambine e bambini tra i 5 e i 12 anni hanno avuto la possibilità di conoscere un modo diverso e divertente di imparare.

“Mamma lo sai che oggi a scuola abbiamo visto il Castello dove è stato imprigionato il Principe del Galles Owain il Rosso? Ci hanno portato un quadro di ‘un Turner’ importante direttamente dal museo!”; “Noi abbiamo costruito neuroni e sinapsi con bastoncini palloncini colla carta e plastilina, come nel quadro cubista di Ben Nicholson!” hanno commentato tornando a casa due bimbi inglesi alunni della Trelai Primary School (Galles) e della Norton Knatchbull School (Inghilterra), due delle 27 scuole che hanno partecipato al progetto promosso da Public Catalogue Foundation, in collaborazione con la BBC ospitando rispettivamente il celebre Dolbadarn Castle, dipinto a olio da J. Mallord William Turner nel 1799–1800, normalmente esposto alla National Library of Wales, e Bocque di Ben Nicholson dipinto nel 1932, parte dell’esibizione della Arts Council Collection.

Come il proverbiale detto di Maometto e la montagna, così al posto degli alunni in gita al Museo, questa volta sono stati i dipinti conservati in questi ultimi ad entrare direttamente nelle scuole regalando una giornata davvero memorabile per tanti bambini e bambine per cui spesso è molto difficile visitare una collezione, per questioni sociali, culturali o spesso logistiche ed economiche.

Enorme la soddisfazione degli organizzatori ed insegnanti nel vedere gli alunni così curiosi, emozionati e interessati a conoscere gli autori e le storie nascoste dentro le tele. Scoprendosi grandi artisti, i piccoli hanno trascorso un’indimenticabile giornata, imparando che è bello avvicinarsi alla cultura e all’arte, così come è molto importante prendersene cura.

L’idea che i musei non siano luoghi silenziosi dall’aria seria e opprimente, visitati da critici in abiti eleganti e professori dagli occhiali spessi, ma al contrario spazi da visitare e far vivere, dove si impara giocando, è oggi condivisa da molti. Si sta infatti affermando la tendenza di proporre con le più disparate modalità innovative il coinvolgimento di grandi e piccini in maniera divertente e costruttiva.

Negli ultimi anni il ‘bambino’ sta conquistando un posto d’onore nelle sale dei musei del mondo grazie alla nascita della didattica museale per bambini che vede il diffondersi di laboratori creativi anche nelle scuole per l’infanzia e primarie.

Proliferano i musei sensibili da questo punto di vista, proponendo tanti e coinvolgenti percorsi pensati appositamente per bambini e famiglie in cui, oltre alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico, si effettuano attività di intrattenimento, gioco e creazione manuale di oggetti grazie anche all’utilizzo di filmati, diapositive, musiche e spettacoli teatrali per sperimentare e divertirsi insieme, anche con mamme e papà.

Sul portale dal simpatico nome www.quantomanca.com, che ironicamente richiama la tipica frase che i bambini annoiati rivolgono solitamente ai genitori, si trova una coloratissima mappa che raccoglie, divisi per regione, musei “a misura di bambino”, utile consiglio per trascorrere un fine settimana alternativo o una piacevole gita divertente.

Il disegno e il gioco sono infatti la “formula magica” che permette ai piccoli di sentirsi protagonisti della scoperta dell’arte, esprimendo la propria creatività e i propri sentimenti, indipendentemente dal talento, oltre a stimolare lo sviluppo della capacità di astrazione e percezione della realtà.

Ma la grande sfida del futuro è quella che si propone di sviluppare gioco e divertimento attraverso gli strumenti innovativi digitali e virtuali: oggi li chiamano musei interattivi e sono musei reali che utilizzano al loro interno tecnologie digitali, sistemi touchless, giochi, app e strumenti virtuali come proiezioni, ologrammi, immagini e stampanti a 3D, per una didattica fondata sulla partecipazione attiva, lo stupore e il coinvolgimento.

Più delle parole, sono infatti le emozioni vissute ad imprimere saldamente i contenuti nel ricordo dei bambini che, avidi di sapere e privi di pregiudizi estetici, sono forse le persone più vicine ad accogliere il messaggio dell’arte. Del resto è un concetto affermato anche da Picasso: “Ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino.”

 

macroromaFacciamo finta che il resto del mondo non esista, altrimenti ci mettiamo a singhiozzare subito. Glissiamo con eleganza su una serie di questioni che rivelano piccoli cervelli, grandi vigliaccherie e il consueto non detto ma sottinteso. Nella nostra sempre più triste provincia dell’impero tutto è un gioco di sotterfugi e allusioni, quando non di silenzi imbarazzati. Qualcuno prima o poi si arrabbia davvero.

Formalmente si tratta di un semplice passaggio di consegne di natura burocratica: il MACRO viene posto sotto le competenze del Dipartimento Cultura del Comune di Roma e sottratto alla giurisdizione della Soprintendenza che ne portava finora la responsabilità. Sostanzialmente siamo di fronte all’ennesimo gioco di prestigio all’italiana: una struttura molteplice, funzionale e bella, oggetto di interesse e di passione da parte di un’audience non soltanto romana, più volte al centro di ipotesi strategiche e gestionali cosmopolite e dinamiche, diventa ufficio periferico della pubblica amministrazione, rinunciando a qualsiasi orientamento culturale (le parole hanno un significato, e non è il caso di indulgere in attribuzioni improprie) e accettando di languire stancamente come spazio espositivo neutrale e asettico. Chi trova i fondi può organizzarci una mostra, o qualsiasi altra cosa che non comporti una spesa da parte dell’amministrazione municipale.

Non cadiamo nella trappola delle colpe: non tocca mai al cronista imbastire processi sommari. Usando un minimo di memoria e di ragionevolezza ci appaiono evidenti le patologie ormai incancrenite che attraversano l’Italia, basti pensare ai centri culturali aperti per ogni dove con spesa milionaria, resuscitando edifici industriali o palazzi pubblici senza un briciolo di indirizzo progettuale; benvenuti nelle nuove cattedrali nel deserto.

Limitando l’autopsia a Roma, troviamo una mappa costellata di spazi notevoli per valore e per estensione nei quali la regola è tirare avanti alla meno peggio, ospitando tutto quello che capita senza alcun costrutto, estendendo progressivamente il periodo silente tra una mostra e l’altra, confidando sul dinamismo di librerie e ristoranti. Come manca il reticolo di legami con il tessuto urbano, così manca del tutto l’imprescindibile connessione con il resto del mondo.

Ad aggravare un quadro davvero desolante sale una nebbia spiacevole fatta di questioni bizantine (fondazione o azienda? Pubblico o privato?), di brividi per il giro di nomine (architetto o storico dell’arte? Conservatore o progressista?) e di sussurri e grida connessi alle parrocchie, ai club o ai circoli cui si appartiene. Sul ponte del Titanic erano più seri.

 

Michele Trimarchi è Professore di Analisi Economica del Diritto all’Università di Catanzaro

 

 

Foto di LittleCloudyDreams

 

 

 

 

alinoviSeguo l’indicazione “Sala Conferenze”, scendo e vedo dietro la porta dalla vetrofania MAMbo una signora di mezza età che, completamente nuda, accarezza una sedia solitaria, in mezzo alla stanza come lei, facendo passetti di danza sbrinati; di fronte, pochi esseri umani, il pubblico, che se ne stanno vestiti di nero, stretti stretti come uccellini su un ramo quando fa freddo. Il silenzio. Solo, i miei tacchi che mi portano via.
Nella stessa giornata in cui Cattelan manda il duo I Soliti Idioti a ritirare un premio accademico assegnatogli per la sua carriera artistica, creando scontenti e malumori nell’ambito cattedrato, il concetto di arte mi ricorda quanto difficilmente sia riconducibile a un’ottica scientifica, a una evidenza.

Ci sediamo, con Gino Gianuizzi, a un caffè non distante dal museo, ma abbastanza distante perché ci riporti a un vissuto fatto di quotidianeità banale, un po’ così, che nulla ha a che vedere con l’arte. Ho chiesto a Gino di fare una chiacchierata con me sulla giornata di approfondimento degli studi di Francesca Alinovi, che si inaugurerà domani a Bologna, in occasione del 30ennale della scomparsa della ricercatrice del DAMS. E lui, che ai tempi di Neon>Campobase è stato il mio capo, con la sua costante gentilezza e disponibilità ha accettato.

Esordisco dicendo: “L’idea che avevo Gino, è di fare una chiacchierata di tipo informale su questa cosa. So che eri molto amico di Francesca Alinovi e vorrei incentrare il discorso su te e su come stai vivendo questo anniversario. ”

Al bar ci sediamo a un tavolino “intimo” nero con due sole sedie. Il bar è chiassoso, luminosissimo, vetrate a parete aprono scorci di strada, che gli fanno da quinta, mentre mi allontano per ordinare i nostri caffè. Dovrebbe ‘risvegliarci’ dal sogno dell’arte, e invece, per gente come noi, è solo un buon motivo per avvicinare le sedie e ripiombarci più convinti di prima.

 

G: Sono sempre un po’ imbarazzato nei bar, perché non so mai che cosa ordinare.

A: A cosa stavi lavorando prima che ti interrompessi?

G: Stavamo disponendo questi oggetti nelle teche… e beh…

A: Che effetto ti ha fatto mettere nelle teche i tuoi stessi oggetti?

G: Eh, ecco, vedi, io non sono mai stato tanto attento alla conservazione. Ho dovuto cercarli, letteralmente, a casa mia e nell’archivio di Neon.

A : Il mitico archivio…

G: Eh appunto… e mi ha fatto un certo effetto vederli mettere in una teca. Ma vedi lei, (Francesca Alinovi) aveva fatto in tempo a beccare questa meteora che era l’Enfatismo… e il materiale nelle teche parla di questo.

A: E’ stata tua l’idea di fare questa giornata di convegni?

G: Si, in occasione dell’anniversario, o meglio dei 30 anni, sono andato al MAMbo prima e poi all’Università. E hanno accettato tutti.

A:  La concomitanza con il premio Alinovi_Daolio?

G: No, li c’è stata l’influenza di Cattelan che ha dato a Barilli la dispoibilità per ritirare il premio solo in ottobre.

A: A proposito che cosa ne pensi di quello ha fatto Cattelan?

G: Mah, vedi, è stato un evento tristo, secondo me. Io non conoscevo i due comici, ma mi sono sembrati di bassa qualità. E sembrava si comportassero secondo un canovaccio prestabilito, per cui non c’è stato neppure un reale dialogo con chi era presente. Sapevano che Barilli si sarebbe infuriato e lui lo ha fatto.

A: Forse, la scelta è caduta sui due li, perché c’era l’intento di abbassare, per cosi dire, il livello pomposo del premio dato da una Università…

G: Non possiamo saperlo, può essere anche cosi, resta però da ricordare come “l’abbassamento” può essere fatto anche in chiave colta, e qui non è successo. Bassa qualità, che il riferimento alla ‘Nona Ora’ non alza.

A: Cosa ne avrebbe pensato Francesca Alinovi?

G: Mah è difficile dirlo, sono passati 30 anni, e per fortuna queste cose le sono state risparmiate…

A: Quando vi siete conosciuti?

G: Ci siamo conosciuti all’inaugurazione di Neon, era il luglio del 1981. Lei scrisse in proposito “non andavo cercando opere, ma ho trovato un clima”. Ecco, lei era percepita esattamente come noi, un’ artista tra artisti, non una critica (o una curatrice, che all’epoca non esisteva), per noi non c’era alcuna differenza tra noi e lei. Attorno alla sua figura si era creato questo clima di persone, che lei chiamò “Enfatismo”.

A: Da?

G: Enfatismo viene dagli Enfaticalisti, in Cenerentola a Parigi, di Audrey Hepburn. La protagonista parte per Parigi per “vivere” il clima che ruota intorno a questi artisti chiamati Enfaticalisti. Ecco quello il motivo, per Francesca tutto ruotava intorno all’”enfasi dell’essere”. Nelle teche vi è in mostra anno per anno il percorso della sua critica, dal 1976 al 1983, la sua tesi su C. Corsi, quella di dottorato su Manzoni, le varie collaborazioni. Ma ciò che stupisce è come, dopo aver cominciato i suoi viaggi a NYC, ci sia una grande apertura, verso la musica, ad esempio. Ecco, per lei non c’era una forma d’arte più nobile dell’altra, valutava tutto con un ampio spettro. E poi, ci sono materiali che abbiamo trovato ma che non hanno trovato spazio nelle teche. Sono i suoi studi … e questo è straordinario… perché è raro trovare quello che si nasconde sotto il mescolamento di un cervello, e invece in lei lo abbiamo ritrovato tutto: c’è Sartor Resartus per dirne uno… ritrovi tutto nei loro scritti. Aveva studiato molto, e questo la rendeva ancora più problematica.

A: Tu dici? Perché problematica?

G: Problematica da accettare nel 1980. Considera che all’epoca l’Università era ancora un ambiente chiuso, studi seri riservati a gente seria, non a gente con i capelli sparati in aria come lei. Invece lei era seria. Lavorava con serietà anche con noi che eravamo dei ragazzi, non ci trattava meno bene di come trattava gli artisti, né abbiamo mai avuto l’impressione che ci volesse vendere come una sua scoperta. Non io almeno. La sua era una partecipazione totale, un clima, come lo chiamava.

A: Aveva ritrovato in voi qualcosa di simile alla New York degli anni ’80?

G: Si. Lei si era accorta che stava succedendo qualcosa di simile qui, ma quegli anni erano diversi da oggi. E’ diverso da oggi, oggi che alla ricerca è prediletta la citazione. O la ricerca della citazione. New York era assolutamente un altro mondo, non era possibile sapere cosa succedeva. Era un viaggio poco accessibile. Ognuno di noi lavorava alla propria ricerca, metteva fuori il risultato e poi lo confrontava con gli altri. Era questo clima che ci faceva assomigliare a New York, oltre a, chiaramente, l’uso di alcuni materiali o tematiche che sembravano comparire anche in altri lavori americani. Ricordo che lei fece una recensione su Flash Art del luglio dello stesso anno, in cui parlava proprio di questa energia nuova della galleria, con le sue luci al neon sparate e il suo aperitivo…

A: Doveva essere ben l’immagine di una galleria d’arte allora…

G: Esatto era totalmente un’altra cosa. Noi eravamo li, quello che veniva fuori emergeva spontaneamente, non citavamo nessuno, era la nostra ricerca, e veniva fuori dallo stare insieme, a casa di qualcuno, o uscendo in gruppo.

A: E come hai trovato il clima oggi?

G: Come ti dicevo, Francesca beccò questa veloce meteora dell’Enfatismo, e questa si chiuse con la sua morte. Ne seguì una diaspora, ho avuto contatti con alcuni degli artisti, ma con altri niente.

A: E come vivi questo momento?

G: E’ strano. Nel senso che ritrovarci dopo 30 anni a mettere i nostri ricordi in fila… ma io sono contrario al clima del “Ti ricordi…..???” . Più che altro, volevo spezzare questa rimozione che da trent’anni avvolge la sua figura, di Francesca Alinovi infatti si parla solo per il fatto di cronaca, lei è il “Delitto del D.A.M.S.” e nulla si sa delle sue ricerche come critica d’arte.

A: Come sono stati scelti i relatori?

G:  Volevo fare una giornata studio di tipo scientifico. Quindi cercando di evitare tutte le forme di intervento non tali. Ho invitato persone che l’avevano conosciuta, per cui non è escluso del tutto il fattore affettivo. Per esempio ci sarà anche sua sorella, che per trent’anni ha allontanato tutti. E questo per me è molto bello.

A: Adesso poi che Ciancabilla sta tornando a frequentare, sembra, stabilmente l’ Italia… Leggevo dei suoi tentativi di fare un’ esposizione, ma che puntualmente sono abortiti, c’è chi parla di un’eminenza grigia… E’ per questo o perché i suoi lavori non convincono?

G: Ecco, Francesco (Ciancabilla) è un po’ “Ti ricordi come eravamo???”, non si è mosso da li. Voglio dire: se io prendessi un mio lavoro di trent’anni fa e lo mettessi fuori adesso…. Non avrebbe senso. Lui sembra voglia cavalcare il momento…

A: Posso scriverlo?

G: Si certo, infondo è questo quello cui va incontro. Anche se il serbatoio di una ricerca è sempre quello, questa fa strada e si evolve. Per esempio, tornando alle teche e al materiale, è questo il sentimento che ha fatto emergere in noi “Ci lavoriamo ancora!”, perché quel materiale ha riaperto tutte le nostre curiosità, e potrebbe interessare qualcun altro… almeno lo spero, spero che non sia un gioco fatto solo per noi perché ci piaceva.

Cosi, questa chiacchierata m’è parsa giungesse a una chiave di volta. E m’è parso che tutto ci potesse rientrare dentro come in un abbraccio. Come l’abbraccio che ci scambiamo ogni volta che ci vediamo con Gino, e come l’abbraccio quasi sulle strisce pedonali che ci siamo scambiati poco dopo. Lui tornando verso il MAMbo ed io qui a scrivere questa conversazione.

 

L’idea primigenia di Zuckeberg quando ha ideato Facebook era di creare un portale tramite il quale socializzare e fare rete. Oggi Facebook è diventato una realtà molto più articolata e complessa, e gli usi che se ne fanno si sono a dir poco moltiplicati. Facebook è diventato anche uno strumento per promuovere l’arte e la cultura, per curare la brand image di un’istituzione culturale o di un museo.

L’ha ben capito l’Essl Museum di Vienna, il museo a venti minuti dal centro della città, che raccoglie la collezione di arte contemporanea dell’austriaco Karlheinz Essl. Si tratta di un museo all’avanguardia, che basa la sua policy sul coinvolgimento diretto dei visitatori. Questi non sono semplici fruitori passivi delle opere esposte, ma sono protagonisti, soggetti direttamente coinvolti nelle attività del museo. Persino nelle sue scelte curatoriali.

La mostra LIKE IT!, inaugurata il 23 ottobre, nasce proprio seguendo i gusti degli utenti dell’Essl Museum che hanno scelto le opere da esporre tramite Facebook. L’esperienza social di LIKE IT! si è sviluppata in due fasi. Dal 30 settembre all’8 ottobre, i fan della pagina ufficiale dell’Essl Museum hanno avuto la possibilità di votare, attraverso un like, tra circa 120 opere, di varie tipologie – pitture, fotografie, video –  tutte appartenenti ad artisti della collezione, nati a partire dal 1973. Le più votate sono andate a costituire la mostra allestita nella Great Hall del museo. Una volta scelte le opere era necessario dare inizio alla seconda fase del processo: a tutti gli “Amici” Facebook del Museo è stata data la possibilità di candidarsi come curatori della mostra. 5 elementi sono stati scelti per collaborare con Andreas Hoffer, critico professionista del museo. E così, dopo un workshop intensivo di due giorni, l’allestimento ha avuto inizio e i curatori in erba hanno potuto occuparsi anche dei testi di commento a corredo delle opere.

 

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Un’opera fra tutte è stata scelta ad emblema della mostra, sia perché la più votata, sia perché effettivamente rappresentativa della natura della mostra: Estrella di Patrìcia Jagicza. Si tratta di un dipinto raffigurante una donna che si specchia in un bagno per uomini mentre si sta mascherando. È stata individuata come un simbolo del problema della privacy, del dilemma tra pubblico e privato di cui sono appunto espressione i nuovi mezzi di comunicazione digitale.

 

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L’esperimento con la mostra LIKE IT! è continuato anche durante la Vienna Fair, tenutasi dal 10 al 13 ottobre. I visitatori della fiera sono stati chiamati a votare, stavolta, le 5 opere che costituiscono la parte speciale della mostra “Vienna Fair – The New Contemporary Special Selection”. Il parere degli utenti di Facebook, inoltre, è richiesto per tutto il corso della mostra – che si terrà fino al 6 gennaio – attraverso commenti e like che possono determinare cambiamenti nell’allestimento.

Andreas Hoffer stesso ha spiegato la necessità di portare avanti questo esperimento di curatela social partecipata: è inutile per un museo avere una pagina Facebook, un’identità sui social network, se questi devono essere usati passivamente. I social vanno considerati uno strumento professionale vero e proprio, indispensabile se sfruttato in tutte le sue potenzialità.

 

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Ed effettivamente un prima esperienza del genere l’Essl Museum l’aveva già sperimentata con il progetto “Festival of Animals”. In quel caso erano quattro gruppi a scegliere le opere, a contribuire al catalogo della mostra e a interagire direttamente con gli artisti: i bambini di due scuole, un gruppo di donne della Caritas e i fan Facebook del museo.

Sempre Andreas Hoffer ci ha tenuto a precisare, però, che quello di LIKE IT! sarà un evento “one shot”: è assolutamente vietato ripetersi nel mondo dei social e le domande da porre al pubblico devono variare di continuo. Il caso di questo museo di Vienna va sicuramente tenuto in conto come esempio intelligente di uso dei social media, un modo interattivo e dinamico per coinvolgere pubblici sempre più vasti, soprattutto giovani, all’interno di strutture e processi che spesso sono percepiti troppo settoriali o elitari. Uno sguardo fresco e nuovo sulle cose, specialmente nel mondo dell’arte e della creatività, non fa mai male.

 

TITOLOThe Art Collecting Legal Handbookthearthandbook

 

 

COSEChiunque abbia a che fare in modo approfondito con il mondo dell’arte sa quanto sia difficile barcamenarsi tra la legislazione dei beni culturali. Una volta varcati i confini di una nazione, infatti, le normative riguardanti arte e cultura cambiano, così come cambia la tassazione, le leggi che regolano copyright e diritto d’autore, la natura e la forma dei contratti d’artista. The Art Collecting Legal Handbook interviene proprio in aiuto di coloro che in un modo o in un altro hanno a che fare con il mercato dell’arte, presentando degli approfondimenti riguardanti i Paesi europei, ma anche i mercati internazionali di Stati Uniti, America Latina, Cina, Giappone, India, Canada. Una panoramica completa e variegata che colleziona in maniera agevole i punti principali inerenti la legislazione di ogni singolo Paese analizzato.

 

 

COMEIl volume è introdotto da alcuni paragrafi di presentazione del lavoro, che si soffermano anche su argomenti specifici come l’evoluzione del mercato dell’arte o la natura del contratto d’autore. Si entra, poi, nel vivo del testo con l’Argentina per finire con gli Usa e New York, in un’analisi dei principali mercati dell’arte internazionale che viene svolta sotto forma di intervista. I curatori del volume, infatti, Bruno Boesch e Massimo Sterpi, hanno raccolto una serie di interviste ai principali esperti di legislazione culturale del territorio preso in considerazione. La tipologia di domande è sempre la stessa e divisa per settori: “cultural heritage and art market”, “purchase and export”, “peaceful enjoyment”, “sale”, “art philantropy”, “tax” e, per finire, una parte dedicata alle informazioni pratiche e ai contatti.

 

 

PROSi tratta di un testo davvero completo, non solo dal punto di vista “geografico”, in quanto analizza la legislazione di un esteso ventaglio di Paesi, ma anche dal punto di vista contenutistico in sé, trattando un’ampia varietà di argomenti, inerenti sia il diritto comparato dei beni culturali che il mercato dell’arte. La forma dell’intervista, snella e dinamica, facilita la lettura e la comprensione di argomenti che, altrimenti, potrebbero risultare ostici ai non specialisti del settore.

