palazzoesposizioniFinalmente è giunta la nomina del nuovo Presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo: lunedì Ida Gianelli si è insediata al Palazzo delle Esposizioni e ieri l’abbiamo vista presenziare alla sua prima inaugurazione: la mostra su Darwin.
Quale potrà essere il suo contributo a Roma? Staremo a vedere, con rispetto ed attenzione, vista l’esperienza e l’alto profilo istituzionale. Arriva nella Capitale in un momento importante per l’arte contemporanea, con la prossima apertura del rinnovato MACRO e del MAXXI. L’Azienda Palaexpo è la più importante istituzione culturale romana, il suo raggio di azione va ben al di là dell’arte, visto che controlla anche la Casa del Cinema, la Casa del Jazz e Zoneattive come società di servizi.
Fino ad oggi al Palazzo delle Esposizioni e alle Scuderie del Quirinale non c’è stato molto spazio per il contemporaneo. Sarà ancora così? Credo che Ida Gianelli sia consapevole della sfida che la attende, che è di profilo ed orizzonte diverso da quella affrontata al Castello di Rivoli. Probabilmente, è per questo che l’ha scelta.
Per vedere i primi risultati bisognerà attendere un po’ di tempo; nel frattempo capiremo se la riorganizzazione dell’Azienda voluta dall’Assessore alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, Umberto Croppi, con lo scorporamento delle due Case, avrà luogo, o se invece il nuovo Presidente si troverà ancora a fare i conti con un grande puzzle un po’ disomogeneo.

Emiliano Paoletti è il direttore Zone attive