La mission di Cubificio è l’indagine e lo studio sull’esistenza, la struttura ed il comportamento di un preciso gruppo di creature, attraverso gli strumenti messi a disposizione dall’attuale ricerca scientifica.
Le creature scoperte, classificate e monitorate, hanno in comune un comportamento parassitario, in alcuni casi altamente socializzato, ed un inconfondibile morfismo cuboidale. L’incontro di queste caratteristiche le differenzia e contraddistingue rispetto alla maggioranza dei viventi. Grazie alla continua attività di indagine sul campo, nuove forme di vita vengono scoperte e tassonomizzate, e nuove informazioni sulle creature già a nostra conoscenza vengono raccolte ed archiviate.
Cubificio (che ha sede a Berlino dal 2002) nasce come istituzione nel 2001, in un contesto che la mette, sin dall’inizio, in relazione con le discipline sociali e la macchina bellica (primo immediato risultato concreto è l’ottenimento della dispensa dal servizio di leva del fondatore). Da quel momento, molte delle tecnologie e studi di settore coinvolgono l’impiego di brevetti correlati al warfare, lo studio comparato di patologie genetiche socialmente debilitanti, l’indagine critica del management delle scoperte scientifiche.
Cubificio è una struttura dinamica, che si avvale di frequenti collaborazioni esterne ed è articolata in dipartimenti, istituiti di modo da affrontare lo studio di questi esseri negli aspetti salienti, raccogliendo e divulgando periodicamente i risultati ottenuti.
Le ricerche di Cubificio coinvolgono l’attualità della ricerca scientifica attraverso un costante aggiornamento, ed attraverso un’attività networking che si collega agli altri centri di ricerca nel campo delle biotecnologie e del genetical engineering.
Gran parte dell’attività di consiste nell’indagine e nella raccolta di campioni di sostanze organiche che vanno a comporre l’organismo degli esemplari osservati (resine epossidiche associate, a seconda della specie presa in esame, a pelle, saliva, urine, unghie, etc.), attività che richiedono dedizione ed impegno costante e quotidiano. I risultati ottenuti, archiviati e classificati a seconda dell’organismo esaminato, vengono divulgati in varie forme: dai video documentari alle pubblicazioni web, all’esposizione dei reperti e dei dati emersi in display scientifici multimedia, dalle riproduzioni in vitro di ambienti controllati in cui proliferano campioni studio, alle tavole sinottiche che riportano i costanti progressi.
Con l’accumularsi dei risultati ottenuti nel tempo, sono emerse rilevanti interconnessioni tra questi esseri e la specie umana, con la quale intrattengono un rapporto simbiotico, che si esprime nella maggioranza dei casi in un behaviorismo parassitario altamente socializzato. Non è un caso, infatti, che le metodologie di indagine siano in gran parte prese a prestito dalle scienze sociali normalmente applicate allo studio delle comunità umane. Discipline come l’Echistica, l’applicazione dello studio dei sistemi emergenti; fenomeni come la stigmergia, si possono infatti riscontrare indifferentemente nello studio di comunità umane, di colonie di Cubide Amellare, o di infestazioni di Polycubo Amellario.
Un esempio di studio può essere rappresentato dal progetto Cubocephalus alacris, per il quale la raccolta costante dei campioni di unghie per il corpo dei 500 Cubocephalus finora ottenuti è durata per tutto il 2003. Un altro studio campione (avviato nel 2000) è il progetto Cubide Amellare, animale parassita dal comportamento altamente socializzato, il cui organismo è composto in parte dal mio derma. La raccolta dei brandelli di pelle che compongono l’immagine in macroscopia di un cubide tipo (ed il nucleo epossidico dei numerosi cubidi ottenuti successivamente), ha seguito per svariati mesi il ritmo di rigenerazione del mio epitelio.
Con l’accumularsi dei risultati ottenuti, nel corso del tempo, emerge un pattern che accomuna questi avatar cuboidali, ed il profilo che si delinea collegando i vari progetti di ricerca, lascia intravedere una comune origine di questi organismi simbiotici.
Dopo lo studio dell’Amellonia Cubitaria, del Polycubo Amellario, del Cubide Amellare e del Cubocephalus Alacris, le prossime ricerche saranno volte ad indagare il Cubiceps Paradoxus, organismo acquatico estremamente peculiare.

Approfondimenti:
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