 

 

CONTROIl testo è reperibile solo in inglese e non vi è ancora una traduzione in lingua italiana, o in altre lingue.

 

 

SEGNI PARTICOLARIAlla fine del testo, si trovano i dettagli di contatto di tutti gli intervistati e dei loro uffici legali, di cui sono riportati indirizzo, numeri di telefono, e-mail e sito internet.

 

 

CONSIGLIATO AGallerie, musei, fondazioni, case d’aste, collezionisti, artisti, acquirenti o venditori di opere d’arte, ereditieri, studiosi e studenti di economia della cultura, di diritto, di arte e beni culturali.

 

 

INFO UTILIThe Art Collecting Legal Handbook, a cura di Bruno Boesch e Massimo Sterpi, Thomson Reuters, Londra, 2013.

halloweenStreghe, pipistrelli, vampiri, zombie, mostri, dolcetti e scherzetti. Halloween è questo ma anche qualcosa di più. In molte città italiane, oltre a party in maschera e serate danzanti, sono previste per il weekend di Ognissanti svariate iniziative culturali, che possono rivelarsi occasioni divertenti e interessanti per vedere con occhi diversi luoghi magari già visitati.
Ce n’è per tutti i gusti, insomma, specialmente per i bambini che per l’occasione hanno modo di divertirsi e giocare, imparando.

Le iniziative previste per l’occasione sono in continuo aumento, quindi tenete d’occhio questa pagina che sicuramente continuerà ad essere aggiornata.

 

 

LOMBARDIA

 

Lainate
Halloween Night alla Villa Borromeo Visconti Litta
Il 31 Ottobre Villa Borromeo Visconti Litta (Lainate, Milano) promuove la “Halloween Night”, un viaggio al chiar di luna tra mito e realtà, per conoscere l’antica villa di delizia sotto una luce diversa, per scoprire in penombra i personaggi e le figure mitologiche che animano il Ninfeo. È gradita la partecipazione in maschera.

Biglietto unico euro 8,00
Prenotazione consigliata

Informazioni:
Ufficio Cultura Comune di Lainate
Tel: 02 93598266
Tel: 02 93598267
cultura@comune.lainate.mi.it

Amici di Villa Litta
Mob: 339 3942466
amicivillalitta@newmarket.it

 

Milano

– INTERNATIONAL ZUCCA TANGO FESTIVAL
La 3a Edizione dell’International Zucca Tango Festival (31 ottobre – 3 novembre) colorerà e animerà a suon di tango le vie milanesi. Dopo il grande successo di pubblico ottenuto lo scorso anno presso lo Spazio MIL, quest’anno si è conquistata una delle location più prestigiose della città, la Fabbrica del Vapore, dove all’interno dello spazio “La Cattedrale” verrà allestita una meravigliosa pista da ballo in legno, con lo scopo di esaltare le capacità dei ballerini che la solcheranno.

Il festival offre un programma ricchissimo: quattro giorni e quattro notti con artisti internazionali, milonghe, lezioni completamente gratuite per chi vuole muovere i primi passi nel mondo del tango, mostre, intrattenimento, arte, cinema, sensualità, ma soprattutto puro divertimento.

Il programma completo della manifestazione, orari, prezzi e docenti sono a disposizione sul sito www.zuccatangofestival.com

 

– Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci

Speciale Halloween
giovedì 31 ottobre – venerdì 1 novembre 2013

È notte! Il momento di esplorare i luoghi più bui e misteriosi del Museo e scoprire quali segreti si nascondono tra le mura dell’antico monastero olivetano.
Tra strane apparizioni e spaventosi esperimenti viviamo insieme la più divertente notte dell’anno.

Informazioni e programma

 

 

Soncino

– Halloween a Soncino

Un borgo medioevale su un piccolo dosso ancora circondato dalle mura e sovrastato da una rocca dalle imponenti torri merlate, il tutto immerso nella magica notte di Halloween: questa la scenografia. Il borgo e le sue leggende: storie di draghi e serpenti, di cunicoli sotterranei e umide prigioni, dove la storia si mescola alla fantasia e agli eventi soprannaturali: questa la trama. Il borgo e i suoi personaggi da esseri diabolici a creature indifese che hanno lasciato il loro lontano ricordo durante la secolare vita di Soncino: questi gli attori. Insomma il posto ideale per passare una serata diversa ad Halloween.

Dopo il successo degli anni scorsi con “Halloween: la notte del mistero”, quest’anno l’Associazione Castrum Soncini in collaborazione con la Cooperativa Il Borgo organizza tre diversi momenti sempre all’interno della Rocca sforzesca di Soncino.

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 dalle 14.30 alle 17.00: visite guidate in un’ambientazione particolare e suggestiva e truccabimbi per i più piccoli all’interno della Rocca.

GIOVEDI’ 31 OTTOBRE 2013 dalle 18,00 alle 24.00: il momento clou dove un itinerario tra gastronomia, mistero, storia, leggende e un pizzico di paura saranno gli ingredienti basilari. Tre sono le proposte offerte:

Cena presso locali tipici a partire dalle 19.30 con menù a tema e specialità soncinese + ingresso all’interno della Rocca sforzesca con esibizioni di magia, giocoleria e animazioni suggestive. Saranno inoltre presenti spettacoli e trucchi per i più piccoli. Il costo complessivo della proposta è di E. 30,00 (E. 20,00 per bambini dai 6 ai 12 anni).
(solo su prenotazione con pagamento anticipato al sito www.castrumsoncini.com).

Degustazioni (panino con salamina o pane e salame) all’interno della Rocca sforzesca + ingresso all’interno della Rocca sforzesca con esibizioni di magia, giocoleria e animazioni suggestive. Saranno inoltre presenti spettacoli e trucchi per i più piccoli. Il costo complessivo della proposta è di E. 10,00 (E. 8,00 per bambini dai 6 ai 12 anni). (Preferibile la prenotazione).

Ingresso partire dalle 18.00 all’interno della Rocca sforzesca con esibizioni di magia, giocoleria e animazioni suggestive. Saranno inoltre presenti spettacoli e trucchi per i più piccoli. Il costo della proposta è di E. 6,00 (E. 4,00 per bambini dai 6 ai 12 anni).

SABATO 2 NOVEMBRE 2013 a partire dalle 18.00: visita guidata sulle leggende del territorio e di Halloween nei sotterranei della Rocca sforzesca con un’ambientazione particolare e suggestiva. Costo E. 2,50 a persona. E’ possibile su prenotazione effettuare una cena con menù dai sapori tradizionali.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi all’associazione Castrum Soncini o Coop. Il Borgo. Tel. 0374 83675 E-mail: ilborgo@libero.it.

 

 

PIEMONTE

 

Castello di Trofarello

– Magica notte di Ognissanti

Apre per la prima volta al pubblico, nella rinata cornice della cintura torinese, il Castello dei Conti Vagnone di Trofarello con un percorso di visite animate notturne all’interno della dimora privata, nel corso delle quali il pubblico, organizzato in turni orari di max. 30 partecipanti, avrà modo di visitare ed attraversare alcune sale dell’edificio ed il piacevole giardino interno.
Durante la serata rivivranno le storie e leggende della famiglia Vagnone, del conte Filippo, del maggiordomo Giacot Ros, ma anche alcune storie del Piemonte e del Torinese.
Il fascino della struttura unitamente alla fioca illuminazione prevista nel corso della serata renderanno il percorso unico ed entusiasmante.

Per informazioni e prenotazioni:
Tel: 0161 433641
Mob: 3297265678
info@bieffepi.com
www.bieffepi.it

 

Cuneo

– Un pomeriggio da brivido al Museo
Anche quest’anno il Museo Civico di Cuneo organizza per il giorno più “spettrale” dell’anno un’iniziativa speciale rivolta ai più piccoli intitolata “Un pomeriggio da brivido al Museo”.
I bambini, di età compresa tra i 4 e i 10 anni, vivranno un’avventura “magica”, tra imprevisti e misteriose presenze, dolcetti e scherzetti.
Per l’occasione l’aula didattica del Museo sarà decorata a tema e si trasformerà in un laboratorio creativo: ogni bambino avrà infatti la possibilità di realizzare, ispirandosi alle collezioni del Museo e alla festa di Halloween, un manufatto da tenere come ricordo dell’esperienza.
L’appuntamento sarà giovedì 31 Ottobre alle ore 15 (primo turno) e alle ore 17 (secondo turno). La giornata di festa si concluderà con una golosa merenda finale. Il costo dell’iniziativa è di 5 € a partecipante (prenotazione  obbligatoria).

Per informazioni e prenotazioni:
Tel: 0171 634175
museo@comune.cuneo.it

 

Torino

– Museo Egizio

Anche quest’anno, gli attesi appuntamenti serali per festeggiare Halloween al Museo Egizio hanno registrato in poche ore il tutto esaurito. Le serate ispirate alla notte più paurosa dell’anno cominciano Mercoledì 30 Ottobre e terminano Sabato 2 Novembre: bambini e ragazzi, in compagnia di amici e genitori potranno varcare Via Accademia delle Scienze con travestimenti macabri e giocosi.
Curiosi personaggi dell’antico Egitto accoglieranno i visitatori per guidarli nelle sale ascoltando l’affascinate racconto della più misteriosa civiltà del passato mentre strane presenze e improvvise sorprese animeranno il percorso.
Per i più paurosi è ancora disponibile il percorso diurno: Giovedì 31 Ottobre, Venerdì 1, Sabato 2 e Domenica 3 Novembre 2013 alle ore 10.30 “Spiriti e fantasmi faraonici”. Durata 60 minuti, costo € 3,50 escluso il biglietto di ingresso. Prenotazione Obbligatoria tel 0114406903 o info@museitorino.it.

–  HAPPY HALLOWEEN – PER TUTTI I BAMBINI
Giovedì 31 Ottobre h. 18:00 da P.zza Castello

Caccia alle Streghe ad Halloween.
Ad Halloween a Torino arrivano le STREGHE e potrai scoprirlo dando loro la caccia. Sarà una divertente e stimolante Caccia alle Streghe nel cuore di una Torino insolita, misteriosa e tutta da scoprire. Se sarai bravo a scovare tante streghe nel cuore della città e se arriverai all’ultima tappa vincerai un gustoso tesoro.
La prenotazione è obbligatoria. L’evento si svolgerà anche in caso di pioggia.

Per papà e mamma: i bambini devono essere accompagnati da un adulto.
Costi:10 euro; 5 euro (3- 5); gratuito (genitori e da 0 a 3 anni)
Abbigliamento: Cammuffamento a piacere. Caldo e con scarpe comode perché sarà tutto in esterno

–  LA NOTTE DEL TERRORE CON CONCORSO FOTOGRAFICO “LA FOTO PIU’ SPAVENTOSA”

SERATA EVENTO dalle h. 21:00 alle h. 23:00 da Piazza Castello

Una passeggiata terrificante in più TAPPE per scovare Streghe, Fantasmi e Vampiri nella notte più spaventosa dell’anno in una Torino da brivido. Una vera serata evento nel cuore della città per vivere forti emozioni con tante sorprese, “apparizioni” e cose mai udite e viste.
Per meglio scovare e dare la caccia ai mostri delle tenebre occorre VENIRE MASCHERATI preparandosi al peggio! Chi lo desidera può cimentarsi nel concorso fotografico scattando la foto più spaventosa. Le migliori immagini verranno pubblicate su Face Book e sul nostro sito.
I bambini devono venire accompagnati da un adulto.

Costo: 15 E; 10 E (6 – 11 anni); gratuito (0 – 5 anni);
Abbigliamento: Camuffamento a piacere. Caldo e con scarpe comode perché sarà tutto in esterno
L’evento si svolgerà anche in caso di pioggia.

Informazioni:
Prenotazione obbligatoria
Tel/Fax: 011 853670
Mob: 3487643915/916
turismo@barburin.com
www.barburin.com
– CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI – SERENO MONSTER. AGENZIA SPAVENTI

Vampiri, fantasmi, orchi e streghe popolano da sempre l’immaginario dei bambini di tutto il mondo. A volte sono visti con sospetto, a volte con un po’ di paura. Ed è proprio questo variegato serraglio di mostri il protagonista (o meglio la vittima) dello spettacolo!!!
Ebbene si perché alla SerenoMonster  – Agenzia Spaventi (la più importante ed antica agenzia di collocamento per mostri della città), è scoppiata una crisi mai vista!
L’Uomo Nero ha assunto un inspiegabile colorito azzurro e non riesce più a spaventare nessuno! Dracula il vampiro è stato colpito da innumerevoli carie ai denti ed è costretto a portare una dentiera! Gorgonzola (il cugino del più noto Formaggino), il più temibile di tutti i fantasmi, ha scoperto di avere il lenzuolo intaccato dalle tarme… Insomma una situazione veramente critica!
Toccherà ai bambini, insieme con Marco Sereno, metterci una pezza e ridare dignità a questa sgangherata banda di mostri. Uno spettacolo divertente ed entusiasmante, nel quale i bambini verranno invogliati e stimolati ad utilizzare il proprio “pensiero magico” per capire, affrontare e vincere le proprie paure.
Fuori Abbonamento Posto unico € 15
Per tutti

Informazioni:
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani
Corso Galileo Ferraris 266 – Torino
Tel: 011 19740280
www.casateatroragazzi.it

 

Vercelli

– Museo Leone – VISITA AL BUIO. Un’esperienza da brivido
Giovedì 31 ottobre, a partire dalle 20.00, in occasione della notte di Halloween, l’appuntamento è con la terza edizione di “Visita al buio. Un’esperienza da brivido al Museo Leone”.

Anche quest’anno, guidati solo da una torcia, quattro gruppi di coraggiosi visitatori potranno scoprire il “lato oscuro” del Museo Leone, ovvero come la notte, nelle sale avvolte dall’oscurità, le collezioni museali, illuminate da una fioca luce, prendano vita raccontando storie diverse e misteriose: l’imperscrutabile maschera funeraria di una mummia proveniente dall’antico Egitto, che va ricercando i suoi resti, una fredda lapide attraverso la quale rivive il tormentato spirito di un cavaliere che non trova pace e un vecchio abito da donna che ci racconterà la storia di due amanti dannati e perseguitati dal destino, saranno il filo conduttore di una serata che, come promette il titolo, metterà i brividi a tutti. Come sempre non mancheranno sorprese e un piccolo omaggio. Tra tante novità, poi, una conferma: la partecipazione dell’Officina Teatrale degli Anacoleti, che come già lo scorso anno offriranno un valore aggiunto alla serata. Il progetto e l’allestimento sono invece a cura dello staff scientifico del Museo, i testi sono frutto della competenza e della fantasia di Riccardo Rossi.

Per poter soddisfare le numerose richieste, “Visita al Buio” si svolgerà in quattro turni di visita a partire dalle ore 20.00 con ultimo turno alle 23.00. Come per le passate edizioni “Visita al Buio” è un evento aperto ai coraggiosi di qualsiasi età e si svolge esclusivamente su prenotazione.

Per venire incontro alle esigenze dei più piccoli, inoltre, nella stessa giornata di giovedì 31 ottobre si terrà “Un’esperienza da brivido al Museo Leone versione junior”, percorso ideato per bambini e ragazzi tra i 6 e i 12 anni. Si comincia alle 16.30 con una merenda “mostruosa” che durerà fino alle 17.00 (attendendo così tutti coloro che usciranno da scuola nel pomeriggio) e proseguirà con un “oscuro percorso” che condurrà i coraggiosi alla scoperta dei misteri del Museo Leone. Anche “Un’esperienza da brivido al Museo Leone versione junior” è un evento che si svolge su prenotazione.

Per prenotazioni e info:
Tel: 0161 253204
Mob: 348 3272584

 

 

VENETO

 

Chioggia

– Chioggia e le streghe

Ogni città spesso racchiude una tradizione popolare ricca di storie, aneddoti, leggende che danno ai luoghi un’aurea magica e misteriosa che riesce ad affascinare adulti e bambini. Allo stesso modo Chioggia possiede le sue leggende e tra le tante ce ne sono alcune che riguardano le streghe e la magia. Il percorso proposto sviluppa tale tematica rendendo la visita coinvolgente, piacevole e unica nel suo genere.

L’itinerario ha inizio alle ore 21.00 dal “Sagraeto” caratterizzato dalla bellissima balaustra in pietra d’ Istria dove è collocata la statua della Madonna del “Refugium Peccatorum” e dalle statue, oggi prive di testa, che adornano il parapetto. Partendo da questo punto verrà raccontata la storia di tradizione popolare “del latte e le mosche” che spiega per quale motivo le statue siano mozzate. Proseguendo l’itinerario e oltrepassando il Ponte della Cuccagna, dopo un breve tratto si giunge nella piccola e caratteristica “Corte Taccheo” denominata anche “Corte delle streghe” dove verrà raccontata la storia “dell’intenta”. Dalla suggestiva corte ci si dirige verso campo Duomo e ai piedi dell’alto campanile della cattedrale verrà narrata la raccapricciante storia del “gatto e la zampa mozzata”. Il percorso prosegue poi fino a calle Ponte Scarpa dove si trova l’omonimo ponte dal quale si scorge il palazzo denominato “della strega”, e si concluderà con il racconto di una quarta leggenda di tradizione che trova tale denominazione dall’attributo dato alla sua antica proprietaria.

Per informazioni e prenotazioni:
Mob: 328 0057599
prenotazioni@prolocochioggia.org
www.prolocochioggia.org

 

Due Carrare

– Castello di San Pelagio – “Spettacoli del mistero
Dal 26 al 31 Ottobre al Castello di San Pelagio di Due Carrare (Padova) vi aspettano gli “Spettacoli del Mistero”, tre appuntamenti da brividi: una visita guidata tra oscuri corridoi e vie segrete, una passeggiata nei giardini e nei labirinti del Castello accompagnati dagli spaventapasseri, e una spaventosa caccia ai misteri nascosti nel parco e nel Museo del Castello, tra passaggi segreti, labirinti incantati, alberi parlanti e strani personaggi.

Informazioni:
Mob: 3391329568
info@spettacolidimistero.it.

 

Dolo

– Festival di Halloween a Dolo

Dopo l’enorme successo dell’ “80-90 Festival in Villa” il nuovo gruppo Quelli che… presenta: “80-90 Festival di Halloween” che si svolgerà mercoledì 31 ottobre nella ex discoteca TAM TAM in centro a Dolo (VE).

La serata avrà inizio alle 20 per chi vorrà cenare in nostra compagnia e fino alle 21.30 ci sarà una novità interessante: intrattenimento quiz/musicale. Successivamente daremo spazio alla migliore musica dance degli anni 80-90 e…. il resto lo scoprirete quella sera J.

 

Rivalta

– Castello di Rivalta. “Ghost Hunting Night”
Giovedì 31 Ottobre presso il Castello di Rivalta (Piacenza) di terrà la “Ghost Hunting Night”, una speciale visita guidata in notturna con una guida specializzata su attività paranormali e sulle leggende che vi condurrà a visitare i luoghi più significativi e carichi di energia mistica del castello, attraverso spettacolari saloni e stretti camminamenti, illuminati dalla tenue luce delle candele.

Orari: ogni ora dalle 21 a mezzanotte

Informazioni:
Mob: 339 2987892
info@castellodirivalta.it

– “Dolcetto o scherzetto” al Castello di Rivalta (Piacenza).
Si rinnova la tradizione del “Dolcetto o scherzetto” assieme al fantasma Giuseppe, che venerdì 1 Novembre andrà, accompagnato dai bambini, a spaventare gli adulti chiedendo caramelle e dolciumi. Un’avventura da brividi attende i bambini nel castello infestato, lungo un percorso irto di ostacoli e tranelli, con personaggi bizzarri, gag divertenti e tanti giochi ed enigmi da risolvere.

PROGRAMMA:
MATTINO: visita storica al castello su prenotazione alle ore 11.30 oppure ore 12.00 (inclusa nel prezzo)
-pranzo (al sacco o presso locali convenzionati)
-pomeriggio (su prenotazione ad orari prestabiliti a partire dalle ore 14.00)  visita con animazione “Dolcetto o scherzetto? Ore 14.00, 15.00, 16.00 oppure 17.00
PREZZI: intero 18.00 ridotto 13.00 (bambini dai 4 ai 12 anni)

Informazioni:
Mob: 3392987892
Fax: 0523/978300
castellodirivalta@gmail.com

 

Salzano

– Festa della Zucca

La Festa della Zucca si caratterizza per la tipicità socio ambientale del nostro territorio, per la sua ampiezza (5000 mq. coperti) ma soprattutto per la molteplicità dell’offerta: mostra dell’artigianato locale e percorsi tra i sapori regionali, il coinvolgimento dei bambini, le scuole e le famiglie nelle iniziative da noi proposte, serate con le migliori orchestre, i concorsi per le migliori zucche (la più pesante, la meno pesante, la più lunga, la migliore composizione, la composizione più numerosa).

Molto importante, infine, la nostra gastronomia con proposte e degustazioni di prodotti di qualità. Tra le nostre specialità segnaliamo tra i primi il “pasticcio” di zucca e radicchio con salsiccia, il risotto di zucca, gli gnocchi di zucca al burro e salvia, le crespelle zucca e noci, e tra i secondi il guancialino brasato con spatzle alla zucca con polenta e “musetto” con zucca “rosta” e polenta. Insomma, un approccio accattivante per un ortaggio di natura povera che in quest’area non ha grande mercato ma che si è imposto per la sua bellezza e semplicità.

Informazioni:
http://www.prolocosalzano.it

 

Venezia

– Festa di Halloween all’Hotel Carlton Grand Canal

Nella notte di Halloween, la più tenebrosa e stregata dell’anno, facciamo festa all’Hotel Carlton on the Grand Canal a Venezia, tra streghe impertinenti, fantasmi strampalati e mostri irriverenti.
Pietanze e dolci prelibati placheranno questa notte di paura. Vi aspettiamo tutti per una macabra e oscura serata!

Informazioni:
http://www.carltongrandcanal.com

 

 

LIGURIA

 

Triora

Ghost Tour Triora
L’appuntamento è per sabato 26 ottobre. Non una festa in maschera, ma se vorrete vestirvi ispirandovi ai temi del Tour e ai suoi “mondi”, sarete i benvenuti!
Il Mondo dei Morti, il Mondo delle Feste, dei Miti e delle Creature del Folklore, il Sabba delle Streghe sono le tre aree in cui è diviso il percorso di Autunnonero Ghost Tour Triora.
A ciascun mondo è stato attribuito un colore: rispettivamente, bianco, rosso e nero. Se vorrete esprimere una vostra (giocosa) appartenenza a uno di questi mondi, vi invitiamo a indossare qualcosa del colore appropriato. Può essere un vestito o anche solo un elemento o un accessorio, ampio spazio alla fantasia. Morti e spiriti vendicativi sceglieranno il bianco, miti, fiabe e creature del folklore il rosso, streghe, stregoni, inquisitori e alchimisti il nero.

Il Ghost Tour Triora è un percorso a piedi accompagnato da guide narranti che raccontano fatti storici tragici e misteriosi, storie di fantasmi, folklore e leggende.
È un itinerario che vuole dare voce ai luoghi più suggestivi del centro storico attraverso le parole dei cantastorie del Tour riconoscibili dall’abito nero e dalla lanterna che portano sempre con sé.
I testi, adattati per la narrazione, sono frutto di lunghe e complesse ricerche basate su fonti storiche e racconti della tradizione popolare scritti e orali. Il tutto con la collaborazione di storici locali, perché anche i racconti e le leggende sono naturalmente legati alla storia.

