Lei è referente nazionale del progetto Ludocemea. Quali sono le sue finalità ?
LudoCemea si è costituito nel dicembre 2001. Si tratta di un Gruppo di ricerca e azione sul gioco appartenente alla Federazione Italiana dei CEMEA (Centri d’Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva). L’associazione è costituita da educatori, animatori e formatori appassionati ed esperti in gioco e attività ludiche. Persone appartenenti a diversi centri in Italia che si riconoscono in obiettivi comuni. Il gruppo è a carattere nazionale ed è basato sullo scambio e il confronto di esperienze ed azioni, attraverso incontri di formazione e auto-formazione fra i docenti dei diversi centri CEMEA. Naturalmente, l’identità competente del gruppo si sviluppa attraverso le tematiche relative al gioco (gioco e culture, gioco drammatico e ludobiografia, animazione degli spazi aperti e ludobus, giocattoli).

Il Gruppo ha collegamenti di tipo internazionale?
Siamo in collegamento anche con il gruppo di ricerca internazionale Jeux et pratiques ludiques diretto da Pierre Parlebas (Università di Parigi, la Sorbona), per promuovere azioni, ricerche e pubblicazioni attorno al tema del gioco e dell’azione ludica.

In che modo si concretizzano i vostri obiettivi?
Quali sono le attività che svolgete? Il “gruppo in rete” LudoCemea sviluppa in diversi modi la propria ricerca-azione. Prima di tutto viene elaborata una documentazione scritta dei progetti svolti (consuntivi, riflessioni, prospettive di ricerca) in modo tale da far circolare le informazioni all’interno della rete. A questo vengono affiancati incontri di tipo auto-formativo (interni a LudoCemea) che si tengono una/due volte l’anno. Ci occupiamo poi di promuovere progetti educativi svolti localmente dai diversi centri CEMEA che possono contribuire ai momenti di ricerca e auto-formazione sulle tematiche affrontate all’interno dell’associazione nazionale.

Vi occupate di progettare contenuti anche per conto terzi?
Si, assolutamente. Sviluppiamo in questo senso progetti di formazione caratterizzati da équipe nazionali (per esempio, con un docente di Padova, uno di Napoli e l’altro di Firenze) per conto di enti, cooperative e associazioni.

Avete in cantiere anche un’avventura editoriale, vero?
Vero. Attualmente stiamo lavorando per la stesura del testo Giochi e giocattoli di una volta per la casa editrice Carocci. Sempre con Carocci, ad ottobre uscirà Reffo Riffo Riffo Rero. Cinquanta giochi ritmici di mani, firmato da me e da Gianfranco Staccioli. E’ in progetto anche una collana di ‘monografie ludiche’: Generazioni. Giochi che generano giochi.

Può raccontarci brevemente la storia dei CEMEA?
Qui ci vorrebbero altre dieci interviste! I CEMEA hanno avuto origine in Francia nel 1937 ad opera di un gruppo di persone impegnate nell’educazione e nella promozione sociale. In Italia sono nati a partire dal 1950 su base regionale e sono collegati attraverso la Federazione Italiana che è stata fondata nel 1974. Centri di questo tipo sono diffusi anche in altri 29 paesi. In Europa ad esempio sono presenti in Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Polonia, Ungheria, Austria, Spagna, Belgio; in Africa in Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gabon, Madagascar; nelle Americhe in Colombia, Argentina e Canada.

Esiste una federazione internazionale, quindi?
Si, esatto. Tutte queste associazioni nazionali sono riunite in una Federazione Internazionale con sede a Bruxelles, che gode dello statuto B dell’UNESCO (dal 1964) e dello statuto consultivo presso il Consiglio d’Europa (dal 1972). L’azione dei CEMEA si fonda sui principi dell’Educazione Attiva offrendo situazioni nelle quali ognuno (bambino, adolescente, adulto, anziano) ha la possibilità di essere consapevole del mondo che lo circonda, di farlo proprio, di contribuire alla sua crescita, in una prospettiva di benessere e di progresso individuale e sociale.

Riferimenti:
www.cemea.it

Antonio Di Pietro si occupa come pedagogista ludico-musicale di animazione educativa e di formazione attraverso il gioco e le attività espressive. E’ referente nazionale del Ludocemea, gruppo di ricerca e studio dei CEMEA italiani. E’ cultore della materia presso la cattedra di Metodologia del gioco all’Università di Firenze.