gioco_dellocaCodess Coopcultura Società Cooperativa è diventata leader nazionale nel mercato dei servizi aggiuntivi per fatturato, esperienza e dimensione. Dal 1° gennaio 2010, infatti, Codess è unica titolare di tutti i diritti e gli obblighi di qualsiasi genere facenti capo alla società incorporata Pierreci Scpa. Impossibile non parlarne per gli addetti ai lavori.
Pierreci e Codess hanno deciso con questa fusione, progettata quasi 18 mesi addietro, di ristabilire quel “rapporto” che sul mercato si stava preannunciando molto a sfavore del mondo delle cooperative, dopo che Gebart e Civita avevano incrociato le loro quote ad ottobre del 2008.
Con questa fusione, nata sotto l’egida della lega Coop e sostenuta da più parti, è iniziata quella lotta di posizione che vedrà questi due gruppi confrontarsi nei prossimi anni, di fronte all’arrivo delle nuove gare, a muso duro, e forse dopo tanti anni a “volto scoperto”.
Ma ad oggi molte sono le variabili che probabilmente non sono state considerate da entrambi: prima tra tutti, il possibile inserimento di un terzo incomodo gestore, voluto in modo “silenzioso” dalla Direzione Generale ma, in realtà, ancora incapace di costituirsi; la forza reale di questi due soggetti e la loro capacità di affrontare un mercato che potrebbe cambiare, nei prossimi anni, in modo talmente veloce da non permettere di riuscire a trovare risposte e soluzioni adeguate in tempi brevi in termini di servizi ed investimenti. E soprattutto quel meccanismo micidiale del domino, o per meglio dire degli “scambi ferroviari”, che per tutte e due passerà da tappe obbligate che, se non verranno conseguite, le porteranno indietro, ogni volta anche di due passi, come ci insegna perfettamente il gioco dell’Oca. Perché non è una metafora, ma sembra proprio si tratti di un maledetto gioco ad incastri e di passi di gambero il futuro dei servizi aggiuntivi in Italia. Un mercato in cui tutti cercano risposte e nessuno riesce a darne, neanche chi di questo gioco dovrebbe farne il giudice di gara: il Ministero dei Beni Culturali.

 

Stefano Monti è direttore editoriale di Tafter.it