Immaginate un territorio affascinante, ricco di tradizioni, conosciuto in tutto il mondo. Immaginate un’amministrazione lungimirante. Aggiungeteci un gruppo di artisti e di artigiani. Quello che otterrete è un’eccellente esempio di marketing territoriale, un’applicazione concreta delle tante teorie sulla fertilità  del connubio cultura-territorio. Il luogo in questione è la Maremma toscana e l’iniziativa si chiama Quattroventi.
Giunta quest’anno alla sua terza edizione, la manifestazione si propone di conciliare arte, tradizioni locali, enogastronomia e artigianato, attraverso un programma d’azione che coinvolge la popolazione locale a 360 gradi.
Questa “rassegna d’arte contemporanea in luoghi atipici”, come la definiscono gli stessi organizzatori, è stata ideata da Maurizio Cont e viene organizzata dal Comune di Manciano sotto la cura artistica di Letizia Ragaglia.
Utilizzando come filo conduttore il tema dell’ospitalità , 11 artisti hanno reinterpretato il tema della sedia, simbolo dell’accoglienza, disseminando nei comuni di Manciano, Montemerano e Saturnia sedute d’ogni tipo. Grandi e piccole, di legno, ferro, pietra e plastica. Gli artisti invitati sono italiani e stranieri, alcuni affermati altri molto giovani: Simone Barresi, Julia Bornefeld, Letizia Cariello, Jota Castro, Flavio Favelli, Goldiechiari, Piero Golia, Jeroen Jacobs, Sabrina Mezzaqui, Riccardo Previdi e Luca Vitone.
Ma l’aspetto più interessante risiede nella collaborazione continua e reale tra gli artisti, divenuti in questo caso quasi dei “progettisti”, e gli artigiani locali (fabbri, falegnami, costruttori, ceramisti) veri artefici delle opere e spesso autori di sculture-sedie anche in proprio. L’importanza di questa interazione tra artisti e artigiani maremmani è sottolineata dallo stesso sindaco di Manciano, Rossano Galli, appassionato sostenitore dell’iniziativa: “Questa edizione, ancora più delle due precedenti è caratterizzata dalla volontà  di realizzare un lavoro che vede protagonisti con uguale impegno e pari visibilità  le aziende, gli artisti e i progettisti invitati, gli artigiani del territorio, i sostenitori economici, il Comune, gli enti promotori”.
Alla mostra vera e propria vengono affiancate poi molte iniziative collaterali. Ogni sabato del mese di giugno, infatti, saranno organizzati eventi di contorno dedicati alla valorizzazione dei prodotti locali, massimo momento di collaborazione con le aziende che hanno aderito al progetto. Corsi di degustazione e mostre di prodotti locali, alla presenza di esperti del settore, creeranno un collegamento armonico tra la proposta artistica e quella enogastronomica.
Uno sforzo comune e collettivo, affinché la gente del posto, per una volta, non sia obbligata a subire passivamente la pur pacifica invasione dell’arte contemporanea, ma possa viverla in prima persona. Non da spettatore, ma da protagonista.

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Il marketing territoriale è l’insieme degli strumenti per la promozione del “prodotto territorio” attraverso una comunicazione capace di valorizzarne le potenzialità  di sviluppo, le caratteristiche socioeconomiche e ambientali, e di incentivare l’imprenditorialità  locale, nazionale ed estera.

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