Come all’interno di un Paese, di una comunità o di una famiglia la cultura è il sapere materiale e spirituale che si è stratificato e che ha portato ad essere, ad agire e a vedere le cose in un certo modo, così è anche nelle imprese dove la cultura è il modo in cui vengono realizzati i prodotti all’interno di un’organizzazione.
La qualità del fare, del pensare, delle relazioni, dei processi, la capacità di riconoscere una storia e saperla raccontare, la consapevolezza collettiva della propria identità e del territorio in cui si opera, lo stile con cui si valorizzano le intelligenze, si dà peso alla creatività in ogni settore e in ogni funzione, l’attitudine all’innovazione di processo oltre che di prodotto, l’attenzione all’impatto che si produce nel proprio fare impresa: tutto questo forma cultura all’interno di un’impresa e indica il suo grado di responsabilità verso le persone, l’ambiente, il territorio.
In questo senso, misurare il valore d’impresa anche attraverso il suo impegno verso la cultura sarebbe naturale in una società interessata alla creazione di valore collettivo che, in un processo di sviluppo, porta valore tangibile anche alle aziende stesse.

Valeria Cantoni è professoressa di Economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo presso l’Università cattolica di Milano