Tablet sì o tablet no? Il discorso, come avviene in genere con le innovazioni tecnologiche nel mondo dell’editoria è già piuttosto rovente. C’è chi difende a spada tratta quella che a suo avviso si preannuncerebbe come la vera rivoluzione tecnologica che la scuola attendeva da troppo tempo e chi invece vede nel libro di carta un presidio indiscusso e indiscutibile di civiltà (dimenticando che la forma libro ha assunto nei secoli caratteristiche diverse senza per questo cessare di svolgere la sua funzione di “custode” del pensiero).

Per quel che mi riguarda penso che il discorso sia in entrambi i casi mal posto e che debba spostarsi necessariamente dalla riflessione sul contenitore a quella sul contenuto. Se la rivoluzione consisterà unicamente nel caricare i PDF dei libri esistenti (con magari l’aggiunta di qualche animazione) su un dispositivo digitale allora è chiaro che si trasformerà nel classico buco nell’acqua. Le possibilità offerte dall’utilizzo del tablet si ridurrebbero drasticamente, anzi coinciderebbero semplicemente con il minore volume (e peso) dello zaino degli studenti.

Bisognerebbe invece fare un discorso molto più articolato che coinvolga le modalità di fruizione di contenuti digitali in ambienti multimediali. La didattica è rimasta da sempre ancorata a modalità “narrative”. Insegnare ha significato sempre “raccontare” delle cose che sono state a sua volta raccontate all’insegnante. La multimedialità, il digitale, invece ci pongono di fronte a una sfida che in realtà è già in atto. I nostri figli sono già abituati all’universo digitale, anzi ne vivono immersi, tranne che a scuola (forse è proprio per questo che la scuola appare sempre più noiosa). La sfida allora non è tanto introdurre o meno i tablet nelle aule (questo problema si deve certamente porre ma in via subordinata) ma studiare e mettere in atto (formando il corpo docente) nuovi metodi didattici che sappiano tenere conto della rivoluzione digitale in atto.

Antonio Cavallaro si occupa di comunicazione e marketing editoriale. È responsabile della divisione digital della Rubbettino Editore