Aumenta il patrimonio delle sale cinematografiche della società Uci Italia che ha rilevato quattro multiplex di Ugc Ciné Cité in Italia, portando a quota 32 i multiplex di Uci Italia, per un totale di 369 schermi. La società, che fa parte del principale circuito europeo Odeon & Uci Cinemas, detiene oggi la leadership dell’area romana che rappresenta il 10% del mercato degli esercenti cinematografici italiani e forse alle prossime Giornate Professionali di Cinema, che si svolgeranno a Riccione dal 4 al 6 luglio 2011, riuscirà ad accaparrarsi il premio per il miglior cinema da 8 a 14 schermi che lo scorso anno è stato assegnato proprio all’UGC Cinè Citè di Porta di Roma, oggi passato al gruppo UCI.
La strategia delle grandi società di esercenti sembra ormai del tutto rivelata: si punta alla quantità con un numero altissimo di sale, di schermi e di tecnologie utilizzate. UCI inaugura infatti il 18 maggio il primo vero cinema in Italia dotato di tecnologie IMAX, fornite dalla Imax Corporation, nel multiplex di Pioltello (Milano) che darà il via a questa rivoluzione digitale con il film “Pirati dei Caraibi 4”. Segnalo però che esiste (e resiste), sempre a Roma, una tendenza inversa rispetto alle strategie dei giganti dell’esercizio: resistono i cinema di qualità, le piccole sale di cui, fra tutte, mi piace ricordare l’esperimento di un gruppo di 60 giovani soci, che nel cinema lavorano attivamente da anni, e che hanno deciso di dare vita ad un piccolo cinema indipendente, il Kino, aperto quest’anno nel quartiere Pigneto.
Quantitativamente diventa difficile fare i conti tra i 369 schermi italiani del colosso europeo e i 36 posti della sala indipendente, ma ad una rapida esamina delle due realtà risultano vincenti l’entusiasmo degli spettatori, l’abnegazione degli organizzatori,  la qualità e la varietà dei film proiettati al Kino capaci di muovere idee, di aprire stimolanti dibattiti e di aggregare il pubblico rendendolo partecipe del processo creativo attraverso il contatto diretto con chi il cinema lo fa, che spesso si incontra dietro il bancone del bar. Si può chiedere altrettanto ad un multiplex con 24 schermi?

Gaia Tridente è Responsabile della Programmazione del RomaFictionFest ed  è consulente per le acquisizioni internazionali per diverse aziende e società di distribuzione