Se i visitatori non vanno nelle gallerie d’arte… le gallerie d’arte girano per la città in cerca di visitatori. Questo potrebbe essere il motto dell’iniziativa The Rider Project, fondata dall’artista Michele Gambetta e giunta quest’anno alla sua terza edizione. Dal 2003, infatti, un camion gira per New York con il suo carico d’arte contemporanea. Nel retro del veicolo -di quelli usati comunemente per i traslochi- è allestita una galleria in piena regola: pareti bianche, luci professionali, installazioni, video e dipinti. In perfetto stile white cube newyorkese. L’itinerario comprende sia le zone ad alta densità artistica (come Chelsea, Williamsburgh e D.U.M.B.O.), sia quelle totalmente estranee al fenomeno, cercando così di coinvolgere il maggior numero di cittadini. Una volta decisa la fermata, al Rider Bus basta aprire il portellone e dare il benvenuto ai visitatori casuali, che possono vedere le opere ma anche parlare con gli artisti. Nelle intenzioni dei promotori si mescolano diverse pulsioni: la voglia di intercettare nuovi pubblici, di riappropriarsi del territorio, di mettere in discussione un sistema espositivo e commerciale spesso angusto e autoreferenziale. Il camion simboleggia così una sorta di “cellula” creativa navigante nel “corpo sociale”.
Stesso meccanismo, ma con scopi meno nobili, si ritrova in un altro progetto made in USA: il recentissimo Shop Caravan, una boutique su quattro ruote. Il negozio itinerante offre un assortimento curatissimo di vestiti accessori, oggetti di design e piccole opere d’arte. Come il Rider Bus, anche questo veicolo -che stavolta però ha le sembianze rassicuranti di un camper- si sposta in giro per la Grande Mela alla ricerca di nuovo clienti. In più, la boutique mobile può anche essere affitatta per eventi esclusivi oppure prenotata per uno shopping a domicilio.
Ma non è sono solo i prodotti artistici, di moda o di design a viaggiare. Anche lo studio di un artista può diventare nomade, ed arricchirsi delle dinamiche creative innescate dal viaggio. E’ il caso del Moblab, laboratorio artistico mobile allestito in un pullman. L’autobus, equipaggiato con apparecchiature informatiche e telematiche, viaggerà attraverso il Giappone per tre settimane (dal 15 ottobre al 6 novembre), ospitando a bordo numerosi MobNauts e facendo tappa in diverse località e istituzioni. Durante le soste gli artisti potranno intavolare scambi con le persone e gli artisti del luogo, oltre a mettere in scena mostre e performance. Un weblog, consultabile via Internet, terrà traccia di evoluzioni e spostamenti. Per seguire live l’opera d’arte nel suo farsi, dalla sua ideazione, alla sua complessa gestazione, fino al traguardo finale. Work in progress su pneumatico…

Riferimenti:
http://art-anon.org

http://www.moblab.org
www.shopcaravan.com