Nessuna tensione agiografica si riscontra nelle serie tv internazionali prodotte e messe in onda nel 2011 su grandi dinastie come quella dei Borgia e dei Kennedy. Si tratta di tre opere di lunga serialità The Borgias, Borgia e The Kennedys differenti per temi, stili e punti vista, nate per intrattenere un pubblico internazionale, con casting di altissimo livello e showrunner  pluripremiati di grande fama. Partiamo dal Conclave del 1492 che vede protagonista Rodrigo Borgia, al secolo Papa Alessandro VI, intorno alle cui vicende ruotano entrambe le serie dedicate alla famiglia catalana che con i Colonna, gli Orsini e i Farnese  si spartisce l’Italia del ‘500. Le due serie, prodotte rispettivamente in Canada (in coproduzione con Irlanda e Ungheria) per il canale Showtime e in Francia e Germania per Canal Plus/ZDF, sembrano essere nate contemporaneamente nelle menti dei rispettivi creatori (Neil Jordan per l’americana The Borgias e Tom Fontana per l’europea Borgia) senza essere a conoscenza l’una dell’esistenza dell’atra e portando all’attenzione del pubblico la storia della grande dinastia. Non senza polemiche sulle ricostruzioni storiche, tra gli europei che garantiscono un alto livello di fedeltà ai testi latini dell’epoca (i primi due episodi della serie sono già andati in onda in Italia su Sky Cinema) e i nord americani che si proclamano incomparabilmente superiori (vedi il blog sul mini sito della serie) almeno nelle ricostruzioni scenografiche e i costumi e che, a quanto pare, fanno un massiccio uso di sesso e violenza. L’epica è tornata di moda o quantomeno il genere biopic è ufficialmente riconosciuto come traino anche per i grandi network internazionali tra le cui recenti produzioni ricordiamo Camelot e Spartacus della Starz, Game of Thrones di HBO o The Tudors di Showtime. Nel 2010 anche Sky Italia aveva annunciato l’avvio di una grande co-produzione con BBC e Kudos Film&TV sulla famiglia De’ Medici di cui ancora ad oggi sembra non esserci traccia, il cui avvio produttivo è probabilmente stato posticipato a causa dell’uscita delle due versioni televisive sui Borgia. Ma avvicinandoci a storie dei giorni nostri vediamo spuntare nei palinsesti di A&E Television Netwotk, proprietario del canale History Channel, la serie in otto puntate dedicata alla famiglia Kennedy che però una volta completata e poco prima della messa in onda negli Stati Uniti (prevista per la primavera 2011) decide di ritirare The Kennedys perché, nonostante l’altissimo livello produttive e interpretativo, non rappresenta il brand di History. Si scatenano così le voci di una controversia legale tra AETN e i legali degli eredi Kennedy i quali già dopo aver letto una delle prime stesure della sceneggiatura l’avevano definita vendicativa e maligna e la serie è così costretta ad andare a riempire gli slot della tv via cavo ReelzChannel e in onda in Italia su History e a breve anche su La7. Ci domandiamo dunque quale sia la reale versione dei fatti e se sia possibile realizzare opere senza subire pressioni e influenze dalle parti coinvolte e se un giorno non troppo lontano sarà possibile accendere la tv e godersi una serie – senza censura – sulla famiglia Murdoch. Ai posteri l’ardua sentenza.