Poi, per il fine settimana di inizio novembre, da venerdì 1 a domenica 3, saranno aperti i ristorantini di Triora con altrettanti menù a tema, mentre le strade saranno attraversate da grandi e piccini, protagonisti del rituale Dolcetto o scherzetto?

Informazioni:
Mob: 340 2139655
segreteria@autunnonero.com

 

 

EMILIA ROMAGNA

 

Bologna

– La notte delle Streghe all’Halloween Pub

All’Halloween Pub ti renderai conto di fare un tuffo in un classico pub stile inglese: l’arredamento appositamente ricercato lo rende un luogo in cui chiunque si puo’ sentire abbracciato da un’atmosfera colma di fascino, a cavallo tra i ricordi del passato e le sensazioni del presente.
Luci soffuse e un’appena percettibile sottofondo musicale sempre presente favoriscono lo stare in compagnia a fare quattro chiacchiere e la degustazione di quanto offre il menu’.

– Halloween Party in Montagnola

Sabato 27 ottobre, in occasione della Festa di Halloween, all’interno dello Spazio Verde del Parco una grande festa, a cura dell’Associazione P.A.C.E. in English, animerà il pomeriggio all’insegna del divertimento e dell’allegria.

Bambini e genitori sono invitati a partecipare e vestirsi in costume. Durante la festa, che avrà inizio alle ore 16.00 sarà anche possibile truccare il viso in modo divertente e colorato, giocare a costruire oggetti con le proprie mani e decorare gustosi dolcetti, il tutto accompagnato da tanta musica.

I laboratori, aperti a tutti, andranno avanti fino alle ore 18.00, al termine dei quali avrà inizio la divertente parata in maschera con la premiazione delle maschere più belle.

Inoltre, tutti i partecipanti avranno la possibilità sbizzarrirsi con la preparazione di cibi sfiziosi in tema “Halloween” da condividere durante la festa e il miglior piatto, salato o dolce, verrà poi premiato.

Ingresso: 5€ a famiglia per i soci P.A.C.E. in English, 10€ per i non soci.

 

Cervo

– 4 GIORNI DA PAURA HALLOWEEN, MERCATINO, THRILLER D`AUTORE

La 4 giorni inizia la sera del 31 ottobre con la seconda edizione della Festa di Halloween nel Borgo Antico che, per l`occasione, sarà addobbato a tema con zucche, candele e lumini, fumo, streghe e vampiri, scheletri e fantasmi. Ci saranno bancarelle di artigiani ed hobbisti, animazione, musica, figuranti in costume, spettacoli teatrali, esposizioni e ….. il rogo della strega. A partire dal 31 ottobre e fino al 2 novembre una grande novità: il Thriller d`autore a Cervo con l`intervento di famosi giallisti contemporanei (Nadia Morbelli, Davide Mosca, Leonardo Gori, Cristina Rava, Carlo A. Martigli e Ben Pastor) che presenteranno le loro opere all`Oratorio di Santa Caterina.

Informazioni:
Tel: 0183 408094
Tel: 0183 408197

 

Colorno

– “Piccoli Brividi” alla Reggia di Colorno
Un’avventura da Piccoli Brividi per bambini intrepidi, con tanti giochi ed enigmi da risolvere insieme, vi aspetta Domenica 27 Ottobre presso la splendida Reggia di Colorno (Parma), che si animerà con il fantasma di Maria Luigia che in vita abitò e amò questo palazzo, che chiederà l’aiuto dei bambini per scacciare la strega malvagia affrontando prove, tranelli e orribili creature.

Orari: 14:00, 15:00, 16:00, 17:00
Ingresso: euro 5,50 a persona
Età consigliata: dai 4 ai 10 anni

Informazioni:
Tel: 0521 313790
ufficio.turistico@comune.colorno.pr.it

 

Gropparello

– SPECIALE HALLOWEEN al Castello di Gropparello – La Notte delle Streghe

31 ottobre 2013, ore 20:00

Serata in costume con animazione e banchetto. Il costume sarà a cura di ogni singolo partecipante e l’animazione inizierà al Castello e continuerà per tutta la serata
Costo: € 59,00 – ridotto a € 46,00 per bambini fino a 10 anni
il costo comprende: visita animata al castello, banchetto e animazione durante la serata. Non comprende il costume

Informazioni:
Tel: 0523 855814
Fax: 0523 855818
info@castellodigropparello.it

 

Pianoro

– Halloween Show di Happy Bimbi

Venite a giocare a ritmo di horror-musica ! E club cafè allestirà una merenda per tutti i piccini, ma non è finita perché alle ore 19 i ragazzi del “Teatro dei 13” ci faranno uno spettacolo paurosissimo!
Ma non troppo: ci sono anche i piccoli e alle 19.30 tutti a casa! Contributo di ingresso euro 10, pagano solo i bimbi, ma non fate I furbastri: la merenda è la loro! Vi aspettiamo, mostruosamente mascherati.

Informazioni e prenotazioni:
Mob: 333 2407852 (tel e sms)
info@happybimbi.it (nella prenotazione indicate il numero dei bimbi)

 

 

TOSCANA

 

Firenze

– Feste di Halloween a Montelupo Fiorentino

Come ogni anno il Borgo degli Arlecchini organizza una festa di Halloween con animazione e merenda per tutti i bambini in Piazza dell’Unione Europea.

– Halloween con delitto al Ristorante il Bargello

Nella Firenze del 1300 le osterie o “celle”, come si soleva dire allora, erano numerose e alcune di esse, famose per le loro doti culinarie, oltre ad essere ricordate in componimenti letterari e poetici, hanno dato il nome alle antiche strade e luoghi del centro storico ove erano situate. Questo è ciò che è accaduto per il Ristorante il Bargello, i cui ambienti, infatti, sono gli stessi dell’allora famosa “Cella del Buco”, da cui appunto la denominazione Chiasso del Buco della zona che lo ospita. Di mutato oggi, dopo più di seicento anni, vi è solo l’ingresso, oltre, naturalmente, ad una diversa fisionomia architettonica dei locali: ma lo spirito e la sostanza dell’antica tradizione culinaria fiorentina si trovano ancora invariati a distanza di secoli al Ristorante il Bargello, ove si preparano piatti speciali di impronta tipicamente nostrana, raffinati manicaretti, insieme a gustose pietanze per la delizia della sua clientela, secondo quello stile tipicamente fiorentino che Pietro Aretino cantà nei suoi versi: “L’apparecchiar della tavola, l’ornarla di rose, il levar dei bicchieri… …venne da Firenze

In onore di Halloween, il 31 ottobre, una serata imperdibile: una straordinaria cena con delitto! E’ stato commesso un atroce delitto e solo tu puoi aiutarci a scoprire il colpevole. Festeggia Halloween a Firenze con la Cena con Delitto in un atmosfera surreale. Un menu a tema, inquietante e prelibato, delizierà la vostra cena con delitto. Cena con Delitto: diventa investigatore per una sera. Metti alla prova le tue doti investigative, fiuta gli indizi, non lasciarti ingannare dai depistaggi, individua il movente, l’arma del delitto, ricostruisci la scena del crimine e infine arresta il colpevole prima che possa commettere ancora orrendi misfatti…

Durante la cena con delitto, i commensali saranno divisi per tavoli e costituiranno ognuno una squadra investigativa in competizione con tutte le altre per la soluzione del mistero, tra interrogatori ed analisi degli indizi che si svolgeranno tra una portata e l’altra. Come nel famoso film, “Invito a cena con delitto” dove i più famosi detective al mondo sono riuniti tutti insieme contemporaneamente, nelle nostre serate in giallo sarai tu ad essere chiamato a partecipare al gioco e a cercare di svelare il mistero. Alla fine della serata ogni squadra investigativa sarà invitata ad indicare il colpevole, il movente e l’arma del delitto. La squadra che si avvicinerà di più alla soluzione del “caso” sarà la vincitrice.

Informazioni:
http://www.invitoacenacondelitto.com

 

Montevarchi

– Museo e Centro Documentazione – Dolcetto o Scherzetto… Halloween al Cassero 

Immaginate un castello in pietra grigia, al centro di una grande e scenografica piazza, al limitare della “mandorla” che rende unico, per originalità di impianto urbanistico, il borgo di Montevarchi nell’aretino, alla porta del Chianti.
Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento – Museo e Centro di Documentazione è l’unico spazio museale in Italia che, per vocazione, è dedicato alla scultura.

Nelle suggestive sale del Museo sarà organizzata la festa di Halloween per bambini e adulti. Il Museo sarà allestito a tema, con musica caratteristica: è gradito dress code anche minimo.

h 19.00 • Visita alla collezione permanente del Museo condotta dal Direttore Alfonso Panzetta a seguire Cena a cura del Ristorante Daniele & Riccardo con prodotti del territorio, senza dimenticare la zucca!
Attività ludiche per bambini a cura della Cooperativa Itinera C.E.R.T.A.

Informazioni:
Tel: 055 9108274
info@ilcasseroperlascultura.it 
www.ilcasseroperlascultura.it

 

 

MARCHE

 

Morro D’Alba

– Halloween al Museo Utensilia di Morro D’Alba

Giovedì 31 ottobre 2013, dalle 16 alle 19.30, Halloween al Museo Utensilia di Morro D’Alba per fare festa tutti insieme

Per festeggiare il magico giorno di Halloween il Museo Utensilia di Morro d’Alba propone per il pomeriggio di giovedì, Halloween al Museo, con tanti intricati e simpatici enigmi nascosti tra le misteriose grotte del castello da risolvere insieme scegliendo tra Caccia al Tesoro, Giochi di Halloween, Letture Animate, Laboratori horror-creativity, Truccabimbi Horror e Nutella Party … e come sempre un simpatico gadgeta tutti i partecipanti.

Il costo è di 2 euro a partecipante, gratuito per genitori e accompagnatori, è gradita la prenotazione entro le ore 13 di mercoledì 30 ottobre al Sistema Museale della Provincia di Ancona
Informazioni:
Numero Verde 800.439392

 

 

LAZIO

 

Castelnuovo di Farfa

– HALLOWEEN GOTICH FEST
Castelnuovo di Farfa la notte del 31 Ottobre 2013 torna a riempirsi di luce e magia.
L’antico Borgo, diventa improvvisamente un luogo suggestivo e pauroso. Vie, piazzette, e vicoli neri fanno da cornice alla festa di Halloween più grande del centro Italia. I giovani dell’associazione REC stanno lavorando alle scenografie più suggestive e paurose.
Grande Novità per l’edizione 2013 è “DELIRIUM”, la nuova attrazione di Halloween Gothic Fest, per chi è a caccia di Brividi.
La Horror House verrà aperta al pubblico il giorno 31 Ottobre dalle ore 18:30 alle 23:30.
Uno spaventoso percorso a piedi avvolto dalle tenebre, un viaggio nella paura delirante, evocata da sinistre entità il cui scopo è uno solo: terrorizzare oltre ogni limite sopportabile.

Il pomeriggio è interamente dedicato ai Bambini con animazione, trucchi Sky dancer, Ballon Art e zucchero filato per tutti. A seguire poi l’arrivo della grande Strega! Un corteo che accompagna la vecchia tra suoni di tamburi, balli coreografici e trampolieri.
Il Paese si riempie di profumi,numerosi stand gastronomici vi faranno assaporare prodotti tipici del luogo per una cena itinerante in compagnia di artisti di strada che vi intratterranno per tutta la serata. Il forte suono della sirena annuncia la fuga della Strega! La caccia è aperta!
Grande fiaccolata accompagnata dallo spettacolo itinerante del Teatro Potlach che vi guiderà al grande Anfiteatro dove ci sarà il Ballo della Grande Strega ed il suo Rogo.
Grande spettacolo finale delle Lanterne Volanti.

 

Roma

– Halloween al Circolo degli Artisti di Roma
Per la notte più paurosa dell’anno appuntamento al Circolo degli Artisti di Roma per il Party di Halloween in compagnia di RadioRock. Per il 31 ottobre 2013, un ricco appuntamento con il meglio del rock, delle maschere terrificanti e di tante altre sorprese.

– Explora. Museo dei Bambini. Halloween Circuiti impazziti

Un Halloween carico di tensione! Che mistero si nasconde negli occhi luminosi di un mostro? Quanto terrore scorre su un cavo elettrico? Divertimento, energia e scoperte nella notte di Halloween ad Explora.

LABORATORI a numero chiuso prenotabili al banco informazioni entro i primi 30 minuti dall’inizio della visita:
– Energia in movimento. Creatività, ingegno e fantasia per colorare i mostri con l’energia. 8-12 anni.
– Mostri Luminosi. Inventare circuiti mostruosi per accendere la fantasia. 5-7 anni.
– Il papillon del fantasma. Costruire, giocare e divertirsi con una fantasma goloso. 3-4 anni.

Laboratori continui:
Contatti Matti. Provare e riprovare, accendere e spegnere, azionare e bloccare: una sfida per bambini e genitori. 5-12 anni
Face painting. 3-12 anni

QUANDO:
Giovedì 31 ottobre nei turni delle ore 15.00, 17.00, 19.00, 21.00
Da venerdì 1 a domenica 3 novembre nei turni delle ore 10.00, 12.00, 15.00, 17.00

COME PRENOTARE:
Per partecipare ad Halloween 2013 prenota in anticipo su www.mdbr.it o allo 06 3613776 scegliendo il turno di visita che preferisci.
La prenotazione sarà mantenuta fino a 15 minuti prima dell’inizio del turno, poi decade.
Vuoi evitare la fila in biglietteria? Acquista online i tuoi biglietti e presentali direttamente all’ingresso del padiglione.
I laboratori sono tutti inclusi nel biglietto di ingresso: le attività a numero chiuso sono prenotabili al banco informazioni entro i primi 30 minuti dall’inizio della visita.

 

Viterbo

– Viterbo sotterranea

Dal pomeriggio a notte fonda, nella Viterbo Sotterranea grande festa di Halloween
Seconda edizione di Halloween nella Viterbo Sotterranea, che quest’anno porta magiche novità. Halloween e la sua corte di streghe e folletti, magie e trucchi, è finalmente alle porte e tutto è pronto per accogliere grandi e piccini nei suoi tunnel antichi e permeati di mistero.

Nuovi giochi, nuovo intrattenimento, Halloween 2013 si preannuncia carico di novità e, naturalmente, golosità. Il primo appuntamento con la magica festa è alle ore 15,30 per gli ospiti giovanissimi. Fino alle 19,30  è stato preparato un vivace calendario all’insegna dei giochi e dei racconti delle streghe della Viterbo Sotterranea; senza dimenticare una ghiotta merenda. Si raccomanda a tutti i bambini di far correre la fantasia e presentarsi con le maschere più originali.

La serata e la notte del 31 ottobre sono invece interamente dedicate agli ospiti adulti, sempre attesi in costume, a partire dalle ore 20,00. Tanta festa e musica per un evento incentrato su vino e prelibata gastronomia, come tradizione vuole, alla zucca. L’evento è infatti realizzato in collaborazione con il TrediciGradi Slow Bar. Per tutti partecipanti è prevista una visita guidata esoterica nei tunnel della Viterbo Sotterranea.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni contattare:
Tesori d’Etruria
Piazza della Morte, 1 – Viterbo
Tel: 0761 220851
welcome@tesoridietruria.it
www.tesoridietruria.it

 

CAMPANIA

 

Ercolano

– Il Teatro nel Baule in: IL PAESE MEZZANOTTE presso La Fabbrica del Divertimento

Nella notte di Halloween La Fabbrica del Divertimento ospiterà gli attori de Il Teatro nel Baule che ci porteranno alla scoperta di culture lontane, di incredibili avventure e strane magie:

Nel paese Mezzanotte le lancette dell’orologio guardano sempre in alto, forse per non assistere alle mostruosità che avvengono in questi strani luoghi. Una strega che cerca in tutti modi di mangiare due bambini; un mostro che aspetta qualche appetitoso essere umano da mangiare, ma nell’attesa soffre di solitudine nel buio della sua caverna. Storie divertenti per superare paure immaginarie; vicende un po’ pazze popolate da bambini che non hanno paura di niente, adulti che hanno paura di tutto, mostri e streghe che non riescono a comportarsi come veri mostri e vere streghe.

DATA E ORARIO: GIOVEDI’ 31 OTTOBRE 2013 alle ore 19.00 (durata un’ora). Appuntamento alle ore 18.45 per le procedure di registrazione.

COSTI: € 8 a persona (sia adulti che bambini). Per i bambini iscritti ai percorsi annuali della Fabbrica € 6.

PRENOTAZIONE: l’iniziativa, per la sua specificità, è a numero chiuso e necessita pertanto di prenotazione
impegnativa (compatibilmente con i posti rimasti disponibili).

DOVE SIAMO: Via Madonnelle 29, Ercolano (Na) all’uscita del nuovo casello autostradale di Ercolano/Portici.

Informazioni:
Tel: 081 19573973
Mob: 338 1131661
info@lafabbricadeldivertimento.it
www.lafabbricadeldivertimento.it

 

Napoli

– “Napoli: un fantasma in ogni vicolo – Halloween edition”.
In occasione della festa di halloween, evento sempre più apprezzato in Italia, l’associazione culturale Insolitaguida ha pensato bene di proporre un percorso riveduto e corretto per la famosa notte delle streghe: “Napoli: un fantasma in ogni vicolo – Halloween edition”.

Partenze tour nei giorni 31 Ottobre – 1-2-3 Novembre 2013
Orari tour 17:00 – 18:00 – 19:00 – 20:00

Non dimentichiamo che la festa di halloween, ora tipicamente statunitense e canadese, affonda le sue radici nel vecchio continente; ed è proprio qui da noi che succede l’insospettabile: in questo giorni tutte le leggi dello spazio e del tempo sono halloween-bats come sospese e il velo che divide il mondo dei vivi dal mondo dei morti si fa più sottile, permettendo alle anime di mostrarsi, di comunicare con i viventi e di divertirsi alle loro spalle, facendo scherzi ed impaurendoli con le loro apparizioni.

Leggende da una Napoli inedita
, lontana dalla sua solare bellezza e vicina al suo lato più oscuro e misterioso si mescoleranno a leggende celtiche, ambientate nella notte di Halloween. Storie di uomini e di donne, in cui l’immaginifico si mescola sapientemente ai documenti storici, storie che raccontano di sentimenti non corrisposti, di amori clandestini, di amanti consumati dal desiderio ed uccisi per onore o per cieca gelosia, di uomini morti ammazzati per vendetta.
A guidare il gruppo sarà la tenue luce di una lanterna, che, secondo la tradizione, permette di meglio cogliere i rapidi movimenti di tutte le figure misteriose che popolano il centro storico di Napoli. Nel corso dell’itinerario non mancheranno i colpi di scena… tour dei fantasmi a Napoli per Halloween.

Un tour suggestivo: quando il sole scende verso il tramonto e le ombre di allungano, i luoghi cambiano la loro fisionomia, si trasformano. Esattamente ciò succede in Piazza Luigi Miraglia, nei pressi della cappella Pontano, una nota famiglia di necrofori. L’affascinante percorso in una Napoli sconosciuta, che prosegue poi per via dei Tribunali, passando per la chiesa delle anime al Purgatorio dove – si narra – che le fanciulle in età da marito pregassero la principessa Lucia affinché potessero ricevere la grazia di convolare presto a nozze.
Si prosegue verso via Nilo dove ad aspettare l’ospite c’è il palazzo della Testa d’Elefante e la vicina Piazzetta Nilo, dove si potrebbe percepire la presenza impalpabile delle monache offese perché brutalmente sfrattate dal loro amato convento.

A Piazza San Domenico Maggiore,
mentre le ombre del tramonto diventano buio della notte, è facile sentire il cigolio della una carrozza del principe di San Severo ed intravedere – perché no – le sagome incappucciate di Maria d’Avalos e del suo amante Fabrizio Carafa, che si recano al loro ennesimo appuntamento amoroso e segreto.
Si ricorda che per prendere parte (per la cifra di 6 € a persona, previsti sconti per cral e studenti ed over 65) al tour occorre prenotarsi ed è possibile farlo telefonicamente al 338 965 22 88 oppure cliccando quì.

Inoltre per chi vuole proseguire la serata con l’atmosfera di Halloween Insolitaguida organizza Halloween Napoletano, una cena spettacolo prevista per i giorni 31 ottobre, 1 e 2 ottobre al Teatro Cabaret Portalba ( piazza Dante, Napoli) : un modo di festeggiare Halloween alla “napoletana”. Vai alla pagina dell’evento. Tra l’altro è previsto uno sconto speciale per chi prende parte ad entrambe le iniziative. Più che di una classica cena spettacolo si tratta di una serata molto particolare e originale: come per magia gli spettatori si ritroveranno a vivere leggende e aneddoti legate alla festa d’oltralpe trasportati però nella realtà napoletana, come ad esempio la storia di Jack the Lantern diventa “Jack ‘o lantern”  (detto alla napoletana) che incontra il Diavolo a piazza Dante piuttosto che a Dublino! Alla serata ovviamente saranno presenti anche personaggi dell’immaginario collettivo napoletano come ad esempio ‘o Munaciello, la bella Mbriana, la Ianara che si cimenteranno in racconti nella loro lingua madre. Sarà un susseguirsi di interventi e sorprese che avranno come filo conduttore la festa Halloween; un alternarsi di racconti, sia in lingua che in dialetto, monologhi e scene teatrali accompagnati da suoni, colori e sapori, per uno spettacolo tutto da scoprire!

Contributo di partecipazione cena spettacolo € 25. Prenotazione obbligatoria al 338 965 22 88.

 

 Avellino

– Halloween al museo – Ex Carcere Borbonico

Dopo la bellissima esperienza dell’anno scorso, ora siete convinti che si possa festeggiare Halloween anche in un museo? Riviviamo questa particolare festa per divertirci (ma senza paura!) di nuovo insieme, in una giornata da “brivido” al Museo Irpino, presso il Complesso Monumentale dell’ex Carcere Borbonico di Avellino.

Vi aspettiamo con giochi e laboratori giovedì 31 ottobre 2013, la mattina dalle ore 10.00 alle 12.00 o il pomeriggio dalle 15.15 alle 17.00.
Ai laboratori potranno partecipare bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni. I gruppi potranno essere massimo di 20 bambini. Obbligatoria la prenotazione.

Per info e prenotazioni:
Tel: 0825 790733
museoirpino@mediateur.it
www.facebook.com/museoirpino

 

 

PUGLIA

 

Grotte di Castellana

– Hell in the Cave ad Halloween Cena con i dannati dell’Inferno

Dopo il positivo riscontro dello scorso anno, intanto, torna anche nel 2013 l’Hell experience di in occasione di Halloween. Il 31 ottobre, infatti, alle Grotte di Castellana si potrà trascorrere una intera notte all’insegna dell’enogastronomia, della cultura, dello spettacolo e del divertimento: tutto compreso.

