Intervista a Erminia Arenella, ESRI Italia

ESRI progetta tecnologie per “l’intelligenza del territorio”. Che tipo di strumenti offrite?
Capire come sviluppare una città nel rispetto della sostenibilità , attivare piani di salvaguardia di beni ambientali e culturali, scegliere un sito per un nuovo punto vendita, progettare una rete di distribuzione, prevedere e rispondere ad emergenze, capire le zone di un territorio più vulnerabili alle alluvioni o ad altri disastri naturali. Tutti questi problemi contengono domande di Conoscenza del Territorio.
Noi offriamo soluzioni GIS (Geographical Information Systems), che usano tecnologie abilitanti ed informazioni territoriali (mappe, dati socio-demografici, rilievi aerei, immagini da satellite”¦), per rispondere all’esigenza di comprensione degli aspetti territoriali di un qualsiasi processo.

Cosa significa capire un territorio e che vantaggi può portare?
La conoscenza di qualsiasi fenomeno si arricchisce se il fenomeno si conosce anche dal punto di vista del “cosa avviene dove e quando” per agire prendendo decisioni più informate. Collegare la posizione sul territorio all’informazione si applica a molti aspetti decisionali nella vita professionale, ma anche sociale. La gente sta scoprendo sempre più il valore della conoscenza territoriale nelle informazioni che usa tutti i giorni. Si può ad esempio usare il proprio cellulare per accedere a servizi che ci dicono quali monumenti possiamo visitare lungo il nostro percorso, i ristoranti che possiamo trovare nei dintorni o qual è la farmacia più vicina.

Chi sono i vostri clienti?
L’offerta si rivolge sia al comparto pubblico che a quello privato. Tra gli utenti ESRI del comparto pubblico rientrano: la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministeri, il 90% delle Regioni, oltre il 60% delle Province italiane, i più importanti Comuni, diverse Comunità Montane, Consorzi di Bonifica e Autorità di Bacino.
Tra i clienti del comparto privato sono presenti aziende dei vari settori di industry quali: Idrico, Energetico, Infrastrutture, Trasporti, Telecomunicazioni, Distribuzione, Automobilistico, Petrolifero, Assicurativo, Bancario, Editoriale. La tecnologia ESRI ha un’ampia diffusione anche nel settore della Ricerca e dell’Università .

In che modo ESRI Italia si rapporta con l’estero?
ESRI Italia, quale distributore ufficiale esclusivo italiano dei prodotti software di ESRI (California – USA), è membro della “Extended ESRI Family” di cui fanno parte oltre 200 Distributori e 1000 Partner che operano nel mondo in circa 200 Paesi. E’ un modello di azienda a rete che opera a livello internazionale.
Anche in Italia adottiamo un analogo modello a rete costituito da partner con i quali riusciamo ad avere presenza capillare sul territorio ed a completare l’offerta di applicazioni tematiche – pianificazione urbana, impatto ambientale, monitoraggio traffico, gestione flotte- basate sulla tecnologia GIS di ESRI.

Questo numero di Tafter si occupa di “nuove professioni”. Esistono delle figure professionali specifiche collegate allo studio del territorio tramite le nuove tecnologie?
Mi viene in mente la parola multidisciplinarità . Da noi si lavora con team formati da esperti tecnologici e specialisti disciplinari. L’interazione con l’utente è fondamentale -si pensi alla difficoltà di definire a tavolino la leggibilità di una mappa piuttosto che la facilità d’uso di un’interfaccia personalizzata- talvolta il cliente stesso fa parte del team di lavoro.
Il GIS, dal punto di vista della tecnologia, è talmente trasversale da poter essere considerato nel mondo ICT (Information & Communication Technology). una utility come l’informatica. Serve a tutti. Ma i nuovi professionisti ICT devono essere in grado di estendere le proprie competenze al mondo della geografia, cartografia, topografia ed ai contenuti informativi dei diversi settori disciplinari.
Dal punto di vista disciplinare le figure professionali sono nuovi geologi, architetti, archeologi, geometri, ingegneri, biologi, statistici, economisti che imparano come usare le tecnologie GIS per creare valore nella propria attività. Ancora oggi, purtroppo Scuola e Università offrono strumenti inadeguati per la creazione delle nuove professionalità.

Promuovete progetti culturali?
La conoscenza del territorio ed il GIS possono creare valore per migliorare la qualità della vita, ma siamo consapevoli che questa cultura è ancora poco diffusa al di fuori della comunità di specialisti. Per questo ESRI Italia promuove queste conoscenze partecipando a Master organizzati dalle Università, proponendo una propria attività di formazione certificata ed organizzando iniziative per favorire lo scambio di esperienze e la diffusione della conoscenza GIS.
In questo contesto si inseriscono eventi annuali costituiti dalle User Conference nazionali ed internazionali e dal GisDay – giornata nella quale ogni anno in tutto il mondo si aprono le porte al pubblico e si celebra con diversi eventi, convegni, momenti di formazione l’importanza del GIS. ESRI Italia collabora con associazioni, fondazioni e organizzazioni no profit per promuovere la conoscenza ed il valore dell’informazione territoriale. Tra le più recenti collaborazioni quella con la Geoknowledge Foundation – fondazione che ha come mission “lo sviluppo della conoscenza geografica in chiave sistemica secondo i paradigmi della Società della Conoscenza, mettendo in rete i principali operatori dell’informazione territoriale ed attivando una azione di moltiplicazione cognitiva nei processi di fruizione consapevole del territorio”.
ESRI Italia, inoltre, sta attivamente contribuendo al programma ECDL GIS (European Computer Driving Licence – Geographic Information Systems) che ha l’obiettivo di istituire la Patente Europea per il GIS su un modello analogo a quello già in atto per l’ECDL – Patente Europea per il Computer.

Approfondimenti:
www.esriitalia.it

ESRI Italia S.p.A., fondata dal 1990 da Jack Dangermond e Bruno Ratti, opera nel mercato dell’Informazione Geografica per rispondere alla domanda di soluzioni per l’intelligenza del territorio. L’offerta di ESRI Italia è costituita da: software, applicazioni, dati, servizi e formazione.