Innanzi tutto una premessa ironica è doverosa, eccola nella striscia di Dilbert.

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Fonte: http://www.dilbert.com/strips/comic/2009-11-17/

La situazione è molto più complessa di quanto immagini Gianni Riotta nel suo commento al libro “You are not a gadget: a manifesto” di Jaron Lanier.
Cosa sta succedendo? E’ difficile da vedere, ma ci troviamo in una piattaforma che ha abbandonato i paradigmi umanisti e da questa cornice avrà inizio a una nuova epoca, di cui chiaramente non è ancora scritta la “grammatica”, quella post-umana. E quindi gli utenti, che solo apparentemente comunicano e sono fornitori di informazione, si sono trasformati in terminali inconsapevoli di una macchina bio-informatica che automatizza in un processo di ricezione-rielaborazione ogni desiderio comunicante. La straordinaria potenzialità della Rete, cioè l’immensa capacità distributiva che sembrava praticabile con Internet è da una parte frantumata dalle vecchie postazioni gerarchiche e geriarchiche e dall’altra dalla mancata elaborazione di un discorso del “soggetto” che possa progettare una nuova estetica (tempo, corpo e sguardo).
 
Il compito pertanto è elaborare giudizi di valore che possano rappresentare i criteri d’analisi di un nuovo “sentire”, di una nuova estetica, vale la pena ricordare l’etimo aistetikòs ‘capacità di sentire, sensibile’. Mi rendo conto che il progetto di dominio e di anestesia passa attraverso l’assunzione di un processo come pratica partecipativa dell’economia politica, e non vedo spiragli per modificare questa satura stagnazione, nondimeno bisogna cercare.
 
Nel momento presente, le nostre scuole sono dominate da due correnti apparentemente contrarie, ma ugualmente rovinose, scriveva Nietzsche (“Sull’avvenire delle nostre scuole”,1872)  e confluenti nei risultati: da un lato l’impulso ad ampliare e a diffondere la cultura, e dall’altro l’impulso a restringere e a indebolire la cultura stessa. Nel giornalismo e nelle scuole confluiscono le due tendenze. Estensione e riduzione della cultura confluiscono nel lavoro “alla giornata”. Ecco un metodo efficace per l’amnesia: educare uomini e donne quanto piú possibile “correnti”, nel senso in cui si chiama “corrente” una moneta.

Luca Sossella è editore di Sossella editore