Intervista a Massimo Tedeschi, Presidente dell’Associazione Via Francigena

La vostra Associazione, nata nel 2001, si pone come obiettivo il recupero e la valorizzazione di una strada antica, che attraversa tutta l’Europa. Quali sono le tappe principali della Francigena in terra italica e quali le direttrici estere?
Gli 800 km della Via Francigena in Italia, dal Gran San Bernardo a Roma, li possiamo suddividere in 9 aree, caratterizzate dal punto di vista storico, territoriale e culturale, tutte di grande interesse. Le Porte d’Italia (Le Valli della Dora e della Sesia in Valle d’Aosta e Piemonte); La culla dell’Impero (Le terre alte del grande fiume, in Lombardia); Lungo La Via Emilia (Tra il Po e l’Appennino, in Emilia); La Via di Monte Bardone (Attraverso Le Montagne, tra Emilia e Toscana); La Terra della Luna (fra l’Appennino e il mare, in Liguria e Toscana); Le Terre dei Cavalieri (Tra la pianura lucchese e la Val d’Arno, in Toscana); Le città murate (Lungo la Val d’Elsa, in Toscana); Le crete della battaglia (I paesaggi del Lorenzetti, in Toscana); La Tuscia (Le terre degli Etruschi, nel Lazio).
Il percorso francigeno europeo, che parte da Canterbury offre la possibilità di affrontare un affascinante viaggio cavalcando la storia e la geografia d’Europa per 1800 km. La via infatti congiunge l’Europa anglosassone con quella latina, passando per Inghilterra, Francia e Svizzera, attraversando splendide città come Canterbury, Reims, Besancon, Losanna e St. Maurice.

Partecipano all’iniziativa numerosi comuni; come gestite la cooperazione tra enti locali?
L’Associazione è composta attualmente da 48 comuni, 7 province, 2 comunità montane e la Regione Lombardia. Ma ci sono anche altri enti che mostrano grande interesse verso l’Associazione e hanno chiesto di aderire.
La cooperazione tra gli Enti locali viene gestita attraverso i suoi organismi: l’Assemblea dei soci, l’Ufficio di Presidenza e il Comitato Tecnico. Il sito web dell’Associazione si sta rivelando inoltre uno strepitoso mezzo di comunicazione e informazione, oltre che un potente strumento di marketing per tutti i comuni attraversati dalla Via Francigena.

Quali sono le iniziative promosse dall’Associazione?
Innanzitutto l’Associazione, in un’ottica di sussidiarietà , sostiene le iniziative locali che hanno per tema la Via Francigena. A livello nazionale ed internazionale sosteniamo diversi progetti: Leader + Cammini d’Europa, i lavori di mappatura e la rilevazione del percorso, il progetto Interregionale Via Francigena (legge 135/01), con le 7 regioni italiane, e l’iniziativa Transromanica relativa alle cattedrali romaniche europee.
L’Associazione è inoltre socio fondatore del GEIE (Gruppo Europeo di Interesse Economico) “Cultural Routes Europe” insieme con l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo.
Sono stati fatti investimenti rilevanti, grazie anche al contributo della Fondazione Cariparma, per implementare il portale web e promuovere la rivista “Via Francigena. La rivista del Grande Itinerario Culturale Europeo”, strumento editoriale semestrale e bilingue, il cui secondo numero verrà presentato a Roma in Campidoglio (la rivista sarà acquistabile anche online dal sito dell’Associazione). Ci tengo anche a ricordare il sostegno ricevuto da mezzi di informazione nazionali, come Skytv e Radio 3 Rai.

Sempre più spesso si sceglie la formula dell’itinerario nei progetti di valorizzazione del territorio (itinerari storico artistici, letterari, gastronomici). Quali sono secondo voi, le ragioni di questa tendenza?
La tendenza che emerge all’inizio del terzo millennio è quella del turismo tematico, soprattutto in relazione agli itinerari culturali in senso lato (arte, storia, paesaggio, enogastronomia). Questo turismo coinvolge target diversi e valorizza i territori meno conosciuti del nostro Paese, attirando in questo modo turisti, visitatori, pellegrini e molti giovani provenienti da ogni parte del mondo. Oggi la gente pretende sempre di più un turismo di qualità, scoprendo le eccellenze dei territori. La via Francigena interpreta perfettamente questo nuovo tipo di turismo, Essa è stata riconosciuta Grande ltinerario Culturale Europeo dal Consiglio d’Europa Proprio il 9 dicembre de! 2004 a Wroclarw (Polonia).

Tafter di dicembre ha scelto come filo conduttore il tema del “tempo”. Ricostruire le tracce di un’antica via medievale è anche un modo per rivivere atmosfere, luoghi e sapori del passato?
Ripercorrere un’antica via medievale significa tuffarsi nella storia facendo rivivere intensamente il nostro passato, la nostra identità storica, culturale, religiosa. Ma significa anche, soprattutto per i pellegrini, camminare e vivere nella lentezza del tempo, assaporando sensazioni ed emozioni alle quali oggi non siamo più abituati.
Tutti noi siamo impegnati a far sì che la Via Francigena possa essere un’occasione reale e concreta per tutti di fare un’esperienza autentica, a stretto contatto con la cultura e le persone dei singoli territori. Con la storia, la tradizione, il folclore, l’enogastronomia e tutte le altre eccellenze.

Approfondimenti:
www.associazioneviafrancigena.com

www.viafrancigena.com