Il Palazzo Venier dei Leoni sul Canal Grande a Venezia, casa di Peggy Guggenheim e sede del suo museo, è stato convertito in museo nei primi anni 80. Ora, dopo più di 30 anni, è il momento opportuno per rinnovare alcune componenti tecniche del museo, sia nell’ottica di un allineamento al progresso tecnologico, che in termini di efficienza e di consumo energetico: si tratta degli impianti di climatizzazione (con il sostegno di Aermec) e di illuminazione. Questi interventi richiedono una temporanea chiusura al pubblico del palazzo stesso e inoltre, con l’occasione, viene eseguita la fase più importante di un rinnovo (di alberi e piante) dei giardini, in base a un progetto realizzato da Nelson Byrd Woltz, di New York, insieme all’Arch. Isotta Cortesi di Parma e il vivaista Mati di Pistoia. Riassumendo, questi tre interventi incidono precisamente sulla duplice missione della Fondazione Solomon R. Guggenheim: la conservazione delle opere d’arte (clima idoneo di temperatura e umidità) e la godibilità del museo da parte del pubblico (luce e giardino). Il museo riapre interamente il 22 febbraio 2012, grazie al coordinamento dei lavori svolto dall’Arch. Giacomo di Thiene che, con una straordinaria collaborazione tra le società coinvolte, concentrerà in poche settimane lavori che normalmente avrebbero richiesto diversi mesi. Nel frattempo le celebri collezioni di Peggy Guggenheim e di Gianni Mattioli rimangono regolarmente aperte al pubblico, nella ‘nuova ala’ del museo. Una nota personale che desidero aggiungere: chi visita il museo in questi giorni vedrà una novantina di capolavori dell’arte moderna di eccezionale qualità, da Pablo Picasso a Jackson Pollock, allestiti in maniera estremamente piacevolmente e godendo di un biglietto d’ingresso a prezzo ridotto. In altre parole, è un’occasione da non perdere.

Philip Rylands è direttore del Peggy Guggenheim di Venezia

 

© Collezione Peggy Guggenheim, Venezia. Palazzo Venier dei Leoni dal Canal Grande. Foto Andrea Sarti/CAST1466