L’esperimento Opera-Cern effettuato nelle scorse settimane che ha fatto discutere il mondo ha previsto l’invio di un bunch di neutrini (di natura muonica e non elettronica) dal Cern al Gran Sasso per una distanza complessiva di 730 km. Misurando il tempo di volo da un punto ad un altro si è evidenziato come questo fosse più breve del dovuto: solo 60 nanosecondi.
L’errore di misura e’ di 10 ns (sul valore medio di 60 ns) e quindi il risultato di OPERA-CERN sembrerebbe solido e garantito (da argomenti di statistica).
Tuttavia, tale novità andrebbe incontro a numerosi paradossi e solleverebbe dubbi riguardanti la teoria della Relatività di A.Einstein, uno fra tutti quello di vedere causa ed effetto capovolti dei ruoli, cioè la manifestazione dell’effetto prima della causa.
Il motivo per cui non condivido la veridicità della notizia è che esistono ad oggi altri esperimenti, di natura astrofisica, che riguardano i neutrini, ben noti ed incompatibili con questo risultato: in particolare la Supernova 1987A e le oscillazioni tra neutrini di natura diversa (elettrone, muone, tau). Infatti se, come sembrerebbe dalla rivelazione di Opera-Cern, a due energie diverse la velocità super-luminale del neutrino è fissa, allora si sarebbe dovuto avere il segnale della Super Nova 1987A non poche ore rispetto all’evento ottico del 23 Febbraio (come osservato)bensì circa 4.2 anni prima e, nel caso fosse stato un normale tachione,  sarebbe dovuto arrivare ben 100.000 anni or sono.
Cosa che non è avvenuta.
Solo se il neutrino muonico (protagonista dell’esperimento) e quello elettronico viaggiassero in modo molto diverso, cioè con due diverse velocità  si potrebbe superare tale empasse e dichiarare ufficialmente che i neutrini sono più veloci della luce.
Sostenendo ciò si dovrebbe rinunciare anche alla scoperta dei neutrini della SN1987A (di cui si scrive da 33 anni nei libri di fisica) o alle oscillazioni solari e terrestri; il tutto per accomodare il risultato di Opera-Cern.
Viceversa, a mio avviso, bisognerebbe scoprire l’errore nell’esperimento CERN-OPERA, secondo me ben più probabile delle altre teorie.

Per maggiori  dettagli si veda: http://arxiv.org/abs/1109.5368

Daniele Fargion è ricercatore presso il Dipartimento di Fisica ed associato all’ INFN di Roma1, Sapienza