Scuote la rete da qualche ora un bell’esempio di ignoranza transitiva e intransitiva. Mentre la maggior parte delle testate italiane e straniere riporta con orrore l’iniziativa charity di far lavorare alcuni senza tetto come punti di accesso WIFI mobili, solo una esigua parte mostra di conoscere il business model soggiacente.

Gli human hotspot vengono retribuiti sulla base del salario minimo (7.25 $/ora) e non 20$ al giorno, oltretutto tratterranno per intero ogni mancia, suggerita e mai imposta, per l’usufrutto della connessione gratuita: da qui l’ignoranza intransitiva. Questi lavoratori hanno alle spalle storie di fallimenti ma non hanno perso la voglia di rientrare nella società e questa iniziativa permette loro di riavvicinarsi al modello di produttività lasciando quello di assistenzialismo, tuttavia i “con tetto” indignati li preferiscono invisibili: l’ignoranza transitiva.

Questo esperimento rimarrà probabilmente tale vista l’accoglienza mediatica ricevuta e non a causa della sua insostenibilità economica. Tuttavia rispetto ad un precedente esperimento che sfruttava i senza tetto in cambio di una t-shirt promozionale, quello di BBH Labs rappresenta un sostanziale passo in avanti verso la nascita di una economia sociale equa che offra l’opportunità a tutte le persone abili al lavoro di garantirsi un presente ed un futuro dignitoso.

Gabriele Morano è esperto in new media e mobile entertainment