Ricchissimo il programma della sera: si comincia alle ore 20,30 con la cena presso il Park Hotel La Grave. Due i menù a disposizione, ispirati entrambi alla Divina Commedia: “Lucifero” (tortino di persico con carciofi, scamorza fumè su letto di pomodorino piccante, lunette verdi con brasato di vitello e caponata di melanzane alla “Lucifero”, arrosto di vitello al forno con funghetti e olive alla “Nerone”, schiacciatina di patate alla paprika e mousse di cioccolato e peperoncino su crema di fragola) e “Beatrice” (veli di tacchinella al miele, mela verde e rucola, cristalli di riso allo zafferano con gamberi rosa, chiocciola di branzino gratinato con panola al basilico e tiramisù al limone su letto di crema all’inglese).

Alle ore 22 si accede all’interno della Grave delle Grotte di Castellana per assistere a Hell in the Cave, l’unico spettacolo aereo sotterraneo del mondo. A seguire, al termine dello spettacolo, party night Eyes Wide Shut presso Taverna degli Amici con musica live e divertimento.

Informazioni:
http://www.hellinthecave.com

 

Molfetta

– Halloween è qui a Miragica

Dal 8 al 31 ottobre, in occasione dei festeggiamenti per Halloween 2013, il parco divertimenti Miragica si trasformerà in un luogo di mistero e verrà invaso da zucche, streghe e vampiri. Per tutto il periodo verranno organizzati anche momenti di animazione dal vivo e spettacoli a tema come la “Danza dei Vampiri” e lo show di magia. Miragica sarà aperto dalle 10.00 alle 18.30, ad esclusione della notte del 31 Ottobre quando si svolgerà la Grande Festa di Halloween, con spettacolo pirotecnico e notte bianca, e la chiusura sarà posticipata alle ore 4.00.

Ogni Sabato, a partire dal 8 ottobre, coloro che si presenteranno alle casse di Miragica vestiti completamente da strega, da mummia o da vampiro avranno diritto allo sconto sulla tariffa d’ingresso, promozione non cumulabile con altre in atto.

Informazioni:
www.miragica.com

 

Ruvo di Puglia

– Giorni da brivido nel Parco Naturale Selva Reale

Domenica 28 ottobre e Giovedì 1° novembre Il Magico Bosco di Selva Reale invita i più piccoli a vivere atmosfere da urlo.

Quando si parla di Halloween la fantasia corre verso mondi inesplorati. Nel Magico Bosco di Selva Reale tutto diventa però a misura di bambino, e anche l’evento più pauroso dell’anno si trasforma in un’incredibile avventura magica.

Nel Parco Naturale Selva Reale il divertimento inizierà domenica 28 ottobre, dalle 11 alle 13, con lo spettacolo di burattini a cura dell’Associazione Culturale A Sud di Macondo. In scena, nel teatrino situato nel cuore del bosco, le peripezie del povero Giovannino senza paura, che si spaventò della sua stessa ombra. A seguire tanti giochi per trascorrere alcune ore di puro divertimento in un clima sano e familiare.

Giovedì mattina 1° novembre, dopo la notte più paurosa dell’anno, il bosco si trasformerà in un luogo misterioso abitato da streghe, folletti dispettosi e strani personaggi che animeranno la mostruosa Festa delle streghe. Tutti i bambini dovranno essere in maschera.

Le iniziative fanno parte della rassegna intitolata Il Magico Bosco, organizzata dal Parco Naturale Selva Reale e patrocinata dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia – che a grande richiesta prosegue per il secondo anno consecutivo – per sensibilizzare grandi e piccoli alla tutela del territorio, collaborare allo sviluppo di un futuro sostenibile a misura di bambino e regalare momenti indimenticabili in un luogo in cui l’immaginazione è l’unica realtà possibile.

Le attività avranno inizio alle ore 11 e termineranno alle 13.
La prenotazione è obbligatoria: 080 8971011 – 346 6070190 o scrivendo a info@selvareale.it

In caso di cattivo tempo, gli eventi verranno svolti al chiuso. Per coloro che restano a pranzo, l’Agriturismo Selva Reale e Ristorante Il Corbezzolo offrono menù a base di prodotti tipici del territorio. Si informa che sono previsti menù per celiaci.

Età minima: 2 anni

Costi: 7 euro i bambini; 5 euro gli adulti

Luogo: Parco Naturale Selva Reale – S.p. 238 Corato/Gravina al Km 25, 400 in Agro Ruvo di Puglia

Informazioni:
Tel: 080 8971011
Mob: 346 6070190
info@selvareale.it
www.selvareale.it

Londra è sempre stata all’avanguardia per quel che riguarda nuove tendenze, espressioni artistiche e movimenti culturali.
L’ultima trovata nella City è quella di un museo davvero particolare, la cui inaugurazione è prevista per la primavera del 2015. Si tratta del Music Hall of Fame, uno spazio che aprirà nel quartiere di Camden, nei locali dello Stables Market e che sarà un vero e proprio tempio della musica, dove verranno celebrati i grandi artisti del passato.
L’ideatore, Lee Bennett, ha annunciato che vi saranno esposte memorabilia di icone quali Freddy Mercury, Kurt Cobain, Jimi Hendrix, John Lennon e molti altri, colmando una vasta area, lungo la quale correrà una “walk of fame” di celebrità della musica.

Fin qui il progetto non si discosta effettivamente molto da un comune Hard Rock Café o da un banale Museo delle Cere, se non fosse che i visitatori potranno duettare con queste star, coronando il sogno di cantare a squarcia gola un “We are the champions” con i Queen o fare da coro a Cobain nella sua indimenticabile “Come as you are”. Le riprese dell’esibizione potranno poi essere acquistate in formato dvd per avere un ricordo di una tale incredibile esperienza.
Come immaginabile non si tratta di magia, ma di tecnologia 4D, che si basa sulla tecnica dell’ologramma, supporto fotografico tridimensionale che riproduce visivamente in tutto e per tutto l’oggetto, senza che abbia consistenza corporea.

Il project manager Bennett del Music Hall of Fame ha spiegato di aver preso spunto dall’impressionante performance di Snoop Dogg, Dr. Dre e Eminem che al Coachella Festival del 2012 si esibirono con l’ologramma del rapper Tupac Shakur, scomparso a Las Vegas nel 1996. Il risultato è stato davvero scioccante, perché il pubblico faceva fatica a distinguere l’ologramma dai cantanti in carne ed ossa. A realizzare questa proiezione è stata la Digital Domain Media Group, tra i cui fondatori vanta il regista James Cameron, attualmente impegnata a “riportare in vita” un altro grande del passato, Elvis Presley, attraverso una vera e propria animazione e non una semplice riproduzione di immagini di repertorio.

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Questa tecnica è in realtà meglio conosciuta tra gli esperti del settore come Fantasma di Pepper, dal nome di John Henri Pepper, l’ideatore che la sperimentò per la prima volta nell’Ottocento. L’ologramma si materializza grazie ad un effetto ottico creato attraverso un gioco di specchi non visibili allo spettatore e ha trovato già diversi impieghi nel campo dello spettacolo: pensiamo agli illusionisti, al teatro, al cinema, ma anche diversi musei hanno già esposto attrazioni che impiegano questo effetto speciale. L’avanzamento tecnologico ha contribuito però ad affinare l’immagine in alta definizione, con risultati davvero sorprendenti.

Anche altri artisti della scena musicale hanno fatto ricorso a questo stratagemma: Madonna ha così cantato in compagnia dei  Gorillaz ai Grammy Awards 2006 e al Rock The Bell Festival si è potuto invece rivedere sul palco Ol’Dirty Bastard, defunto fondatore del gruppo rap dei Wu-Tang Clan. 

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In Giappone però sono andati già oltre: qui la star dell’ologramma è Hatsune Miku, una cantante pop totalmente di fantasia, creata dalla Crypton Future Media. La voce di questa eroina è stata creata attraverso un software per la sintesi vocale che ha preso in prestito le tonalità della cantante Saki Fujita. Ad accompagnarla nei suoi concerti da tutto esaurito c’è una band in carne ed ossa e la diva in 3d non ha davvero nulla da invidiare alle carriere delle sue colleghe, con tanto di fan club, tour in giro per il paese e stuolo di ammiratori.

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italian museum signIn Italia, negli ultimi vent’anni, il ruolo del privato nel settore culturale si è costruito e giocato principalmente sul fronte dei servizi aggiuntivi. Facendo il loro ingresso con la Legge Ronchey del 1993 ed ampliando progressivamente il loro raggio d’azione con le misure normative che sono seguite – dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio del 2004 al Decreto Legge 159 del 2007 – imprese e organizzazioni hanno provato ad introdursi nel mercato dei servizi culturali, fronteggiando numerose difficoltà, dall’inadeguatezza normativa alle restrizioni amministrative imposte.

Se inizialmente la Legge Ronchey ha previsto la concessione di un set ristretto di servizi – nello specifico: il servizio editoriale, di vendita e riproduzione, i servizi di caffetteria e ristorazione e la vendita di beni legati all’informazione museale – perseguendo criteri di convenienza finanziaria e aumento della qualità offerta, col passare degli anni è cresciuto il numero delle attività affidate a soggetti esterni all’amministrazione pubblica. Sempre più spesso sono i servizi afferenti la gestione ordinaria ad essere dati in concessione, dalla gestione delle biglietterie alla vigilanza delle sale, insieme ad attività strettamente connesse alla valorizzazione, come ad esempio la didattica. Il Codice Urbani ha posto l’accento sulla volontà di favorire forme di sussidiarietà orizzontale nella gestione del patrimonio e i “servizi al pubblico” sono oggi diventati, a tutti gli effetti, un tassello nel più ampio piano di valorizzazione delle strutture culturali.

L’evoluzione del contesto e delle stesse attività culturali rendono oggi particolarmente manifesti i limiti e le criticità dell’assetto giuridico vigente, che dovrebbe essere rivisto e aggiornato da molteplici punti di vista, dalle modalità di esternalizzazione dei servizi alla durata degli affidamenti, dalla sperimentazione di forme innovative di collaborazione alla concessione di una maggiore autonomia decisionale ai privati.

Il mondo dei servizi aggiuntivi in Italia si trova ad affrontare una situazione di forte confusione, le esperienze maturate negli ultimi vent’anni presentano oggi un settore frammentato, poco trasparente, dall’apparente scarsa redditività, popolato da soggetti imprenditoriali incapaci di progettare i servizi e la valorizzazione in un’ottica ad ampio spettro. Si pone la forte necessità di rivederne le dinamiche e la regolamentazione, così da far evolvere il settore e i suoi protagonisti.

In questa fase di transizione sempre più spesso viene chiamato in campo il Facility Management, quale potenziale best practice per il settore culturale, vera e propria chiave di volta per avviare una nuova fase della gestione pubblico-privata della cultura. In estrema sintesi, per Facility Management s’intende il coordinamento unitario di tutte le attività che non rientrano nel core-business aziendale ma che sono tuttavia necessarie per il funzionamento dell’organizzazione. A caratterizzare con forza questo approccio è l’affidamento unitario di tutte le attività non core – quindi di servizi fra loro anche molto diversi – ad una singola impresa o ATI, che ne cura la gestione in un’ottica integrata, riducendo i costi amministrativi e gestionali legati alla diversificazione dei contratti e agevolando l’accorpamento di alcune prestazioni. Il fornitore che subentra s’impegna a predisporre una sorta di cabina di regia sulle varie attività – si pensi ad esempio al Global Service – deve per questo possedere un insieme di competenze ampio e diversificato ed è spesso vincolato da accordi e contratti basati sulle performance

Ma il sistema culturale italiano è pronta ad accogliere il Facility Management?
L’ecosistema italiano della cultura può essere efficacemente paragonato ad un museo diffuso, una rete che ospita quattro o cinque attrattori e circuiti di grande richiamo, ma che annovera poi un fitto tessuto di istituti culturali di dimensioni minori, disseminati capillarmente sul territorio nazionale. Per ricchezza e frammentazione il patrimonio culturale italiano può considerarsi unico e non si può non prendere atto di tale unicità anche nelle scelte amministrative.

Il Facility Management può rivelarsi uno strumento adeguato anche per la gestione dei servizi culturali nei sistemi minori? Le nostre imprese sono giunte ad uno stato di maturità che consenta loro di competere con i grandi gruppi internazionali attivi nel settore? Se così non fosse, questi soggetti sarebbero gli unici a beneficiare dell’apertura del mercato e, ancora una volta, assisteremo inerti alla colonizzazione delle nostre risorse.

Prima di rivolgere tutte le attenzioni ad uno strumento come il facility management forse dovremo partire dai limiti strutturali della situazione attuale per sostenere la nascita e la crescita delle PMI del settore culturale, guidandole all’interno di sistemi territoriali ben oliati, capaci di trasformare gli attrattori culturali in fonti di ricchezza da ridistribuire sul territorio. I musei, le aree archeologiche e i siti culturali sono catalizzatori di flussi, attorno ai quali possono nascere e svilupparsi tutta una serie di servizi, dal retail al turismo, alle nuove tecnologie – che possono costituire terreno fertile per una generazione di startup e micro imprese innovative.

Un giorno, forse, queste imprese saranno maturate ad un punto tale da poter competere con i grandi player internazionali e l’apertura del mercato non potrà che essere lo step fondamentale per proseguire con una crescita virtuosa. Fino a quel momento, non possiamo pensare di fronteggiare i giganti con le nostre sole mani e dobbiamo saper valutare attentamente i retroscena di ogni scelta di gestione afferente il patrimonio.

 

miseriaenobiltaAbbiamo trascorso molti anni di indifferenza festaiola confortati o avviliti dalla bieca metafora idrocarburica, inventata per decorare il patrimonio culturale italiano con tanti lustrini che odoravano di denaro. Sappiamo com’è andata a finire, anzi possiamo dire che non è mai cominciata. Poi, mentre saliva imperiosa l’onda catodica ci siamo trovati per le mani le classifiche dell’orgoglio dimensionale, fondate sulla leggenda che attribuisce all’Italia tre quarti (o due terzi, fate voi) del patrimonio culturale mondiale; va ricordato che la cosa è il frutto di un’inferenza sciocca derivante dal dato sui furti d’arte in Europa: se qui rubano tre quarti delle opere rubate nel continente vuol dire che le proporzioni sono queste. Totò, almeno, avrebbe accompagnato l’affermazione con un sorriso beffardo. Adesso, in un lungo periodo di vacche magrissime, è del tutto naturale ricorrere alla metafora gastroenterologica: con la cultura si mangia o si digiuna?

L’equivoco che piace tanto ai giornali genera una disputa tra guelfi (che vorrebbero nostalgicamente un ordine pubblico e sacrale, come quando le truppe papaline spogliavano il Colosseo ma costruivano magnifiche facciate barocche) e ghibellini (che prefigurano una cultura efficiente per iniezioni di denaro privato e una certa disinvoltura nell’uso del patrimonio culturale). Essere di parte giustifica la crociata di entrambe le armate, ma forse drena un pochino la ragionevolezza che magari costruisce meno proclami e rende fertili i dubbi. Andiamo al nocciolo della questione. La cultura esiste per generare reddito? No. Per mantenere in vita un sistema di vincoli e barriere che arginano la barbarie e coccolano gli iniziati? No. Per consentire a un Paese, esausto come il nostro da un esodo massiccio di risorse e talenti, di mostrare qualche muscolo superstite nelle dispute internazionali da barzelletta? No. Per attrarre turisti o sedurre imprenditori stranieri? No.

Certo, può fare più effetto snocciolare cifre che mostrano la dimensione davvero negligibile della spesa italiana per la cultura, degli incassi dei musei e dei teatri, dei ricavi che derivano dalla vendita di servizi culturali, aggiungerei dell’indifferenza conclamata verso la formazione, la ricerca e la circolazione delle idee. La questione è ben più delicata e complessa di un mero confronto dimensionale, come sottolineano in un recentissimo articolo gli economisti Enrico Bertacchini e Pier Luigi Sacco: è vero che spendiamo poco, ma soprattutto spendiamo male; è vero che la cultura attira, ma soprattutto si innerva nei gangli di un’economia dinamica e multiforme. Per farla breve, sarebbe il caso di trasformare il dualismo un po’ becero che contrappone pubblico a privato in un ragionamento strategico sulle alleanze; di ridisegnare le regole del sostegno pubblico spostandone il peso da una pezza pietosa sulle falle di bilancio verso uno scambio per benefici infungibili e di lungo periodo; di riscrivere la mappa delle professioni preferendo l’ibridazione e la flessibilità alle gabbie protettive e disincentivanti di un regime bizantino.

Facciamo un semplice esercizio: se un museo o un teatro possono generare reddito e occupazione, ne generano molto di più un centro commerciale o un villaggio turistico. Non conviene mai usare agromenti che possono essere facilmente girati contro di noi. Proviamo invece a eliminare la cultura dalle nostre mappe urbane: che mondo sarebbe senza cultura? Veloce, funzionale, efficiente e privo di sbavature, forse, ma certamente grigio, ostile, privo di segni della nostra stessa presenza, indifferente a qualsiasi stimolo e incapace di darci quello che ci rende vivi: la rappresentazione del sé, la capacità di ragionare, di indossare un paio d’occhiali critici e poetici, di imparare più di quello che sappiamo insegnare. Ecco il vero impatto della cultura: senso di appartenenza, qualità della vita, relazioni fertili, immaginazione, capacità di inventare scenari nuovi e di attraversare la soglia delle certezze rassicuranti e noiose. Vale la pena che ciascuno metta sul tavolo i propri ingredienti (pubblici e privati, comunitari e individuali). Che poi si possa mangiare, va bene. Ma certamente possiamo star sicuri che con la cultura si trasforma la realtà, si moltiplica il valore delle cose e delle idee, si attiva un metabolismo critico infinito. In una parola con la cultura si cucina.

 

Michele Trimarchi è Professore di Analisi Economica del Diritto all’Università di Catanzaro

Basta dare un rapido sguardo alla storia dell’arte degli ultimi cento anni per rendersi conto che una delle principali peculiarità di quella che viene comunemente definita come “arte contemporanea” è la sua forte apertura nei confronti di altre discipline artistiche, come la danza, il cinema e il teatro. Si tratta di una trasformazione di linguaggio notevole, perché per la prima volta l’arte non viene più rappresentata con figure dipinte su una tela o sculture, ma anche attraverso altri strumenti e forme di comunicazione: le performances, gli happenings, i video sono solo alcuni dei nuovi mezzi utilizzati dagli artisti per veicolare messaggi, spiegare il mondo in cui viviamo e dare una chiave di lettura per il futuro.

Tra i tanti campi culturali che hanno arricchito il linguaggio dell’arte contemporanea vi è, senza dubbio, la musica. Era il 29 agosto del 1952 quando a Woodstock, nello stato di New York, venne eseguita per la prima volta in pubblico la controversa opera 4’33” di John Cage, geniale compositore e innovatore del secolo scorso. Si trattava di un brano musicale… Senza musica! La composizione, divisa in tre movimenti, era stata concepita dal suo creatore per essere suonata con qualsiasi strumento musicale e da qualunque gruppo musicale, ma sullo spartito veniva data l’indicazione di non suonare per l’intera durata del brano, ovvero i 4 minuti e 33 secondi evidenziati dal titolo.
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È una delle prime volte in cui la musica viene assunta a protagonista di una performance che ha tutti i connotati dell’opera artistica. Il pensiero di John Cage a riguardo era molto poetico: è impossibile raggiungere una situazione di silenzio assoluto, perché saremo sempre catturati da qualche pallido suono, sia esso anche il nostro respiro, il battito del nostro cuore o il rumore dei nostri passi. Ecco, dunque, che quei semplici rumori diventano le ignare note di un brano impossibile da replicare nella sua straordinaria unicità.

Dalla metà del secolo scorso in poi, la musica è entrata in maniera prepotente nel mondo dell’arte contemporanea, ma negli ultimi anni questa forma di “collaborazione” sta assumendo un volto completamente nuovo, grazie soprattutto al ruolo inedito che le viene dato da alcuni dei più importanti musei del mondo. Gli esempi che si possono fare in questo senso sono tanti: il 7 marzo 2008 il leggendario musicista inglese Mike Oldfield (famoso per classici come Tubular Bells e Moonlight Shadow) si è esibito all’interno del Guggenheim di Bilbao, presentando in anteprima, insieme a coro e orchestra, quello che finora è l’ultimo album della sua carriera, “Music of the Spheres”.
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Nel 2012, invece, il Museum of Modern Art di New York ha organizzato una retrospettiva dedicata interamente alla band tedesca dei Kraftwerk, geniali e storici pionieri della musica elettronica moderna, nonché lucidi anticipatori delle principali tendenze socio – economiche e culturali che hanno interessato il mondo dagli anni ’70 a oggi. La retrospettiva è stata spalmata nell’arco di otto giorni, ognuno dedicato a uno degli otto studio albums pubblicati finora. Il risultato? Una straordinaria commistione di musica di alta qualità e scenografie video tridimensionali. Un successo eccezionale, considerando che le otto serate sono andate “sold out” in poco tempo.
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E forse non tutti sanno che il 2 agosto di quest’anno lo stesso MOMA ha ospitato una performance molto coinvolgente del noto rapper americano Jay Z, che ha cantato per sei ore di fila il suo brano Picasso Baby davanti a un pubblico selezionato, con alcuni fortunati che hanno avuto la possibilità di interagire con lui, ballando o seguendo la performance seduti su una panchina a poca distanza dal cantante. Tra gli ospiti d’eccezione, anche la regina indiscussa della performance art, Marina Abramovic, ideatrice di questa opera corale e musa ispiratrice di un’altra famosissima artista quale Lady Gaga, che già nel 2010 aveva partecipato alla performance “The Artist is Present” (sempre al MOMA di New York), sedendosi per qualche minuto davanti alla performer e innescando una silenziosa comunicazione basata esclusivamente sul linguaggio espressivo degli sguardi e sulle emozioni.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=xMG2oNqBy-Y?rel=0]
Gli esempi di fusione tra le due galassie della musica e dell’arte contemporanea sono tanti e di certo non ne mancheranno altri in futuro. La strada per la nascita di una vera e propria “Music Performance Art” ormai è segnata e pare che sia anche molto apprezzata dal pubblico, a giudicare dal successo ottenuto dalle performances indicate in precedenza. C’è chi potrebbe obiettare che queste siano delle mere operazioni di marketing per richiamare pubblico all’interno dei musei, ma se anche fosse così, cosa ci sarebbe di male? Oltretutto, stiamo parlando di strutture (MOMA e Guggenheim) che non sembrano affatto essere in crisi di pubblico, anzi… Più che altro, utilizzare la musica e i suoi principali protagonisti può aiutare a coinvolgere e attirare una fetta di visitatori giovani, con l’indubbio vantaggio di avvicinarli anche alla stessa arte contemporanea. E scusate se è poco…

 

shutdownclosed

On the evening of September 30, fiscal year 2013 drew to a close, and, given the lack of a continuing resolution – to fund the government for another day or month or six months – discretionary funding for the United States Federal government lapsed for the first time in 17 years.

Shutdowns have occurred many times before; there were two during the Clinton years; one during the George H. W. Bush years, eight during the Reagan years, and several during the Ford and Carter years.

A shutdown does not completely hault government operations; roughly 19% of the federal budget is non-defense discretionary – things like food safety, border security, education, arts, and related funding.

The rest of the budget is either defense discretionary (and just before the shutdown a stopgap measure was passed and signed to fund the troops’ needs) and mandatory – items like Medicare, Medicaid, and Social Security, which comprise more than 65% of national the budget, which do not need to be reauthorized each year.

