teatro_paisielloBuone notizie sul fronte del teatro e della ricerca di nuovi pubblici. Alcune iniziative fanno ben sperare che anche i teatri pubblici comincino a diventare abili nell’uso di strategie di marketing più consapevoli.  Un paio di esempi: il Teatro Pubblico Pugliese offre biglietti a novantanove centesimi e biglietteria on-line direttamente utilizzabile; il Teatro Comunale di Bologna sbarca sul più noto social network, Facebook, ed offre ai primi visitatori della pagina il biglietto per la Boheme a soli dieci euro. Iniziative che sembrano architettate con la sensibilità di chi conosce il proprio prodotto, riconosce l’esigenza di mettersi in contatto con altri pubblici rispetto a quelli tradizionali, mettendo al bando snobismi e rendite di posizione.
Ecco come si può sperare di avvicinare i giovani e i più attenti utilizzatori delle tecnologie, un pubblico che può essere avvicinato all’Opera e al teatro attraverso strategie di marketing non convenzionale. I teatri, come i musei, non possono temere di accogliere nuovi visitatori, ed anzi hanno la responsabilità di non respingerli, tanto più se si considera che il mercato del tempo libero offre prodotti sempre più concorrenziali anche nel campo dell’entertainment. Saranno ancora esempi isolati, ma testimoniano della ricerca di una strategia più complessiva da costruire attraverso modalità per fidelizzare il giovane pubblico, implementazione di reti di collaborazione con settori contigui e capacità di comunicare l’evento teatrale quale “esperienza”, arricchente e coinvolgente per lo spettatore. Che è quanto è richiesto, in termini di valore aggiunto, all’evento teatrale rispetto ad altre forme di intrattenimento.

Giulia Agusto è co-direttore di Tafter Journal