Nel turismo mondiale sembra tornare un po’ di sereno: le previsioni di chiusura del 2011 – nonostante i diffusi timori per la tenuta delle principali economie– appaiono tutto sommato incoraggianti con un incremento degli arrivi internazionali che dovrebbe oscillare tra il 4 e il 5%.
Il motore del turismo mondiale è ritornato a essere l’Europa (+ 6,3% tra gennaio e agosto 2011), seguita da Asia e Pacifico (+5,7%); occorre tuttavia evidenziare come parte del bacino del Mediterraneo viva ancora una situazione drammatica a causa degli effetti delle crisi sociopolitiche nella sponda meridionale: i primi nove mesi del 2011, infatti, hanno segnato una forte riduzione degli arrivi internazionali soprattutto in Egitto (-34,7%) e Tunisia (-34,4%).
L’Italia turistica sta risalendo – lentamente – la china seppur con segnali contrastanti: per il 2011 si stima che la spesa dei turisti stranieri crescerà del 5,4% sul 2010, arrivando a circa 37 miliardi di euro (si tornerà ai valori del 2006). Per il domestico i dati relativi ai primi 7 mesi dell’anno raccontano di un incremento degli arrivi (gen.-lug. 2011/gen.- lug. 2010) pari al 4,1%; aumentano anche le presenze, pur se in misura più contenuta, +1,8%, a conferma di un trend discendente dei giorni di permanenza nella singola struttura ricettiva, spiegato sia da un turismo più itinerante sia dalla riduzione complessiva dei giorni dedicati alla vacanza e quindi dei relativi budget; gli ultimi mesi dell’anno, per motivi climatici e per la riduzione del reddito disponibile a seguito della manovra di fine anno, andranno però presumibilmente ad erodere questo “tesoretto statistico”.
Guardando al 2012 l’auspicio è che con il nuovo Governo si possa, se non a tornare a discutere di politiche turistiche, almeno vedere affrontate alcune situazioni (francamente inaccettabili per un Paese di tradizione e peso nel settore a livello mondiale) rispetto all’annoso tema della governance e in riferimento alla scelta di strategie e strutture più adeguate in tema di promozione internazionale della nostra marca.

Massimilano Vavassori è Direttore del Centro Studi Touring Club Italiano