Those mandatory items continue even in the face of a shutdown as does most of the Affordable Care Act’s funding, because much of that legislation tied its outlays to mandatory programs.

Nonetheless, a partial government shutdown is still a significant event; it signals dysfunction and weakness to the world that abounds in our politics; affects about 800,000 civilian workers, including one of this article’s co-authors; halts operations like national parks and delays the processing of small business loans, immigration benefits, and a litany of other services.

The shutdown is a major national and international event and the direct impact on American citizens will continue to increase in severity with every passing day that the government remains closed.

The cultural sector is impacted, as well. Institutions that are primarily or wholly funded by the Federal government have shut down or have reduced staffing and operations to bare necessities. Tourists in Washington DC cannot visit the Smithsonian Institution, the National Zoo, the National Portrait Gallery, and a number of other landmarks. Across the country, more than 400 National Parks have closed and visitors at hotels and campgrounds inside the parks have been asked to leave.

Federal cultural institutions and National Parks draw hundreds of thousands of visitors each year, and their patronage not only contributes financially to the health of these organizations, but indirectly to the private businesses that benefit from cultural tourism, such as restaurants and hotels. The shutdown is a financial setback for these institutions and parks each day, and the severity will increase as the shutdown grows longer.

However, the vast majority of American cultural organizations receives little or no funding from the Federal government and continues to operate normally. The National Endowment for the Arts, the main source of national funding for arts organizations, has closed due to the shutdown. According to the NEA’s website, the last major deadline for grant funding was August 8; surely applications processing and awards for this cycle will be delayed. However, again, these grants are typically such a small percentage of an organization’s annual budget that it should not create significant impact.

The impact of the shutdown on the cultural sector is disappointing and frustrating, but pales in comparison the other implications. Concerns about national security, the stock market and unemployment, child care for more than 1 million low-income families that rely on the national Head Start Program, furloughs for 818,000 Federal employees, and the general frustration toward Congress rank much higher in American hearts and minds right now.

Given the polarization of Washington politics – which, since 2010, the Republicans’ taking control of the House, the passage of the Affordable Care Act, President Obama’s reelection, and a return to divided government again in 2012 – this iteration of a shutdown is full of particular vitriol and mean spiritedness.

Shutting down the government is not a proper or respectable way to handle qualms, issues, concerns, and unpopular facets of the health care law. Congress needs pass a budget to fund the government, raise the debt ceiling to avoid a default. They can then get back to work to address America’s long term fiscal challenges, improving the health care law, and treating Federal employees and American citizens like people, not poker chips.

 

 

Questo articolo è stato redatto in collaborazione con Domenic Ionta.

 

Tara Aesquivel è Executive Chair dell’Emerging Arts Leaders/Los Angeles professional development network

 

 

pisa_is_culture_cartIntervista a Dario Danti, assessore alla cultura del Comune di Pisa 

 

Qual è l’identità del territorio dalla quale scaturiscono le strategie e il progetto del 2019?
Abbiamo candidato Pisa come sbocco naturale dei progetti e del processo culturale in atto nella nostra città. Il tema è quello della “navigazione” intesa tra tradizione, poiché si tratta di una città nata sul fiume, sull’acqua, quale Repubblica marinara, e innovazione, come navigazione nel grande mondo delle reti informatiche e di relazioni, con il porto, l’aeroporto, il fiume e il nostro mare. Il tema è anche il contesto nel quale andiamo a collocare la nostra città.

 

 

Quali sono gli asset che la città immette in questo programma?
Abbiamo scelto il progetto della navigazione tra tradizione e innovazione come un percorso, con l’idea di un permanente divenire. Il valore del programma risiede nella volontà di confrontarsi, nel viaggiare nel tempo, tra passato e futuro, ma anche nel muoversi tra diversi settori e professionalità, senza ragionare però a compartimenti stagni. Abbiamo scelto tre filoni: la “cultura”, intesa come l’insieme delle tradizioni, dei costumi, come qualcosa di caratterizzante di una società e di un patrimonio da trasmettere; ci sono poi i “saperi”, motore di molteplici forme artistiche, ma anche come luogo di incontro e confronto di idee ed esperienze, senza costruire una netta demarcazione tra ciò che alto e ciò che è basso; infine l’”innovazione”, come processo di ricerca, continuo rinnovamento, che riguarda anche gli strumenti della comunicazione. Questi tre elementi sono attraversati da un asse trasversale che è quello generazionale, che vuol dire il coinvolgimento di una molteplicità di generazioni, da quelle più giovani a quelle più anziane.

 

 

Quali sono le mancanze cui dovrete invece sopperire?
Sicuramente abbiamo necessità di vincere due sfide.
Innanzitutto dobbiamo arricchire la percezione della città, affiancando la notorietà della Torre, con la scienza, l’innovazione, la formazione, il cinema e la musica che ci caratterizzano. Abbiamo bisogno di uscire dalla vulgata che Pisa è uguale alla Torre pendente: è quello, ma ha anche moltissimo altro da offrire.
Dobbiamo poi accelerare la vocazione a laboratorio di sperimentazione: vogliamo sviluppare in modo integrato e sostenibile la nostra capacità di essere città che coniuga cultura ed innovazione. Da tale punto di vista abbiamo individuato molteplici obiettivi in tal senso.

 

 

I flussi economici delle città d’arte riguardano solitamente pochi addetti ai lavori. Il programma relativo alla candidatura intende coinvolgere uno spettro più ampio di operatori economici?
Certamente. Pensiamo che si debbano valorizzare tutte le categorie economiche da questo punto di vista. Stiamo coinvolgendo istituzioni, fondazioni, i nostri soggetti parte della candidatura, ma anche le diverse categorie economiche per programmare insieme uno sviluppo della città, anche ad esempio sul piano turistico, affinché cresca il turismo di qualità, culturale e che non sia solo mordi e fuggi.

 

 

Cosa rimarrà alla città dopo il titolo di Capitale europea della Cultura?
La cosa importante che abbiamo messo al centro sono anche i progetti in corso. L’idea prevalente è che comunque vada sarà un successo, per le sinergie e le contaminazioni che abbiamo messo in campo rispetto ai soggetti istituzionali, alle fondazioni, ai comuni della provincia di Pisa, agli enti culturali, alle associazioni culturali e alle categorie economiche, da un lato, e poi perché abbiamo dei progetti in campo, molto importanti, che comunque realizzeremo in questi anni, anche prima del 2019.
Tra questi l’apertura del Museo delle antiche navi pisane e romane, un centro di formazione per il restauro del legno bagnato, la fabbrica del complesso monumentale del Duomo e del campo Santo, che attraverso l’applicazione di nuove tecnologie per la ricostruzioni virtuale creerà un percorso visivo che descriva le tappe evolutive della Piazza di Miracoli, servendosi di applicazioni 3D per un museo immersivo. Abbiamo previsto la fondazione di una cittadella Galileiana, un grande science center con una ludoteca scientifica ed un museo. Ci sono inoltre tutta una serie di progetti sui beni culturali, come il recupero di tutte le mura medievali, il completamento degli arsenali repubblicani, già finanziati dall’Europa con 20 milioni di euro.
Abbiamo l’intenzione di fondare una vera e proprio Casa del cinema e di alta formazione per le produzioni e per la professione cinematografica.
Pisa è protagonista di tutto ciò e molto altro ancora, progetti che la accompagneranno nel percorso di candidatura, rendendola una sfida contendibile. Tutto questo è già in corso, con impegni di spesa ottenuti dall’Europa, che vedranno una realizzazione concreta sia nel caso in cui proseguiremo per il titolo di Capitale europea della cultura, sia che non supereremo la fase istruttoria.

 

 

Leggi le interviste alle altre candidate a Capitale europea della Cultura 2019

 

giornate europee del patrimonioSono passati 22 anni dall’istituzione, nel 1991, da parte del Consiglio d’Europa e della Commissione europea, delle Giornate Europee del Patrimonio, eppure questo evento continua ad essere un appuntamento imperdibile per gli appassionati di cultura, arte, musica, letteratura, archeologia, oltre che per tutti coloro che semplicemente hanno voglia di passare un weekend diverso. Lo scopo delle giornate europee del patrimionio è proprio quello di avvicinare il pubblico al patrimonio storico, artistico e culturale del territorio europeo.

Anche quest’anno, quindi, il 27 e il 28 settembre tutti i luoghi della cultura statali, oltre che istituzioni ed enti che aderiscono all’iniziativa, saranno aperti gratuitamente. Il 28 settembre sarà possibile visitare gratuitamente, anche dalle 20 alle 24, i musei che aderiscono al progetto “Una notte al Museo“.

Sono previsti anche eventi, mostre, convegni, visite guidate, appuntamenti speciali, in tutta Italia, da nord a sud. Eccone alcuni, elencati in ordine alfabetico per regione:

 

 
ABRUZZO

Pescara

Palazzo della Provincia. Convegno: Archeoprospettive, innovazione e cultura digitale: lo stato dell’arte e dell’archeologia in Abruzzo
Dai relatori prof.ssa Anna Maria Reggiani e prof. Antonio Cilli saranno trattate le tematiche inerenti le prospettive dell’archeologia in Abruzzo, anche in un’ ottica europea ed internazionale, nonché il relativo sviluppo della cultura digitale e dell’innovazione tecnologica a salvaguardia del patrimonio storico-artistico. Verrà trattato ampiamente il caso dell’Abruzzo.

Luogo: Pescara, Palazzo della Provincia – Sala Figlia di Iorio
Orario: 17.00 – 20.00
Mob: 340 7353368
presidenza@accademiadabruzzo.it
m.demenna@unidav.it
http://www.accademiadabruzzo.it

Archivio di Stato di Pescara: partecipa quest’anno alle Giornate Europee del Patrimonio con ben tre eventi.
Il percorso “Targhe storiche” per le G.E.P. avrà inizio alle ore 10,30, all’AURUM, sala F.P. Tosti, con una breve introduzione al tema. La partenza dall’Aurum prevede il seguente l’itinerario: via d’Annunzio, via Primo Vere, via De Cecco, via Scarfoglio, ritorno all’Aurum.

Luogo: Pescara, AURUM e Rione Pineta – Pescara
Orario: 10:30
Tel: 085 4549508
Fax: 085 4512783
angelamaria.appignani@beniculturali.it
http://www.archiviodistatopescara.beniculturali.it

Museo Casa Natale di Gabriele d’Annunzio: lo staff del  Museo organizza visite guidate di approfondimento dei temi della  mostra “…quando l’alba s’innamora. L’infanzia di Gabriele d’Annunzio da Pescara a Prato”,  organizzata in occasione del 150° anniversario della nascita del Poeta,  negli ultimi giorni di apertura al pubblico.

Luogo: Pescara, Museo Casa natale di Gabriele d’Annunzio
Orario: 09,00 – 14,00
Tel: 085 60391
Fax: 085 4503590
http://www.casadannunzio.beniculturali.it

 

Teramo

– Archivio di Stato di Teramo:  verrà inaugurata, giovedì 26 settembre presso la sala espositiva dell’Archivio di Stato di Teramo, la mostra dal titolo “Da un muro di idee: promuovere la cultura e raccontare la storia attraverso la comunicazione visiva”.
Fra tutti i mezzi di cui si avvale la tecnica pubblicitaria per comunicare i propri “messaggi” : musica, teatro, cinema, giornali, radio, televisione, dischi, internet, ce n’è uno in particolare che merita la nostra attenzione per l’interesse della sua storia e la qualità dei suoi risultati: è il manifesto murale, un genere che è diventato ormai da tempo un elemento tipico del paesaggio urbano rappresentando lo specchio della società perché ne riflette gusti e miti. La mostra ha il pregio di suggerire, tramite i materiali esposti, gli ambienti e le atmosfere del territorio teramano, i costumi, le tendenze nazionali dell’epoca. Lungo il percorso, i manifesti esposti consentono di mettere a fuoco come la nascita di un’estetica dei beni di consumo sia stata capace di influenzare i comportamenti dei consumatori, di stimolare la vita sociale, il tempo libero. L’iniziativa vuole poi evidenziare il ruolo svolto dal manifesto nel corso del tempo diventando un potente strumento mediatico per diffondere informazioni, propaganda politica, messaggi istituzionali ed anche per informare di fatti ed avvenimenti la popolazione italiana.

Luogo: Teramo, ARCHIVIO DI STATO SEDE DI S.AGOSTINO
Orario: Lunedì-Martedì-giovedì 9,00-1800; Mercoledì- Venerdì-Sabato 9,00-14,00
Tel: 0861-240891
Fax: 0861/242963
as-te@beniculturali.it
http://archiviodistatoteramo.beniculturali.it

 

 
BASILICATA

Potenza

Rapolla: Le Giornate Europee del Patrimonio 2013, rappresentano un’ulteriore occasione per promuovere e valorizzare il patrimonio culturale dei piccoli centri della Basilicata.
La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, in collaborazione con il Centro Operativo Misto di Venosa, promuove una visita guidata alla scoperta della storia e dei monumenti più significativi di Rapolla: la Porta dell’Annunziata, elemento superstite della cinta muraria medievale della città, nei cui pressi fa bella mostra della sua chioma un tiglio secolare; la Chiesa di Santa Lucia, la cui edificazione viene fatta risalire al X-XI secolo ad opera dei Normanni, caratterizzata all’interno da tre navate illuminate da una luce tenue e soffusa e all’esterno dall’armonioso portale in pietra, dall’originale composizione volumetrica degli elementi architettonici e dalle coperture in lastre di pietra; infine, la Cattedrale di Santa Maria Assunta che, nonostante le numerose ricostruzioni seguite ai disastrosi eventi sismici verificatisi nei secoli che ne hanno trasformato l’originaria fisionomia, conserva ancora significative testimonianze della chiesa duecentesca.

Luogo: Rapolla, Porta dell’Annunziata – Chiesa di Santa Lucia – Cattedrale
Orario: 9.00-13.30 / 15.30-19.00
Tel: 0972 36095
Fax: 0972 36095
Mob: 339 5071641
michelevincenzodauria@beniculturali.it
http://www.sbap.basilicata.beniculturali.it

– San Fele:  In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2013, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, in collaborazione con l’Associazione Volontaria Tutela e Valorizzazione Cascate di San Fele “U uattënniérë”, promuove la visita ad uno dei luoghi più suggestivi della Basilicata: le Cascate di San Fele, dove è ancora possibile vivere l’incanto di una natura incontaminata, tra bellissimi scorci paesaggistici.
È prevista un’escursione guidata di circa 3 ore lungo un tracciato di 5 Km seguendo il corso del torrente Bradano. Nel suo percorso a valle, assai scosceso e accidentato, il torrente genera numerose cascate di cui per ora solo alcune accessibili e opportunamente messe in sicurezza. Sulle sponde del corso d’acqua insistono ancora oggi i resti di una dozzina di antichi mulini ad acqua e di un’antica “gualchiera” – opificio per la lavorazione, follatura e pulitura della lana, operante fino al 1945. Proprio dalla trasposizione dialettale di “gualchiera”, le cascate prendono il nome di “U uattënniérë”.
Appuntamento: sabato 28 settembre 2013 ore 9.30 – Corso Umberto I, 25 – San Fele (PZ)

Prenotazione: Obbligatoria; Telefono prenotazioni: 3475187398
Luogo: San Fele, Cascate “U uattënniérë”
Orario: ore 9.30
Mob: 347 5187398
cascatedisanfele@libero.it
michele.sperduto@virgilio.it

Venosa: In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2013, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, in collaborazione con il Centro Operativo Misto di Venosa, promuove l’apertura straordinaria con visite guidate dell’Abbazia della SS. Trinità e annesso Museo del Territorio di Venosa.
L’Abbazia benedettina (V-XII sec.), rappresenta una delle più significative testimonianze storiche non solo della città oraziana ma della Basilicata intera.
L’importante complesso monumentale comprende un avancorpo (foresteria), la chiesa paleocristiana e quella incompiuta; in correlazione con questi, all’esterno, l’elemento più antico, il battistero paleocristiano.

Il Museo del Territorio, allestito nella Foresteria dell’Abbazia della SS. Trinità, raccoglie materiale prezioso per lo studio e la conoscenza del territorio di Venosa. Oltre a reperti lapidei appartenenti all’antica Abbazia e ad un plastico che riproduce l’intero complesso abbaziale, espone i risultati di una lunga e articolata ricerca condotta dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Potenza. La documentazione cartografica e documentaria raccolta ha permesso di ricostruire il territorio extraurbano di Venosa in epoca settecentesca con l’individuazione di antichi casali, mulini, iazzi, fontane e significative strutture architettoniche religiose.

Luogo: Venosa, Abbazia della SS. Trinità
Orario: 9.00-13.30 / 15.30-19.00
Tel: 0972 36095 – 338 9898642
Fax: 0972 36095
tommaso.sileno@beniculturali.it
http://www.sbap.basilicata.beniculturali.it

 

 

CALABRIA

Catanzaro

– Archivio di Stato: Nell’ambito dell’attività promozionale, ai fini di una sempre maggiore conoscenza e valorizzazione delle fonti archivistiche, l’Archivio di Stato organizzerà, aderendo alle Giornate Europee del Patrimonio, la mostra dal titolo “La seta a Catanzaro nei secoli XVIII – XIX”.
Catanzaro fu il centro più importante della produzione serica in Calabria, tanto che, proprio con diploma regio del 30 marzo 1519, fu concesso alla città il Consolato dell’arte della seta, il primo nel regno dopo quello di Napoli fondato nel 1465. La ricca esposizione documentaria comprenderà anche pezzi non noti ancora e svilupperà le seguenti tematiche: produzione, commercio, tassazione e prezzi. Scopo principale della mostra sarà quello di avvicinare un numero maggiore di utenti all’archivio ed ai suoi documenti, che rappresentano il vissuto di un mondo che non c’è più, una testimonianza di civiltà. In modo particolare saranno incentivate, nei giorni di apertura, le visite guidate rivolte al mondo scolastico, che potrà così conoscere la straordinaria importanza delle memorie archivistiche, senz’altro tasselli importanti per la ricostruzione del mosaico della storia.

Luogo: Catanzaro, Archivio di Stato
Orario: inaugurazione ore 10,00; da lunedì a giovedì 8,30-17,00; venerdì e sabato 8,30 – 13,00.
Tel: 096 1726336
as-cz@beniculturali.it

– Lamezia Terme: La Sezione di Archivio di Stato di Lamezia Terme partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio con la mostra documentaria dal titolo “Un viaggio nel passato attraverso i documenti della Regia Udienza Provinciale” (secc. XVII – XIX). Saranno esposti per la prima volta documenti originali, che svilupperanno tre temi fondamentali: gli arrendamenti, Nicastro e dintorni, gli atti recanti la firma di Bernardo Tanucci (Segretario di Stato, della Giustizia, Ministro degli Affari Esteri e della Casa Reale durante il Regno di Carlo di Borbone e di suo figlio Ferdinando IV). Questo evento  propone all’attenzione del pubblico una ricca selezione di documenti, che sono senz’altro fondamentali per approfondire la conoscenza della storia locale e nazionale.

Luogo: Lamezia Terme, Sezione di Archivio di Stato
Orario: inaugurazione 27/09/2013 ore 10,00; da lunedì a giovedì 8,30 – 17,00; venerdì e sabato 8,30 – 13,
Tel: 096822048
Fax: 096822048
as-cz@beniculturali.it

 

Cosenza

Rossano: In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le prov. di CS, CZ e KR realizzerà due manifestazioni che si terranno a Rossano (CS) il 28 settembre presso il Pathirion ed a Isola Capo Rizzuto (KR) il 29 settembre presso il complesso monumentale ” Fortezza di Le Castella”.  Le manifestazioni, che avranno per tema “Il Restauro e la conoscenza come occasione di valorizzazione dei beni culturali” prevedono: apertura e fruizione dei luoghi ; visita guidata da tecnici della Soprintendenza con illustrazione dei lavori di restauro in corso; tavola rotonda con esperti del settore e rappresentanti delle Istituzioni.

Luogo: Rossano, Pathirion
Orario: 10.00
Tel: 0984 75905
Fax: 0984 74987
antonio.puntillo@beniculturali.it

 

Reggio Calabria

– Archivio di Stato: Mostra documentaria sui legami socio-economici tra la Svizzera e l’Italia, con riferimenti tra l’altro all’istituzione dell’ospedale italiano a Lugano ed ai soccorsi inviati alle popolazioni di Reggio Calabria e Messina dopo il terremoto del 1908, in collaborazione con il Consolato Svizzero in Calabria-Console onorario Avv. Renato Vitetta. Inaugurazione il 29 settembre ore 17,30.

Luogo: Reggio di Calabria, ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO CALABRIA SALA CONFERENZE
Orario: 9,00 -13,00 da lunedì a sabato
Tel: 0965 653211
Fax: 0965 6532212
as-rc@beniculturali.it
http://www.archiviodistatoreggiocalabria.beniculturali.it

 

 

 

CAMPANIA

Avellino

Biblioteca statale di Montevergine: In occasione delle Giornate europee del patrimonio La biblioteca statale di Montevergine ha organizzato l’evento “Storia, tradizione e musica”.
L’evento si snoda in due momenti molto importatnti: il primo Percorsi didattici – visite guidate al complesso monumentale (Biblioteca e settecentesco palazzo abbaziale di Loreto) e illustrazione delle due mostre attualmente aperte 21 luglio 1938 – 21 luglio 2013 ; 75 anni di storia e cultura delle Biblioteca statale di Montevergine e Pellegrini a Montevergine.
I percorsi didattici osserveranno i seguenti orari: mattina 9,30 e 11,00; pomeriggio 13,30 e 16,30.
La giornata si concluderà con il Concerto cameristico La musica nell’anima per soprano, pianoforte e violino. Il concerto organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Stravinsky si terrà nel Salone degli Arazzi del palazzo abbaziale di Loreto alle ore 18,30.

Prenotazione: Obbligatoria; Telefono prenotazioni: 0825 787191; Url prenotazioni: bmn-mnv.reference@beniculturali.it
Luogo: Mercogliano, Biblioteca Statale di Montevergine – Palazzo abbaziale di Loreto
Orario: 8,30 – 14,30 ; 14,30- 20,30
Tel: 0825 787191 – 789933
Fax: 0825 789086

 

Caserta

–  Reggia di Caserta: Nell’ambito del progetto “La notte dei musei” cui la Reggia di Caserta ha aderito: Visita agli Appartamenti Storici e alla Pinacoteca.Visite guidate alla sezione Arti Decorative e ai Sottotetti. Musica classica e letture di brani letterari nei vari ambienti degli Appartamenti con l’apporto dell’Accademia Jervolino di Caserta (Maestro Antonino Cascio).

Luogo: Caserta, Palazzo Reale
Orario: orario museo
Tel: 0823277428
Fax: 0823354516
vega.demartini@beniculturali.it
http://www.reggiadicaserta.beniculturali.it

 

Napoli

– Biblioteca universitaria: L’esposizione, di cui verrà realizzata la versione digitale sul sito web della Biblioteca, si propone di offrire una panoramica storico-bibliografica, soprattutto sui giornali di moda o femminili posseduti dalla Biblioteca Universitaria, nell’arco di tempo che va dal 1800 al 1930. L’allestimento è completato da filmati, fotografie, abiti e accessori  prestati da Istituzioni culturali e collezionisti privati. L’esposizione è visitabile dal 28 settembre al 5 ottobre, dalle 8.30 alle 13.30, presso la Sala lettura della Biblioteca Universitaria, via G. Paladino n. 39.

