Il 26 maggio aprirà il parco di divertimenti Rainbow Magicland a Valmontone, a 30 minuti da Roma. L’idea di realizzare un parco tematico nei pressi della Città di Roma risale ad una decina di anni fa e si inserisce all’interno del progetto denominato “Polo Turistico Integrato di Roma – Valmontone” che, nato da un accordo di programma fra la Regione Lazio, il Comune di Valmontone ed il Gruppo Draco per rilanciare e rivitalizzare l’economia locale, rappresenta nello scenario europeo uno dei più significativi e innovativi interventi multifunzionali in ambito metropolitano nei settori del real estate, dell’innovative retail e dell’entertainment.
Inizialmente denominato “Terra Magica”, il parco – in corso di realizzazione dal 2007 – è divenuto “Rainbow MagicLand” in seguito all’accordo, annunciato a luglio 2009, tra Alfa Park e Rainbow SpA.
Tale accordo di investimento prevede l’ingresso di Rainbow SpA nel capitale sociale di Alfa Park, con un incremento dell’Equity investita nell’operazione, con una quota di partecipazione del 10% (pari a 11 milioni di euro di investimento), con opzione a salire fino al 20%. L’intesa commerciale disciplina alcuni rilevanti aspetti relativi alla visibilità ed al marketing del parco, prevedendo la concessione di licenza in esclusiva da parte di Rainbow per la durata di 10 anni dall’apertura del parco al pubblico.
Il Progetto prevede un investimento complessivo pari a 400 milioni di euro, di cui 120 milioni per il Fashion District Valmontone Outlet, 200 milioni per il parco tematico “Rainbow MagicLand”, 40 milioni per il complesso ricettivo–sportivo e 40 milioni per le infrastrutture e le sistemazioni delle aree verdi.
Ad oggi, gli investimenti realizzati raggiungono un valore complessivo di circa 200 milioni di euro, comprensivo di 20 milioni di euro per le sole opere di urbanizzazione primaria. In particolare, per quanto attiene il parco a tema, è stata recentemente perfezionata un’operazione di Project Financing – Limited Recuorse per complessivi 143,5 milioni di euro con capofila Unicredit Group, che ha assicurato i finanziamenti necessari per la conferma della tempistica e degli impegni assunti.
La nascita di un parco tematico in un’area periferica rispetto alla Città di Roma, offre ai Comuni dell’hinterland romano un’ulteriore possibilità di emanciparsi dalla condizione di destinazioni satellite rispetto alla Capitale: ma il territorio saprà coordinarsi in modo da poter offrire un’offerta integrata o rischieremo di trovarci di fronte ad una molteplicità di servizi simili e incapaci di soddisfare pienamente i desideri di quel milione e mezzo di visitatori che il parco si aspetta di accogliere nei suoi primi 12 mesi di attività? Le fatine Winx riusciranno dove le politiche della Regione fino ad ora hanno fallito?