Luogo: Napoli, Biblioteca Universitaria
Orario: 8.30-13.30
Tel: 0815517025 081/5514484
Fax: 081 5528275
bu-na@beniculturali.it
http://www.bibliotecauniversitarianapoli.beniculturali.it

– Certosa e Museo di San Martino: Si rinnova l’appuntamento alla Certosa e Museo di San Martino per gustare le deliziose uve biologiche degli antichi ceppi cornicella e catalanesca. La vendemmia si svolgerà nei giardini, seguendo il percorso della vigna, pianta con antichi significati storico-religiosi ma anche simbolo dell’abbondanza e della forza rigenerativa.

Luogo: Napoli, Certosa e Museo di San Martino
sspsae-na.sanmartino@beniculturali.it

– Castel Sant’Elmo: Nel forte di Sant’Elmo, realizzato per volere dell’imperatore Carlo V e del Viceré Pedro da Toledo dallo spagnolo Pedro Luis Escrivá, nella prima metà del XVI secolo, sul sito dove già insisteva il Belforte angioino, saranno sperimentati, nell’ambito dell’architettura fortificata “alla moderna”, nuovi ed innovativi criteri di difesa che fanno del forte napoletano un esempio unico nella complessa storia dell’evoluzione dell’architettura difensiva. Il percorso di visita intende offrire una lettura sotto il profilo tecnico – militare di Castel S. Elmo facendo acquisire al visitatore il linguaggio specifico delle fortificazioni cinquecentesche: cannoniere difensive ed offensive, difesa passiva ed attiva, tiri radenti e di fiancheggiamento, angoli morti, merli e merloni, ed, ancora, le varie artiglierie in dotazione: colubrine, sagri, smerigli, falconetti, spingarde, etc.

Luogo: Napoli, Castel Sant’Elmo
sspsae-na.santelmo@beniculturali.it

 

Salerno

– Museo Diocesano: Sabato 28 settembre 2013, alle ore 11.00, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, presso la sala Santa Caterina del Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno, la Soprintendenza per i BSAE per le province Salerno e Avellino e i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli presenteranno il restauro del dipinto quattrocentesco Madonna con Bambino e Santi di Pavanino da Palermo, rubato dalla chiesa di San Biagio in Eboli nel 1990 e recuperato dal Reparto Speciale dell’Arma dei Carabinieri.

Luogo: Salerno, Museo Diocesano ‘San Matteo’
Orario: 11:00 – 13:00
Tel: 089 239126
emilia.alfinito@beniculturali.it

 

 

 

EMILIA ROMAGNA

Bologna

– Quadreria della Fondazione Ritiro San Pellegrino: In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, la Fondazione Ritiro San Pellegrino apre le porte della sua quadreria, che comprende 126 opere esposte presso i locali di Emil Banca credito cooperativo, ad Argelato in via Argelati n. 10.
Sabato 28 settembre, alle ore 18.00 è prevista la conferenza “San Michele Arcangelo tra fede, arte e storia”, con i relatori dott. Luca Balboni e Don Massimo Fabbri.
Domenica 29 settembre, l’apertura al pubblico si svolge dalle ore 18 alle ore 22.

Luogo: Argelato, Emil Banca credito cooperativo
Orario: dalle 18.00 alle 22.00
Mob: 3480090152

– Palazzo della Mercanzia: Cinque visite guidate al Palazzo della Mercanzia, uno degli edifici di maggior valore storico-architettonico di Bologna, trecentesca sede del Foro dei Mercanti, per gruppi di 30 persone max, con prenotazione obbligatoria, nella mattina di sabato 28 settembre 2013.
La visita, oltre alla storia del Palazzo e dell’Istituzione che vi ha sede, è dedicata all’opera di Alfonso Rubbiani (di cui ricorre quest’anno il centenario della scomparsa) nel restauro dell’edificio avvenuto alla fine dell’Ottocento.

Prenotazione: Obbligatoria; Tel prenotazioni: 051 6093454; Url prenotazioni: info@bo.camcom.it
Luogo: Bologna, Palazzo della Mercanzia
Orario: 9.30, 10.00, 10.45, 11.15, 12.00
Tel: 051 6093454
Fax: 051 6093451

– Biblioteca Universitaria: In Mostra sono esposti preziosi manoscritti, libri antichi e moderni, che prendono in considerazione la storia della musica e dell’editoria musicale a Bologna, documentate dai fondi della biblioteca. L’esposizione prevede anche un omaggio a Verdi, attraverso gli spartiti di sei compositori ‘minori’ che rivivono grazie alle rare copie pervenute alla BUB per diritto di stampa.

Luogo: Bologna, Biblioteca Universitaria di Bologna
Orario: sab ore 10-19.15, dom ore 13.45-19.15
Tel: 051 2088300
Tel: 051 2088306
Fax: 051.2088385
direzione@bub.unibo.it
http://www.bub.unibo.it

 

Modena

– Musei Civici: Un patrimonio museale da scoprire attraverso otto tappe fra le raccolte artistiche, archeologiche ed etnologiche. Visita guidata gratuita alle ore 17 sabato e domenica a cura di Mediagroup98.

Luogo: Modena, Musei Civici
Orario: ore 17.00
Tel: 059 2033100
Tel: 059 2033125
Fax: 059 2033110
museo.arte@comune.modena.it
http://www.comune.modena.it/museoarte

 

Ravenna

– Cervia, Casa delle Farfalle: Escursione a piedi guidata alla scoperta dell’importanza della Biodiversità.
Un percorso dedicato al mondo animale e vegetale del territorio, con partenza da Casa delle Farfalle & Co. e arrivo al Parco Naturale di Cervia, accompagnati da un esperto operatore.

Luogo: Cervia, Casa delle Farfalle e Co.
Orario: dalle 15.30 alle 18.00
Tel: 0544 995671
Fax: 0544 998308
casadellefarfalle@atlantide.net
http://www.atlantide.net/casadellefarfalle

– Alfonsine, Casa Monti: Giornata dedicata all’importanza del dialetto romagnolo in compagnia delle poesie dialettali di Hedda Forlivesi e visita guidata in dialetto romagnolo delle Alfonsine a cura del naturalista Luciano Cavassa.

Luogo: Alfonsine, Casa Monti
Orario: 17:30
Tel: 0544 869808
Fax: 0544 869808
casamonti@atlantide.net
http://www.atlantide.net

 

 

FRIULI VENEZIA GIULIA

Trieste

– Mini Mu Parco di San Giovanni. Laboratorio: il parco di San Giovanni tra scatti fotografici e arte digitale. Un confronto fra l’anima delle cose e l’arte alla luce dei mutamenti introdotti dall’avvento delle tecnologie digitali. A cura di RICCARDO DALISI ACQUA DUE 0.

Costo del biglietto: Per informazioni 349 7868180
Prenotazione: Obbligatoria
Luogo: Trieste, Mini Mu Parco di San Giovanni
Orario: 15.00 – 19.00
Tel: 040 392113
Fax: 040 635589
info@mini-mu.it
http://www.mini-mu.it

– Palazzo Economo, Salone Piemontese: Verdi contro Wagner? Differenze e relazioni fra due mondi musicali. Lectio magistralis del Maestro Marco Maria Tosolini, con la partecipazione straordinaria di Sebastiano Frattini al violino.
Sono veramente così distanti i mondi musicali, e più significativamente culturali, di Verdi e di Wagner, dei quali un curioso caso del destino fa celebrare il bicentenario della nascita assieme, essendo entrambi nati nel fatidico 1813? In senso sostanziale probabilmente si. Tuttavia, nei labirinti dell’esperienza storica, con riferimento non solo ad aspetti ovviamente musicali ed operistici, vi sono tracce quanto mai interessanti di momenti che vedono talvolta convergere azioni e pensieri dei due giganti del teatro musicale del XIX secolo.
La Lectio magistralis aperta disserta proprio sulla disamina delle evidenti differenze e delle sotterranee relazioni fra le poetiche di Verdi e di Wagner, cercando di compiere, non senza l’aiuto prezioso di una misurata ironia, una “discesa agli inferi” della creatività di entrambi, con riferimenti, talvolta imprevedibili, a poetiche di altri autori. La Lectio sarà arricchita dalla fruizione di materiali audio-video e impreziosita dalla performance musicale del Maestro Frattini.

Luogo: Trieste, Palazzo Economo, Salone Piemontese
Orario: 11.00
Tel: 040 4194811
Fax: 040 4194820
dr-fvg@beniculturali.it
http://www.friuliveneziagiulia.beniculturali.it

 

 

LAZIO

Roma

– Museo H. C. Andersen: Il 27 e il 28 settembre 2013 il Museo Hendrik Christian Andersen e la Galleria nazionale d’arte moderna ospiteranno ”Atmosfere. Tra etica ed estetica”, il convegno internazionale promosso dall’Università degli Studi di Torino e da Sensibilia. Colloquium in perception and experience, in collaborazione con l’Accademia di Francia Villa Medici, l’Ambasciata di Finlandia e l’American Academy, Roma.

Luogo: Roma, Museo H.C. Andersen
Orario: 9.30-19.30
Tel: 06 3219089
s-gnam.museoandersen@beniculturali.it
http://www.museoandersen.beniculturali.it

– GNAM: In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2013, che prevedono l’apertura gratuita al pubblico di tutti i luoghi statali della cultura, la Galleria nazionale d’arte moderna e i suoi musei satelliti offrono ai visitatori una serie di iniziative.

La Galleria nazionale inoltre, sabato 28, aderisce al progetto Una notte al museo, con apertura serale straordinaria, per l’occasione gratuita, dato che si pone come naturale prosecuzione della Giornata del Patrimonio. Durante la serata, alle ore 21.00, si terrà la conferenza “TECNICHE MISTE SU SCHERMO. I cinema d’artista in Italia negli anni ’60-’70”, a cura di Bruno Di Marino, che proporrà al pubblico alcuni film tratti dal dvd Lo sguardo espanso. Cinema d’artista italiano: un’antologia, edito da Minerva/Rarovideo.

Luogo: Roma, Galleria nazionale d’arte moderna
Orario: 8.30-19.30
Tel: 06 322981
Fax: 06 3221579
s-gnam@beniculturali.it
http://www.gnam.beniculturali.it

– Isola Farnese: Visite guidate alla Tomba dei leoni ruggenti di Veio, la più antica tomba etrusca dipinta, risalente agli inizi del VII secolo a.C.. Le raffigurazioni di belve e uccelli sulle pareti della tomba ci invitano ad entrare nel mondo e nell’ideologia dei principi etruschi.
Sede: Veio, Tomba dei leoni ruggenti
Appuntamento presso l’area archeologica del santuario di Portonaccio in Via Riserva Campetti (la tomba distante circa 5 Km. dovrà essere raggiunta con mezzi propri).

Luogo: Roma, località Isola Farnese
Orario: Area archeologica; 08,00 – 16,00. Visite guidate alla Tomba ogni ora per gruppi di max 10 persone dalle ore 10,00 alle ore 15,00
Tel: 06.30890116
laura.derme@beniculturali.it
http://etruriameridionale.beniculturali.it/index.php?it/136/area-archeologica-di-veio

– Terme di Diocleziano: Nelle sale del Museo Epigrafico, del Museo Protostorico, nella Certosa e il Chiostro di Michelangelo e nelle sale X e XI  del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano avrà luogo lo spettacolo Visual Arts Department  diretto dal M° Antonio Di Vaio. Coreografia di  Vito Bortone.

Programma serale:
Ore 20.00
esibizione del Visual Arts Department – Sala X delle Terme di Diocleziano

Ore 21.00
Replica del  programma pomeridiano

Ore 22.00
” Concerto in D-anza”. Sulle note del Violin Concerto in D Major Op. 35 di Tchaikovsky, si ricorderà a vent’anni dalla sua dipartita il grande danzatore russo Rudolf Nureyev

Luogo: Roma, Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano
Orario: dalle ore 15.00 alle ore 22.00
http://archeoroma.beniculturali.it

– Villa Borghese: Il deposito delle sculture di Villa Borghese presso il Museo Pietro Canonica raccoglie circa ottanta opere provenienti in gran parte dalla Collezione Borghese, originariamente ubicate a decoro della villa. Nonostante le spoliazioni subite dal parco nei secoli il patrimonio delle sculture di Villa Borghese comprende ancora oggi un gruppo significativo di opere, tra le quali alcune provenienti dalle collezioni del cardinale Scipione Borghese, figura principe del collezionismo europeo del Seicento. In particolare spiccano per qualità le tre statue appartenenti in origine alla Collezione Ceoli, l’Ercole coronato, il Satiro in riposo e la Filatrice e i due leoni medievali provenienti da San Giovanni in Laterano. Un altro nucleo significativo della raccolta è quello costituito dai quattro tritoni e dai quattro mascheroni tardo-cinquecenteschi provenienti dalla Fontana dei Mascheroni e dei Tritoni al Giardino del Lago, lì collocati all’inizio del secolo XX, e in origine appartenenti alla Fontana del Moro di Piazza Navona, opera dagli scultori Simone Moschino, Taddeo Landini, Egidio della Riviera, Silla Giacomo Longhi da Viggiù e Giovanni Antonio Dosio.

Prenotazione: Tel prenotazioni: 06 0608 attivo tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 21,00
Luogo: Roma, Deposito delle Sculture a Villa Borghese
Orario: ore 16.30 e ore 17.30
Tel: 06 0608

 

 

 

LIGURIA

Genova

– Villa Duchessa di Galliera: L’Associazione “Amici di Villa Duchessa di Galliera”, costituita ai fini della valorizzazione culturale del parco, attiverà un servizio di visite guidate specialistiche e finanzierà la realizzazione di brochure esplicative e l’allestimento della mostra “I Marmi Ritrovati”, con l’esposizone al pubblico dei reperti marmorei recuperati durante il restauro del Giardino all’Italiana: un’occasione unica per gli appassionati di giardini storici e di restauro, ai quali saranno svelate la storia del parco ed i personaggi che lo frequentarono.

27 settembre
Inaugurazione del Giardino restaurato
Apertura dell’esposizione “I Marmi Ritrovati”
Apertura della mostra di scultura internazionale “culture d’aria” di Luigi Canepa

28/29 settembre – 5/6 ottobre
Visite guidate al giardino e alle mostre

29 settembre
Concerto nel Giardino all’Italiana

3 ottobre
“Il giardino raccontato”:visita a cura dei bambini delle scuole elementari

5 ottobre
Visita in notturna

6 ottobre
Opera al Teatro di Villa Galliera: “Enea e Didone”
Ingresso gratuito, ad esclusione dello spettacolo “Enea e Didone”

Prenotazione: Telefono prenotazioni: 3477276837
Luogo: Genova, Villa Duchessa di Galliera
Orario: 17.00
Mob: 347 7276837
amicivillagalliera@libero.it

– Palazzo Doria De Fornari:

Performance multimediale tra gli affreschi e gli stucchi tardo-barocchi del Palazzo che fu dimora del Principe Leopoldo Doria. Un’ anticipazione delle emozioni che si potranno vivere durante gli eventi della rassegna: ascoltando la musica composta da Britten e da compositori che lo hanno ispirato entrando nell’atmosfera del teatro britteniano attraverso le anticipazioni del progetto fotografico di Margherita Marchese Scelzi, “Benjamin Britten – Il mare della Metamorfosi”.

Alle ore 19.00 visita al Palazzo con i professori Gianni Bozzo e Tiziana Ferretti che illustreranno gli affreschi, gli stucchi e i saggi di restauro.

Momenti musicali con la partecipazione degli Artisti del Teatro Carlo Felice di Genova.:

Luogo: Genova, PALAZZO DORIA DE FORNARI
Orario: ore 18.00 performances (replicate alle ore 20.00 e 21.00)

– Galleria Nazionale di Palazzo Spinola: Conversazione musicale di Roberto Iovino e Marika Colasanto.
La conversazione verterà sui rapporti che Gabriele D’Annunzio ebbe con la musica e i musicisti mettendo in risalto il riavvicinamento fra la letteratura e il teatro musicale. Si parlerà dunque della musicalità della sua poesia, dei suoi principali incontri in campo musicale, dei suoi gusti e delle sue collaborazioni riuscite (Pietro Mascagni, Francesco Paolo Tosti, Ildebrando Pizzetti, Claude Debussy, Riccardo Zandonai) o fallite (Giacomo Puccini). Marika Colasanto, accompagnata al pianoforte da Caterina Picasso eseguirà alcune liriche di Francesco Paolo Tosti e Ottorino Respighi.
Nell’occasione verrà presentato, ad evocare l’atmosfera del mondo di D’Annunzio, un abito (concesso in prestito da un collezionista privato) appartenuto all’attrice Lea Zanzi amica di Eleonora Duse.

Luogo: Genova, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
Orario: ore 16,30
Tel: 01 02705300
Fax: 01 02705322
palazzospinola@beniculturali.it
http://www.palazzospinola.it

– Villa Durazzo Pallavicini: ‘Associazione “Amici di Villa Durazzo Pallavicini”, costituita ai fini della valorizzazione culturale del parco, attiverà un servizio di visite guidate specialistiche: un’occasione unica per gli appassionati di “giardini storici” e di “restauro dei monumenti”, ai quali saranno svelate le logiche del progetto e le alchimie di un restauro rivolto sia al costruito, sia alla vegetazione, di cui è previsto il completo riassetto. Le visite avverranno esclusivamente su prenotazione, ogni sabato e domenica, a partire dal mese di settembre 2013.

Costo del biglietto: 10 euro
Telefono prenotazioni: 340 3020612, 328 5878644
Luogo: Genova, Villa Durazzo Pallavicini
Orario: 10.00 – 15.00
amicivillapallavicini@gmail.com
http://www.pegli.com

 

Imperia

– Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Sanremo: L’ Orchestra Sinfonica di Sanremo si esibirà diretta dal M° Maurizio Dones insieme al Coro Troubar Clair, al Baritono Riccardo Ristori ed alla voce bianca della giovane Jennifer Ciurez. . L’ evento è a conclusione del ciclo di concerti della “III Rassegna di Musica nelle Chiese” organizzata dalla nostra Fondazione in collaborazione con l’ Accademia Chigiana di Siena di cui ospitiamo, per il terzo anno consecutivo, giovani allievi del corso di Direzione d’ Orchestra per una serie di concerti che vengono realizzati nel mese di Settembre.

Luogo: Imperia, Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Sanremo
Orario: 21.15
Tel: 0184 505764
Fax: 0184 505850
info@sinfonicasanremo.it
http://www.sinfonicasanremo.it

 

La Spezia

– Museo del Castello di San Giorgio: venerdì 27 settembre 2013, presso il Castello di San Giorgio della Spezia inaugurazione della mostra dal titolo “Disegnato tutto il giorno – I disegni italiani di Goethe”.
La mostra raccoglie un’ampia selezione di facsimili dei disegni realizzati dall’autore tra il 1786 e il 1788 durante il celebre viaggio in Italia. La mostra, a cura di Hermann Mildenberger e Margarete Oppel, è un’iniziativa della Klassik Stiftung Weimar e della Casa di Goethe di Roma. L’attivissima istituzione museale ha recentemente ampliato i suoi spazi storici in via del Corso presentando al pubblico un’ importante selezione dei 900 disegni di soggetto italiano. Le riproduzioni realizzate in quell’occasione vengono veicolate nelle varie regioni italiane attraverso il circuito degli Istituti Culturali italo-tedeschi (Bologna, Verona, Venezia) e del Goethe- Institut.

Telefono prenotazioni: 0187 739625 ; Url prenotazioni: acit.spezia@tedescoweb.it
Luogo: La Spezia, Museo del Castello di San Giorgio
Orario: ore 18
Tel: 0187 751142
Fax: 0187 751142
http://museodelcastello.spezianet.it http://

– Museo Civico “Amedeo Lia”: Al fine di promuovere il dialogo fra espressioni artistiche differenti, il Museo potenzia la propria offerta al pubblico con un’apertura serale che prevede alle ore 20,15 una cena finger-food nel chiostro del Museo a cura del Ristorante “Come Te”, seguita alle ore 21,15 da una performance teatrale dal titolo “La figura di Pontormo”: nella cornice dei dipinti ed oggetti antichi della Collezione un racconto di Roberto Alinghieri accompagnato da Stefano Cabrera al violoncello.
E’ prevista la possibilità di partecipare al solo spettacolo teatrale. Per l’intera giornata (dalle ore 10 alle 18) è prevista la tariffa ridotta di ingresso al Museo (4,50 Euro anziché 7,00).

Costo del biglietto: Biglietto: 30,00 Euro – senza cena 10,00 Euro
Telefono prenotazioni: 0187 731100 ; Url prenotazioni: attivita.museolia@comune.sp.it
Luogo: La Spezia, Museo Civico “Amedeo Lia”
Orario: cena ore 20,15,
Tel: 0187 731100
Fax: 0187 731408
attivita.museolia@comune.sp.it
http://museolia.spezianet.it

 

 

 

LOMBARDIA

Mantova

– Basilica Palatina di Santa Barbara: La Basilica palatina di Santa Barbara, eretta dal duca Guglielmo Gonzaga nella metà del XVI secolo, possiede un organo prezioso, costruito dal grande organaro bresciano Graziadio Antegnati nel 1565. Per valorizzare i pregi dello strumento nella splendida acustica della chiesa, si propongono due momenti musicali con visita guidata, a cura dell’organista Alessandro Rizzotto: il primo presenta “il suono italiano” attraverso autori del nostro paese, il secondo “il suono europeo” attraverso compositori dei principali paesi del continente.

Luogo: Mantova, Basilica palatina di Santa Barbara
Orario: 16.00 e 18.00
santabarbara@diocesidimantova.it
http://www.antegnatisantabarbara.it

 

Milano

– Sesto San Giovanni, Galleria Campari: in occasione delle giornate europee del patrimonio 2013 Galleria Campari organizza un programma di visite guidate e gratuite alla propria collezione con un focus particolare sulla comunicazione pubblicitaria futurista.

Luogo: Sesto San Giovanni, Galleria Campari
Orario: 14.00-15.30-17.00 sabato; 10.00-11.30-14.00-15.30-17.00 domenica
Tel: 02 62251
Tel: 02 6225420
galleria@campari.com
http://www.campari.com

– Spazi espositivi dell’Archivio Storico Intesa Sanpaolo: L’Archivio storico apre le proprie sale espositive per una visita guidata, che comprenderà la proiezione del documentario Una storia italiana, prodotto dall’Archivio storico in collaborazione con il regista Alessandro Varchetta, che ricostruisce le radici plurisecolari del Gruppo Intesa Sanpaolo raccontate di pari passo con la storia del nostro Paese. Il documentario è stato diffuso nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
La formazione dei gruppi per la visita guidata avverrà nell’atrio di ingresso delle Gallerie di Piazza Scala, 6.

 Telefono prenotazioni: 02 87942970; Url prenotazioni: archivio.storico@intesasanpaolo.com (segnalando il numero dei partecipanti alla visita e un recapito telefonico e mail)
Luogo: Milano, Spazi espositivi dell’Archivio storico Intesa Sanpaolo
Orario: 11.00-17.00
Tel: 02 87942970
Tel: 02 87941650
archivio.storico@intesasanpaolo.com
http://www.archiviostorico.intesasanpaolo.com

– Castello Sforzesco: S’intende presentare al grande pubblico la Civica Biblioteca d’Arte, nata insieme alle raccolte d’arte, riunite nel Castello Sforzesco di Milano per mettere la fortezza ricostruita alla fine dell’Ottocento al servizio della cultura, non più emblema del potere ma simbolo del passato e del futuro della città. Una particolare attenzione fu data a documentare la vita artistica milanese e la costruzione dei musei cittadini. Per questo sarà in questa occasione ricostruita la storia di Emilio Bestetti, premiato all’Esposizione di Torino del 1898 come disegnatore di tessuti, ma ben presto diventato importante nell’editoria d’arte milanese.

Luogo: Milano, Castello Sforzesco
Orario: 16.30
barbara.galimberti@comune.milano.it
http://www.comune.milano.it/casva

 

 

MARCHE

Ancona

– Museo Diocesano di Ancona ‘Mons. Cesare Recanatini’: in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2013, il Museo Diocesano di Ancona ‘Mons. Cesare Recanatini’ organizza visite guidate gratuite, proponendo il percorso sul colore e il suo simbolismo nei seguenti giorni: sabato 28 e domenica 29 settembre alle ore 17,00.

Luogo: Ancona, Museo Diocesano di Ancona ‘Mons. Cesare Recanatini’
Orario: 17,00
Tel: 071 200391
Mob: 3392173277
Fax: 071 2085822
museo.ancona@diocesi.ancona.it
http://www.museodiocesanoancona.it

 

 

MOLISE

Campobasso

– Salcito, Palazzo Borrelli: la sezione Molise dell’ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane, fondata e presieduta da Nicoletta Pietravalle già Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggio, Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico del Molise, propone al pubblico dei visitatori un’edizione ampliata della mostra “Strisce e schizzi di Jac” in collaborazione con il Comune e con la Pro Loco di Salcito (Campobasso).
La mostra, che intende sottolineare l’opera dell’umorista e vignettista molisano Benito Jacovitti (Termoli1923-Roma 1997) nel novantesimo della nascita, esporrà suoi disegni a china e a pennarello, cartoline e opuscoli pubblicitari illustrati dall’artista, numeri de Il Vittorioso, esemplari dell’Albo Vitt settimanale, diari e quaderni Vitt. Tra le curiosità aggiuntive si segnalano due beffardi foglietti riempiti estemporaneamente da Jacovitti, con la sua penna a sfera, nel corso di un’allegra tavolata organizzata nel 1976 dall’ANAF – Associazione Amici del Fumetto; era ospite d’onore Lee Falk, il celebre creatore di Mandrake e dell’Uomo Mascherato; la frecciata di Jacovitti volle colpire il contrasto tra l’età del disegnatore americano, classe 1911, e della procace fanciulla che lo accompagnava. L’inaugurazione della mostra avrà luogo venerdì 27 settembre alle ore 17.30.

Luogo: Salcito, Palazzo Borrelli
Orario: 10.00-13.00; 16.00-19.00
associazionedimorestoric@tin.it

 

 

PIEMONTE

Torino

– Palazzo Reale:  In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2013 il Palazzo Reale di Torino riapre al pubblico il percorso completo dell’Appartamento dei Principi di Piemonte (chiuso dal 2010) presentando al pubblico la mostra UMBERTO E MARIA JOSE’. ULTIMI PRINCIPI A PALAZZO allestita negli ambienti da loro abitati. La mostra si chiuderà il 5 novembre 2013.

Luogo: Torino, Palazzo Reale
Orario: 8.30 – 19.30 (chiusura biglietteria ore 18.00)
Tel: 011.4361455
Fax: 011.4361557
sbap-to.reale@beniculturali.it
http://www.ilpalazzorealeditorino.it

– Museo Archeologico:  Open day dedicato alla didattica, rivolto agli insegnanti e alle famiglie. Un giorno per scoprire il Museo, incontrare gli archeologi, vivere la storia e l’archeologia.
Per il terzo anno, il Museo apre le collezioni e i giardini agli insegnanti e alle famiglie che vogliono conoscere le sue collezioni e l’offerta educativa.
Dall’insediamento taurino alla città medievale, l’antica Torino rivive tra guerrieri celti, centurioni romani e cerusici medievali. Nei giardini reali del museo e nel teatro romano si apprestano accampamenti e si ricreano antichi scenari, con gli archeologi delle ditte che operano nel Museo si fabbricano lucerne e mosaici e si mette alla prova la propria conoscenza della Torino romana.

Luogo: Torino, Museo Archeologico di Torino
Orario: 14.00-19.00
Tel: 011 5212251
sba-pie.museoantichita@beniculturali.it
http://museoarcheologico.piemonte.beniculturali.it/

– Galleria Sabauda:  La Galleria Sabauda propone un percorso guidato sul collezionismo sabaudo dalla fine del Cinquecento alla prima metà del Settecento, mettendo in evidenza le scelte figurative dei duchi di Savoia alla luce dei profondi legami politico-dinastici con le altre corti europee.

Luogo: Torino, Galleria Sabauda
Orario: 10.00/11.30/16.00/17.30
Tel: 011 5641729, 011 5641731
Fax: 011 549547
galleriasabauda@artito.arti.beniculturali.it
http://www.artito.arti.beniculturali.it

 

 

PUGLIA

Bari

– Castello Svevo: Nel compendio monumentale si potrà visitare, nella sala Angioina, la mostra fotografica “Il Castello Normanno-Svevo di Bari nella documentazione fotografica e archivistica del XX secolo”; nella sala Bona Sforza sarà possibile ammirare una esposizione di ceramica medievale e rinascimentale ritrovata negli scavi del Castello. Nella Gipsoteca è allestita la mostra permanente “Non solo Medioevo. La Gipsoteca del Castello di Bari dal cinquantenario dell’Unità d’Italia alla riapertura”.

Luogo: Bari, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia (Castello Svevo)
Orario: 8,30 – 19,00
Tel: 080 5286210
Tel: 080 5286218
Tel: 080 5286219
Fax: 080 5245540
castellodibari@beniculturali.it
http://www.sbap-ba.beniculturali.it

 

Lecce

– Abbazia di Santa Maria di Cerrate: Ore 20,00 – Concerto di musica da camera.
Nella suggestiva cornice della chiesa abbaziale, il trio TriOrpheus (Chiara Papa alla chitarra, Luigi Papa al flauto e Antonio Trevisi al clarinetto) si esibirà in un repertorio di  musiche da camera.
Inoltre: ore 10,00; 11,30; 16,30 Visite guidate gratuite (anche in inglese).

Luogo: Lecce, Abbazia di Santa Maria di Cerrate
Orario: Ingresso abbazia: ore 9,30 – 13,00 e 15,00 – 19,30; ingresso al concerto (fino ad esaurimento posti)
Tel: 0832 361176
faicerrate@fondoambiente.it
http://www.fondoambiente.it

– Archivio di Stato: Il progetto vuole promuovere la conoscenza di alcune tipologie di atti notarili custoditi in Istituto, partendo dai più antichi risalenti a metà ‘500 per giungere sino a quelli del primo ‘900. La finalità è quella di evidenziare ogni possibile parallelismo tra alcuni negozi giuridici dei secoli passati, tra i quali i contratti di matrimonio, i testamenti, i mutui, ecc…, confrontandoli con le molteplici situazioni che possono riscontrarsi nell’odierno quotidiano collettivo.
Durante i previsti giorni di apertura, saranno inoltre incentivate le visite guidate in Archivio delle scolaresche, alle quali verranno illustrate le competenze e le finalità istituzionali dell’Istituto e presentate le fonti archivistiche più significative, espressione documentaria della realtà del territorio ed insostituibile strumento di ricerca per la conoscenza della storia locale.

Luogo: Lecce, Archivio di Stato
Orario: 9,00 – 13,00
Tel: 0832 246788
Fax: 0832 242166
as-le@beniculturali.it
http://archiviodistatolecce.beniculturali.it

 

 

SARDEGNA

Cagliari

– Castello di Cagliari: Il Castello di Cagliari si presenta come uno straordinario palinsesto di “città murata”, nel quale è tutt’ora leggibile la concreta applicazione delle più avanzate tecniche di difesa militare nel periodo dal XIII al XIX secolo, e insieme una realtà urbana complessa, nella quale la comunità cittadina urbana fa i conti con una poderosa cinta fortificata e ci convive.Al fine di diffondere conoscenza sullo straordinario valore storico-monumentale delle fortificazioni di Castello, saranno realizzate visite guidate lungo il circuito delle mura, con il supporto di esperti di Legambiente e dell’Università, per gruppi di massimo 20 persone alla volta. Sarà distribuito ai partecipanti materiale esplicativo, con indicazioni sui principali aspetti storici e architettonici della cinta muraria. Appuntamento alle 11.00 a Porta Cristina e conclusione alle 13.00 in piazza Costituzione.
Percorso: piazza Costituzione, Cammino Nuovo, Cittadella dei Musei, Bastione di Saint Remy.

Luogo: Cagliari
Orario: 11.00-13.00
Tel: 070 659740
salegambiente@tiscali.it

– Museo Archeologico Nazionale: “Dal dramma greco in pezzi e in pezzi scelti” – Presentazione del volume: Omero, Sofocle, Euripide, Eschilo. Chi sono i Greci? Questa la domanda che l'”ermeneuta” Monique Smadja ha il coraggio di porsi  e di sottoporre al lettore del XXI secolo. Certo, perché per capire chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo, periodicamente ritorniamo sempre a loro. Eppure, la nostra tradizione ha totalmente frainteso il loro messaggio, leggendolo con le categorie del presente, violentandolo così nel senso più autentico. Da qui, la necessità non di forzare le loro parole ma semplicemente di ascoltarle, con una purezza sconosciuta alle grandi traduzioni. Ritornare dunque ad essere discepoli dei greci, iniziati ai loro misteri, alle loro gesta e al loro eros, per capire chi noi stessi siamo. Ridonare vita a ogni poeta partecipe della bellezza universale, renderlo immortale. Fare vivere un’altra volta la parola detta una volta .

Luogo: Cagliari, Museo Archeologico Nazionale
Orario: 20.00 – 24.00
Tel: 070 60518245
Fax: 070 658871
museoarcheologico.cagliari@beniculturali.it
http://www.archeocaor.beniculturali.it

– Sella del Diavolo: Escursione guidata sul sentiero naturalistico e archeologico.
L’itinerario si snoda lungo il sentiero archeologico e ambientale della Sella del Diavolo, alle porte di Cagliari. Lungo il percorso si possono osservare testimonianze archeologiche dall’epoca punico-romana ai nostri giorni e apprezzarne i valori ambientali, naturalistici e paesaggistici.

Prenotazione: Facoltativa
Luogo: Cagliari, Località Sella del Diavolo
Orario: 10.00
Mob: 345 0480069
grigsardegna@gmail.com
http://selladeldiavolo.wordpress.com/

 

Oristano

– Pinacoteca Comunale Carlo Contini: Il “Contini” restaurato: Processione notturna de Su Jesus.
La mostra, a cura di Ivo Serafino Fenu, propone, dopo un lungo restauro realizzato dalla Ditta Restauro Arborense e con un ricco corredo documentario, la grande tela di Carlo Contini “Processione notturna de Su Jesus”, dipinta nel 1925, ad appena 23 anni. Un’opera capitale nel suo percorso artistico, che sintetizza l’esperienza formativa romana e gli approcci con l’ambiente veneziano, ponendosi come premessa per gli sviluppi di un’epopea per immagini dalla forte valenza cromo-luministica. Inaugurazione il 28 settembre alle 19.00.

Data Inizio:28 settembre 2013
Data Fine: 23 novembre 2013
Luogo: Oristano, Pinacoteca comunale Carlo Contini
Orario: 10.30-13.00 / 17.00-20.45 (chiuso domenica)
Tel: 0783 791262
info@antiquariumarborense.it

 

Sassari

– Museo Nazionale “G. A. Sanna”: Il Pensiero della Materia.
Dopo l’appuntamento di sabato all’Antiquarium Turritano l’Associazione Danza Estemporada proseguirà le proprie esibizioni nel fine settimana al Museo Nazionale “G.A.Sanna” di Sassari, dove presenterà lo spettacolo inedito “”l pensiero della materia” domenica 29 settembre alle ore 18.00.
Nella giornata di sabato e durante gli eventi di domenica l’ingresso ai Musei ed alle aree archeologiche sarà gratuito.

Luogo: Sassari, Museo Nazionale ‘G. A. Sanna’
Orario: 18,00 – 20,00
Tel: 079/272203
museosannasassari@beniculturali.it
gabriella.gasperetti@beniculturali.it
http://www.archeossnu.beniculturali.it

 

 

 

SICILIA

Catania

– Archivio di Stato: 1943. Dopo il dramma, il ritorno della democrazia.
La mostra focalizza l’attenzione, da un lato, sull’«emergenza» venutasi a creare a Catania e nella provincia con lo sbarco delle Forze alleate in Sicilia il 10 luglio 1943 e, dall’altro, sulla ripresa delle istituzioni democratiche.

Luogo: Catania, Archivio di Stato di Catania
Orario: Lunedì-venerdì, ore 9.00-18.00; sabato, ore 9.00-13.00
Tel: 095 7159860
Fax: 095 7150465
as-ct@beniculturali.it
http://www.ascatania.beniculturali.it/

 

Messina

– Archivio di Stato: SCHEGGE DI MEMORIA “Testimonianze della Seconda Guerra Mondiale attraverso le fonti documentarie conservate nell’ Archivio di Stato di Messina a settant’ anni dell’ armistizio di Cassabile”.
La manifestazione si propone di ricordare il periodo e gli eventi bellici che hanno lasciato una traccia indelebile nella nostra cultura e società. La città di Messina fu profondamente devastata da bombe dirompenti e da spezzoni incendiari. L’ occupazione delle Forze Alleate e la sottoscrizione dell’ armistizio segnano un momento di grande rilevanza storica che aprirà la strada, per quanto non priva di difficoltà, alle fondamentali riforme verso la ricostruzione e la democrazia. La mostra offre una serie di rilevanti documenti, molti dei quali inediti.

Luogo: Messina, ARCHIVIO DI STATO DI MESSINA
Orario: dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 – pomeriggio martedì e giovedì dalle ore 15.00
Tel: 09 029842
Fax: 09 02984220
as-me@beniculturali.it
http://www.archivi.beniculturali.it/ASME

 

Palermo

– Archivio di Stato: Archivi, cantieri, protagonisti a Palermo. Palazzo Termine Pietratagliata tra Targogotico e Neostili.
In occasione delle GEP 2013, la Soprintendenza Archivistica per la Sicilia e l’Archivio di Stato di Palermo con la collaborazione della famiglia Termine Pietratagliata hanno organizzato una mostra documentaria sul Palazzo della nobile famiglia sito in via Bandiera. I documenti in esposizione provengono dagli archivi privati Alliata, Basile e Palazzotto,  dall’Archivio di Stato di Palermo e dall’Archivio storico comunale di Palermo. Inaugurazione ore 18.00.
Mostra a cura di: Massimiliano Marafon Pecoraro, Pierfrancesco Palazzotto e Maurizio Vesco.

Luogo: Palermo, Archivio di Stato
Tel: 091 2510628
as-pa@beniculturali.it

– Borgata dell’Immacolatella: Si inizia sabato 28 Settembre 2013 alle ore 18,00 presso la Chiesa dell’Immacolatella, in via Immacolatella allo Sperone a Palermo, con una conferenza a più voci dal titolo: “La borgata, la chiesa, l’arte”. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale SiciliAntica e di P. Giovanni Bondì, Parroco della Chiesa dell’Immacolatella, sono previsti gli interventi dell’architetto Valentina Vadalà, che terrà una relazione su: “Palermo e le sue perle. Alla scoperta delle piccole borgate della Conca d’oro”, di Francesco Baiamonte, fotografo e giornalista che parlerà su: “Quattro e Nove, luoghi e volti di un territorio” e infine della restauratrice Fanny Basso che interverrà su “Il Crocifisso recuperato”. Il giorno successivo, domenica 30 Settembre 2013 alle ore 10,00, è prevista, con la presentazione di Giuseppe Meli, una visita guidata “I segni culturali della borgata”. (Appuntamento davanti la Chiesa dell’Immacolatella).

Luogo: Borgata dell’Immacolatella, Palermo
Mob: 346 8241076
palermo@siciliantica.it.

 

Ragusa

– Archivio di Stato: Separatismo siciliano. Che satira tira.
La liberazione, la nuova Italia, la caduta della dittatura fascista fanno rivivere la democrazia. Le contrapposizioni danno vita ad interessantitestate giornalistiche alcune di breve durata, in cui si strigliano, con la satira uomini ed eventi  usando quella forza che rispecchia i tempi come è possibile leggere nelle vignette in cui si mettono in ridicolo i vari esponenti politici di spicco del tempo e numerosi episodi politici e di costume. Cantachiaro, Il Grillo Parlante, Il Solletico, L’Indipendente, Il Pettirosso, Sicilia alla Riscossa, Gioventù Siciliana, Intervallo, Marforio, L’Indice dei Fatti, Soffia Sò, L’Orlando, Chiarezza, Il Travaso, Cosmopolita, L’Uomo che ride, Piff, Paff!, Quadranti

Luogo: Ragusa, Archivio di Stato
Orario: lunedì e sabato 9-13, martedì, mercoledì, giovedì, venerd’ 9-13 e 15-17
Tel: 0932 622200
Fax: 0932 622200
as_rg@beniculturali.it

 

 

TOSCANA

Firenze

– Museo Archeologico Nazionale. Visita al Giardino Ameno.
E’ un invito a visitare il seicentesco Giardino che tra le rarità botaniche e le fioriture stagionali ospita le ricostruzioni di importanti tombe etrusche prelevate dal territorio ai primi del ‘900.

Luogo: Firenze, Museo Archeologico Nazionale
Orario: 10.30 e 12.30
Tel: 055.23575
Fax: 055.242213
http://www.archeotoscana.beniculturali.it

– Museo Egizio: Nell’ambito delle iniziative indette per le Giornate Europee del Patrimonio, Sabato 28 Settembre, alle ore 11,30, sarà inaugurato il nuovo allestimento della Sala I del Museo Egizio di Firenze, che espone i reperti egizi databili all’Epoca Predinastica, all’Antico Regno e all’inizio del Medio Regno. Oltre ad un più moderno e adeguato allestimento, anche l’apparato didattico e di comunicazione al pubblico è stato interamente rinnovato, mediante l’installazione di sette pannelli luminosi e nuove didascalie nelle vetrine, che si uniformano ai criteri già utilizzati per le sale aperte al pubblico nel 2011, che molto successo hanno riscosso sia tra i visitatori che tra gli specialisti del settore. Fra gli oggetti più importanti della sala si segnalano la statua di un faraone del Medio Regno, la variopinta statuetta di una donna che macina il grano e due pregiati vasi di alabastro con i nomi dei faraoni Unas e Merenra.

Luogo: Firenze, Museo Egizio
Orario: 11.30
Tel: 055 2357767
mariacristina.guidotti@beniculturali.it
http://www.archeotoscana.beniculturali.it

 

Pisa

– GAMeC: Artedonna. Il gruppo nasce a Pisa nel 1979, su iniziativa di alcune pittrici pisane. Nasce come C.A.D ( cooperativa arte donna) quando fare il pittore era ancora un modo di essere, uno stile di vita e voleva essere anche un mestiere. Negli anni 85-86 si è trasformata in Associazione Artistica, senza scopo di lucro. Nel corso degli anni il gruppo ha sempre continuato la sua attività non solo a Pisa ma anche in molte altre località Toscane e non, ottenendo sempre consensi e la simpatia del pubblico poichè ha sempre cercato un legame, un discorso unitario di esposizione pur rispettando la diversità delle singole espositrici. Sono diverse le realtà sociali e artistiche delle socie del gruppo. Alcune hanno mestieri attinenti all’arte, rubano il tempo alla vita attiva e lo nascondono in seno per cercare di ritrovarsi, scintilla che vibra agli stimoli del mondo. Questo è il tempo in cui fare gli artisti non basta per essere liberi e neanche per aspirare alla libertà.

Luogo: Pisa, GAMeC CentroArteModerna di Pisa
Orario: 18.00-20.00
Tel: 050 542630
info@centroartemoderna.com
http://www.centroartemoderna.com

– Area archeologica: Visita guidata alla necropoli etrusca. Utilizzata tra la fine dell’VIII e la metà del V sec. a.C., è caratterizzata da un grande tumulo di 30 m. di diametro circondato da una crepidine di sottili lastre di pietra. A corona del monumento, sono state rinvenute coppie equidistanti di grandi pietre monolitiche e una stele in arenaria, intervallate da resti di sepolture in piccoli dolii e cippi.
Visite guidate:
28 settembre ore 17.30
29 settembre ore 16.30 e 17.30
Appuntamento presso la necropoli di via S. Jacopo.

Luogo: Pisa, Area archeologica
Orario: sab 17.30; dom 16.30 e 17.30
Tel: 050 550401
Mob: 388 6589195
info@pisatour.it
gapisa@tiscali.it

 

Siena

– Pinacoteca Nazionale: la Pinacoteca Nazionale di Siena ospiterà la conferenza del Prof. Marco Ciampolini, docente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, “Mattias de’Medici, Governatore di Siena e collezionista”.

Durante le “Giornate Europee del Patrimonio” del 28 e 29 settembre 2013, l’ingresso a tutti i luoghi della cultura statali è gratuito e la Pinacoteca Nazionale di Siena osserverà il seguente orario di apertura al pubblico:
– sabato 28 settembre: 8,15 – 19,15
– domenica 29 settembre: 9,00 – 13,00

Luogo: Siena, Pinacoteca Nazionale di Siena
Orario: sabato 28 settembre: 8,15 – 19,15; domenica 29 settembre 9,00 – 13,00
Tel: 0577 41246
Fax: 0577 270508
sbsae-si@beniculturali.it

 

 

UMBRIA

Perugia

– Galleria Nazionale dell’Umbria: Il 28 settembre ricorre la XXII giornata Europea del Patrimonio e per la Galleria Nazionale dell’Umbria, che partecipa al progetto “Una notte a l Museo”, é prevista anche l’apertura notturna dalle 20.00 alle 24.00. Tra le iniziative previste vi saranno due visite guidate generali, alle ore 11.00 e alle 17.00, alle opere in esposizione.
Alle 21.00. a cura della Società Sistema Museo, avrà luogo un appuntamento dal titolo “Skyline in trasformazione”, durante il quale, partendo dalla mostra fotografica dedicata a Sandro Becchetti con riferimento agli scatti sul paesaggio e alle periferie urbane anonime, si passerà all’interno del percorso espositivo della Galleria per individuare, attraverso le rappresentazioni nei dipinti della città di Perugia, cambiamenti della città e dei borghi.
A chiusura della giornata,  è previsto un grande concerto alle 22.00 nella Sala Maggiore del Trio Barocco e del Quartetto di Flauti a cura dell’Associazione Giovanile Musicale (A.GI.MUS.) con musiche di Bach, Vivaldi Kuhlau e Castéréde.

Il Castello Bufalini a San Giustino resterà aperto per la giornata del 28 settembre dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30 con visite guidate gratuite.

Luogo: Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria
Orario: 8.30/19.30 (chiusura biglietteria 18.30) 20.00/24.00 (chiusura biglietteria 23.00)
Tel: 075 58668415
Fax: 075 58668400
sbsae-umb@beniculturali.it

– Complesso Momunentale di Santa Giuliana: Il giorno 28 settembre, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, la Scuola Lingue Estere dell’Esercito aprirà al pubblico la sua sede che insiste sul Complesso monumentale di Santa Giuliana.
L’Istituto, polo di eccellenza nazionale per la formazione linguistica del personale della difesa, occupa dal 1993 la magnifica struttura del Complesso monumentale di Santa Giuliana. Ex monastero femminile cistercense risalente al 1253, venne restaurato nel ‘500. Al suo interno si trovano decorazioni ed affreschi di scuole ed epoche diverse. La Scuola metterà a disposizione dei visitatori un percorso guidato che spazierà dai resti della strada romana, al cortile del leccio secolare e dalla adiacente chiesa ai numerosi affreschi dei chiostri. Quest’anno sarà possibile ammirare due affreschi recentemente restaurati che impreziosivano il coro delle monache.
Presentazione del restauro degli affreschi del coro delle monache a cura della Direzione regionale Beni Culturali il giorno Venerdì 27 alle ore 10:30. Visite guidate della durata di 1 ora circa Sabato 28 nei seguenti orari: mattina ( ore 10, 11:30) pomeriggio (e ore 14, 15:30). Prenotazione nominativa obbligatoria entro giovedì 26 settembre.

Luogo: Perugia, Scuola Lingue Estere dell’Esercito – Complesso monumentale di Santa Giuliana.
Orario: 10.00, 11.30, 14.00, 15.30
Tel: 07 557505240
Fax: 07 575505270
adsede@sclingue.esercito.difesa.it
uadsede@sclingue.esercito.difesa.it
http://www.sclingue.esercito.difesa.it

 

 

VALLE D’AOSTA

Aosta

Centro Saint-Bénin: La mostra è dedicata a Pepi Merisio, classe 1931, importante fotografo italiano del secondo dopoguerra, noto al grande pubblico per i suoi reportages dedicati al Papa Paolo VI. Curata da Raffaella Ferrari e Daria Jorioz, la mostra intende offrire un approfondimento sulla cultura fotografica in Italia nel secondo Novecento, presentando al pubblico cinquanta fotografie, per la maggior parte in bianco e nero, aventi come tema il gioco, che Merisio racconta con delicatezza e poesia.

Luogo: Aosta, Centro Saint-Bénin
Orario: 9.30 – 12.30 / 14.30 – 18.30
Tel: 0166 272687
u-mostre@regione.vda.it
http://www.regione.vda.it

– Chiesa San Lorenzo: La piccola chiesa sconsacrata di San Lorenzo, a guardia della quale resiste ancora un tiglio plurisecolare, è oggi una delle sedi espositive principali del capoluogo. Nel sottosuolo custodisce gli scavi archeologici della primitiva basilica funeraria paleocristiana del V secolo con pianta a forma di croce latina, su cui resti è stata eretta. Oggetto di ricostruzioni e di molteplici rimaneggiamenti a seguito della distruzione avvenuta nell’VIII sec. a seguito di un incendio, l’antica basilica è disseminata di tombe tra cui quelle dei primi vescovi della diocesi.
Visite guidate gratuite al castello.

Luogo: Aosta, Chiesa San Lorenzo
Orario: 9.00-19.00
Mob: 349 6429216
http://www.regione.vda.it

 

 

 

VENETO

Padova

– Museo Nazionale Atestino: In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, oltre all’ingresso gratuito del 28 settembre, al Museo Nazionale Atestino è possibile visitare la mostra “…nel Veneto i ceramisti…”, allestita in collaborazione con la Fondazione Accademia dell’Artigianato di Este e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo .

Luogo: Este, Museo Nazionale Atestino
Orario: 8.30 – 19.30
sba-ven.museoeste@beniculturali.it
http://www.atestino.beniculturali.it

 

Venezia

– Palazzo Mocenigo: Rialto (in origine Rivo alto) era il cuore commerciale di Venezia, qui arrivavano i navigli con le mercanzie e il ponte di legno si apriva per lasciar passare le alberature delle navi. Qui c’erano le sedi delle banche e delle società assicurative, delle quali resta notizia nella toponomastica cittadina. Qui si stabilivano i contatti commerciali più importanti. Nel 1312 si costruì un nuovo ponte in legno crollato poi nel 1444 per troppo afflusso di folla, accorsa per vedere il passaggio della sposa del marchese di Mantova.
Il percorso guidato parte dalla Chiesa di San Giovanni Elemosinario (visita esterna), procedendo per il Ponte di Rialto, il Mercato, il Palazzo dei Camerlenghi (visita esterna), per campo San Giacometto con le Fabbriche Vecchie e Nuove, i Campi del le Becarie e del Paragon concludendosi in Riva del Vin.
Punto di ritrovo: davanti alla chiesa di San Giovanni Elemosinarlo.

Luogo: Venezia, Palazzo Mocenigo
Orario: 4 turni con partenza alle ore 10.00, 11.00, 15.00, 16.00.
Tel: 0412 440010
info@amicideimuseivenezia.it
http://www.amicideimuseivenezia.it/

– Ca’ Foscari:  L’Università Ca’ Foscari Venezia apre le porte del suo edificio più prestigioso, palazzo Foscari, da cui l’ateneo prende il nome, costruito per volontà del doge Francesco Foscari nel 1453. Con il Ca’ Foscari Tour sarà possibile ripercorrere la storia dell’edificio, ammirare la scenografica vista sul Canal Grande che incantò per secoli pittori e visitatori di tutto il mondo e apprezzare gli interventi di restauro realizzati dall’architetto veneziano Carlo Scarpa negli anni ’30 e ’60 del Novecento. Il percorso, di circa un’ora, partirà dai cortili esterni per poi proseguire all’interno del palazzo, alla scoperta dei luoghi simbolo dell’ateneo veneziano.
Turni di visita disponibili: ore 10; 11.30; 15 (prenotazione obbligatoria).

Telefono prenotazioni: 0412 348036
Luogo: Venezia, Ca’ Foscari (sede centrale dell’Università Ca’ Foscari Venezia)
Orari visite guidate: 10; 11.30; 15 (turni disponibili fino a esaurimento posti)
Tel: 0412 348036
Fax: 0412 348035
cafoscaritour@unive.it
http://www.unive.it/visita

– Lido di Venezia. I nuovi colori dell’Isola d’Oro.
Le voci del mare, la placida laguna, i grandi progetti sulla sabbia dorata. Passeggiata patrimoniale del Lido di Venezia in bicicletta, tra murazzi, dune, ville liberty e fortificazioni, grandi opere e processi partecipati, ascoltando i testimoni delle trasformazioni socio economico culturali dell’isola.
Dalle ore 10.00 alle ore 13.00 circa. Punto di ritrovo per i partecipanti: Piazzale Santa Maria Elisabetta – Lido di Venezia.

Prenotazione Obbligatoria: admin@unfaropervenezia.eu; Url prenotazioni: http://www.unfaropervenezia.eu/chisiamo/contatti
Luogo: Venezia, Lido di Venezia
Orario: dalle 10.00 alle 13.00
Mob: 328 1899713
admin@unfaropervenezia.eu
http://www.unfaropervenezia.eu/

 

Verona

– Museo Nicolis: In occasione delle giornate Europee del Patrimonio il Museo Nicolis propone l’ingresso omaggio per i ragazzi fino ai 18 anni. Il Museo Nicolis è un sorprendente contenitore di cultura, divertimento e innovazione. Attraverso 7 importanti collezioni – 100 auto d’epoca, 120 biciclette, 105 moto, 500 macchine fotografiche, 120 strumenti musicali, 100 macchine per scrivere, piccoli velivoli e centinaia di opere dell’ingegno umano – raccontiamo la storia dell’uomo e della società degli ultimi due secoli.

Visita guidata sul tema dell’evoluzione dei mezzi di trasporto negli ultimi due secoli e le trasformazioni economiche e sociali ad essi collegate. Il Museo è un sorprendente contenitore di cultura, divertimento e innovazione. Attraverso 7 importanti collezioni – 100 auto d’epoca, 120 biciclette, 105 moto, 500 macchine fotografiche, 120 strumenti musicali, 100 macchine per scrivere, piccoli velivoli e centinaia di opere dell’ingegno umano – raccontiamo la storia dell’uomo e della società degli ultimi due secoli.

Luogo: Villafranca di Verona, Museo Nicolis
Orario: visita guidata dalle 15.30 alle 17.30
Tel: 045 6303289
Fax: 045 7979493
info@museonicolis.com
tourism@museonicolis.com
http://www.museonicolis.com

 

 

Gli appuntamenti interessanti durante le Giornate Europee del Patrimonio sono molti altri e coinvolgono vari comuni e province. Per conoscerli tutti è possibile visitare la sezione del MiBAC dedicata all’evento.

ticulMolte aziende pubbliche e private utilizzano, ormai in modo consolidato, i “buoni lavoro” come sistema per remunerare prestazioni professionali. Conosciuti anche come “buoni pasto” o più semplicemente “ticket”, questi coupon sono una vera e propria moneta di scambio, tanto che, chi li percepisce, si ritrova di fatto ad arrotondare la propria capacità di acquisto mensile.

I molti siti internet dedicati agli acquisti online ci dimostrano come lo scambio “coupon-servizio” possa essere applicato a molti ambiti produttivi al fine di favorire maggiori consumi; tra questi vi è anche quello della Cultura e dell’Entertainment.

Sembra esserne convinta “Qui!Group Spa” (società italiana attiva nel settore dei servizi e Buoni Pasto) che di recente ha lanciato l’iniziativa “Qui!Cultura”: un coupon dedicato ad arte e cultura (accettato da musei, gallerie, siti archeologici, cinema e teatri partners dell’iniziativa) che consente una riduzione sul biglietto d’ingresso o sull’acquisto di prodotti venduti dalle stesse strutture. Il progetto “Qui!Cultura” si ricongiunge ad una più ampia politica di Welfare Aziendale: le agevolazioni culturali si sommano a quant’altro un’azienda è in grado di offrire ai propri collaboratori al fine di dare valore al tempo delle persone, migliorando di conseguenza performance professionali e clima aziendale.

Anche l’azienda “Edenred”, proprietaria del marchio “Ticket Restaurant”, attua veri e propri piani di Welfare per le aziende attraverso i voucher “Ticket Family” (per pagare servizi come asili nido, ripetizioni scolastiche, assistenza domiciliare per anziani) e “Ticket Cultura” (con sconti per l’ingresso in enti convenzionati o per l’iscrizione a corsi di formazione ed aggiornamento professionale).

Nel nostro Paese, però, a parte le iniziative di specifiche realtà aziendali, le opportunità derivanti dal binomio “coupon-cultura” sono ancora poco sostenute. Le politiche culturali di altri Paesi (come ad esempio Francia, Belgio, Portogallo) hanno già sperimentato almeno in parte questa pratica. Nel 2008, nella regione spagnola dell’Andalusia, il Consiglio Regionale della Cultura ha promosso buoni sconto al fine di incrementare la partecipazione culturale giovanile. In quel caso, il voucher fu concepito come un modo per evitare che i giovani usassero la scusa economica per non partecipare ad attività culturali.

Un caso interessante quanto attuale è rappresentato dal Brasile, dove il Governo recentemente ha approvato il programma “Vale-Cultura”: un vantaggio rivolto ai lavoratori dipendenti (in primis di basso e medio reddito) per garantire loro l’accesso e la partecipazione alle varie attività culturali del Paese, mentre per le aziende che aderiscono al programma sono previsti speciali favori fiscali. Ad ulteriore sostegno dell’intera iniziativa il Governo ha istituito un portale online, interamente dedicato al progetto ed utilizzabile come strumento di informazione e consulenza anche legislativa.

I coupon dedicati alla cultura, dunque, possono rappresentare un’opportunità per ampliare il consumo culturale, soprattutto in tempi di crisi. Un’azienda che sostiene una simile iniziativa può ottenere molti benefici, come: usufruire di agevolazioni fiscali, incentivare lo svago dei propri dipendenti, maturare un valore aggiunto grazie ad iniziative a sostegno del reddito. I lavoratori, invece, possono beneficiare di vantaggi economicamente tangibili derivanti da un risparmio sul costo diretto di accesso e consumo culturale, senza perdere l’opportunità di svolgere leisure activities e di frequentare luoghi culturali, anche in tempi di ristrettezze economiche.

Certamente non si può pensare di risolvere il problema dei bassi consumi culturali proponendo buoni sconto, soprattutto nel nostro Paese. Il sistema culturale italiano necessita con urgenza di politiche culturali oculate e complesse che, attraverso l’integrazione di differenti strumenti, possano favorire una concreta promozione del consumo culturale. Il “Coupon Cultura” non può che essere un singolo passo.

 

Squadra che vince non si cambia.
Dopo il successo della prima edizione, nell’estate 2012, torna il progetto Summer School, a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.
Progetto unico in Italia, nasce dall’esperienza di ZonArte, il network che raccoglie al suo interno, oltre al Dipartimento, Cittadellarte Fondazione Pistoletto, Fondazione Merz, GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, PAV in collaborazione con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e sostenuto dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, creato per favorire situazioni di dialogo tra il pubblico e l’arte contemporanea.

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Un dialogo a volte difficile e minato da sentimenti di diffidenza e dalla sensazione di non possedere mai i giusti strumenti per approcciare al linguaggio di questo tipo di arte.
Sono proprio queste diffidenze che il progetto Summer School cerca di spazzare, offrendo al pubblico, nei mesi da Giugno a Settembre, una varia e fitta programmazione di occasioni per incontrare l’arte e la cultura contemporanea nel suo insieme, accogliendo contaminazioni e dialoghi tra le arti visive, il teatro, la danza, la musica e la letteratura.
E’ in questo sfondo che nel 2012 nasce l’incontro con Stalker Teatro, compagnia teatrale torinese impegnata nel sociale e nella sperimentazione, che da vita al progetto Re-action, un laboratorio entro il quale il pubblico è accompagnato a visitare una selezione delle opere della collezione del Castello e stimolato non a comprenderla, ma ad entrarci in relazione.

Non c’ è bisogno di possedere alcuna nozione o esperienza del mondo dell’arte e nessuna formazione culturale, in quanto l’opera viene sempre presentata senza alcun vincolo formale o dialettico e con tecniche adeguate a garantire la nascita spontanea di un contesto relazionale intorno ad essa.
Lasciando spazio libero all’osservatore e alle sue “prime impressioni”, il laboratorio offre l’opportunità di trasformare le empatie e le emozioni suscitate dall’opera in un lavoro creativo e concreto, rappresentato dalla messa in scena di una performance collettiva aperta al pubblico.

La prima esperienza ha visto il coinvolgimento di diversi gruppi di lavoro; il primo composto da studenti universitari e adulti interessati, il secondo da due classi di bambini provenienti dalla scuola elementare del quartiere periferico de le Vallette (dove la compagnia dirige il suo teatro Officine Caos-Officine per lo Spettacolo e le Arti contemporanee) e ha dato vita allo spettacolo “Il Castello dalle Finestre che Ridono”.

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Gabriele Bocaccini, direttore della compagnia, osserva come questo tipo di progetto sia in grado di riportare il linguaggio dell’arte contemporanea tra la gente, e come, puntando sulla relazione, possa presentarsi pressoché immutato ad ogni gruppo di lavoro; “la rottura dei ruoli dettati tra artista/opera d’arte e pubblico” e successivamente quelli tra “performer e spettatori danno infine vita più che ad uno spettacolo teatrale ad un happening in cui tutti si sentono coinvolti”.

Due gambe. Due gambe su un monitor si muovono, camminano, per la precisione. Un chiaro invito ad entrare, penso. Sono fuori la Hugh Lane City Gallery di Dublino, un po’ come se fosse la galleria d’arte comunale della città. L’entrata è gratuita (ne sono sorpresa abituata a pagare “solo” 10-12 euro in città), la struttura è signorile, appartiene alla città, si vede. Le opere si susseguono nella stanze variamente colorate: un cielo di Monet, un tramonto di Turner, qualche astrattista e la strada verso il Novecento (si tratta di una esposizione cronologica) si “compie” con lo studio di Francis Bacon. Una cosa mi è chiara, lui nel caos e disordine ci sguazzava, era il suo habitat, quello che gli permetteva di creare.  Un po’ come il Nietschiano motto che ormai mi fa pensare solo alla Smemoranda o a una canzone di Zucchero “bisogna avere un gran caos dentro di sé per far fiorire una stella che danza”.
Approvo, la “questione” ordine mi riguarda e, anche se la mia stanza non sarà mai esposta, mi sento più vicina a Bacon, senza entrare nel merito del suo essere genio indiscusso della pittura di tutti i tempi.

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Cambio scena.

Un parallelepipedo bianco. Un parallelepipedo bianco in una strada non affollata sta lì. Nulla particolarmente invitante all’entrata. Entrata che, ancora una volta, è libera. E’ la Royal Hibernian Academy. Tre mostre in corso, uno spazio polifunzionale dalle linee e materiali essenziali, semplice e funzionale. Bello. Spicca una mostra su Richter e Sigmar Polke e un’altra sulla pelle, quasi toccante. In alcune foto il dolore delle ferite sulla pelle ritratte è epidermico, nelle scritte di Shrin Neshat invece la pelle diventa tela attraverso cui comunicare. All’uscita c’è un box per le donazioni. Si, hanno proprio meritato una donazione spontanea, pochi euro, è vero. Ma quanto siamo disposti a donare di questi tempi? E’ già molto, credo.

 

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Siamo a Dublino. Prima volta che volo in Irlanda, cerco di cogliere le impressioni della sua scena artistica, ma anche di una città e un paese che, a quanto ho visto attraverso letture e persone, ha molto da offrire soprattutto in termini di valori: genuinità, ospitalità, generosità. Ricordo il discorso di Gabriel in Gente di Dublino “Ogni anno che passa sento con maggiore forza che il nostro paese non ha tradizione che gli faccia tanto onore e che dovrebbe proteggere così gelosamente come quella della sua ospitalità. E’ una tradizione senza eguale per quanto ne abbia esperienza (e sono stato in non pochi posti all’estero) tra le nazioni moderne”. Vedo persone rivolgermi la parola con un sorriso o una battuta, “intromettersi” per consigliare un panino al pub o indicarmi la strada ad un incrocio. Tutto torna.

Quest’anno l’Irlanda detiene la presidenza della Commissione europea e questo favorisce la sua immagine. Grazie ai fondi europei sono migliorate le infrastrutture e anche i settori tradizionali, come agricoltura e allevamento, ne hanno tratto giovamento. E la cultura? Ho tra le mani uno studio. L’impressione che ho avuto dopo appena 48 ore è che non è poi messa così male, guardando i mirabili esempi sopra esposti. Analizzo un studio (1) della EENC (European Expert Network on Culture) datato settembre 2012  . Lo scenario è alquanto negativo

“Ireland is adjusting to a severe recession complicated by banking and fiscal crises […] Until now, there has been no comprehensive research conducted in Ireland focusing on the current state of culture in the framework of the Structural Funds during the support period 2007-2013 […] most notably it has highlighted the fact that the role of arts, culture and the creative industries by EU Structural Funds in the period 2007-2013 is underdeveloped”.

E’ comunque vero che “Culture and creative industries have benefitted in different categories such as innovation and the Knowledge Economy, Sustainable Urban Development, Environment and Accessibility”.

Sono stati finanziati progetti strutturali come il Cork e il Dublin Gateway convertiti in Arts Centre, è stata incentivata la creazione di microimprese culturali come “Designer Dublin“, sono state sostenute le attività di ricerca e catalogazione in ambito culturale per la University College Dublin e il MIC. Tirando le somme dunque la situazione relativa all’utilizzo dei Fondi Europei per la cultura non è esaltante, visto che permangono una serie di aree sulle quali è necessario investire, permane una disomogeneità nella distribuzione dei fondi tra le varie regioni, ed un eccessivo attaccamento alle industrie culturali tradizionali. Nonostante questo, ciò che è stato fatto finora è incoraggiante e  fa ben sperare che la cultura possa diventare un motore di sviluppo anche per la verde Irlanda. Se una comune turista come me ha potuto vedere due mirabili esempi come quelli sopra descritti significa che “chi ben comincia è a metà dell’opera”.

(1) EUROPEAN EXPERT NETWORK ON CULTURE (EENC) – Culture and Structural Funds in Ireland by Gráinne Millar, Sept 2012

Il presidente russo Vladimir Putin in scollata vestaglia rosa pastello da donna e il primo ministro russo Dmitry Medvedev in mutandine e reggiseno sui toni dell’indaco e del viola. Il primo che sembra accarezzare la nuca dell’altro e entrambi che fissano con sguardo vacuo l’osservatore. No, non si tratta di un brutto sogno, ma di un’opera d’arte che forse costerà cara all’artista che l’ha creata, Konstantin Altunin.

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Questa e altre quattro opere del 45enne artista russo erano esposte al Museo del Potere di San Pietroburgo, ma il 27 agosto è intervenuta la polizia a confiscarle. La reazione di Altunin è stata la fuga verso la Francia. Contro di lui non è stato emanato alcun mandato di cattura, ma le autorità hanno sequestrato le opere per capire se infrangono la legge e sono passibili di condanna.

Altunin, dalla Francia, si dice scioccato dalla reazione delle autorità, che non pensava reagissero in maniera così estrema ad un’opera che lui definisce ironicamente innocente. Certo, la tela ha un taglio polemico, e non lo nasconde. Konstantin l’ha creata tenendo in mente l’annuncio del 2011 in cui Putin e Medvedev proclamavano che si sarebbero scambiati le cariche, con il ritorno del primo al Cremlino e l’elezione del secondo a Primo Ministro. L’opera si intitola, poi, “Travesty”, e molti vi hanno letto il sostegno di Altunin alla causa dei diritti gay, tanto dibattuta in questi giorni con riferimento proprio alla Russia.

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La duma, all’unanimità, ha infatti approvato una legge che vieta la propaganda omosessuale nel paese, legittimando ulteriormente le aggressioni ai manifestanti pro gay da parte di ortodossi religiosi e di formazioni di estrema destra. Un’altra delle opere confiscate, non a caso, ritrae il legislatore Vitaly Milonov, ideatore della legge, che sventola una bandiera della pace, simbolo gay, mentre in primo piano un poliziotto sta per picchiare un giovane manifestante con un manganello.

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E’ comprensibile, dunque, la decisione di Altunin di chiedere asilo politico alla Francia e di stabilirsi a Parigi, viste le misure che il Cremlino è solito attuare contro chi si oppone, in un modo o in un altro, alle autorità. E’ ormai tristemente noto il caso delle Pussy Riot, il collettivo anonimo punk rock che ha scatenato le ire del governo russo, portando all’arresto di tre suoi membri nel marzo 2012. Circa un anno fa, un’altra mostra è stata oggetto di tensioni e polemiche, stavolta a Mosca, proprio perché dedicata alle Pussy Riot.

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C’è poi il caso dell’artista russa Aleksandra Kachko, nota anche come Zoa o Rosovi Bint, più volte arrestata per i suoi murales di denuncia nei quali compaiono spesso donne maltrattate, crocifisse o in manette.

Spaventa ancora l’arte, da quella in gallerie e musei a quella esposta per le strade, e il Cremlino non si rende conto che in questo modo  non fa che dare adito a chi lo accusa di censura, conferendo importanza proprio ai suoi stessi oppositori.