L’Italia ”già da qualche anno” prosegue sulla traiettoria cooperativa, ponendosi come un ponte tra l’Europa e la Cina e si sforza di promuovere in loco il made in Italy, in tutta la sua complessità e con tutto il suo potenziale creativo.
Lo aveva annunciato ufficialmente il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in occasione della sua visita di Stato, nel dicembre 2004: il 2006 sarà l’Anno dell’Italia in Cina. Nella stessa occasione il Ministro degli Esteri italiano, l’On. Gianfranco Fini e il Ministro della Cultura cinese, il Sig. Sun Jiazheng, firmarono un memorandum d’intesa su Italia in Cina 2006, una rassegna che, nelle dichiarazione dei promotori, dovrà essere una rassegna “culturale”, ma non solo. Nel suddetto memorandum sono citate moltissime aree di azione: dalle arti visive (incluse architettura e design) alla storia, dalla tecnologia all’artigianato, dalla danza al teatro. Ma anche musica, cinema, fotografia, moda, sport, tradizioni popolari.
L’Anno dell’Italia in Cina è considerato il primo grande appuntamento di un progetto ad ampio raggio volto a consolidare la credibilità del Sistema Italia, in tutte le sue sfaccettature. La Cina sarà quindi la vetrina della creatività nostrana, uno strumento per attrarre flussi turistici ed investimenti.
Come progetto d’inaugurazione dell’evento, in gennaio all’Altare del Millennio di Pechino si aprirà la “Mostra di tesori artistici del Rinascimento italiano”, che offrirà al pubblico cinese 82 tesori d’arte del periodo. La mostra illustrerà in modo completo le opere d’arte del Rinascimento e non solo, riflettendo sul processo di nascita, sviluppo ed evoluzione e lo svariato aspetto della creazione artistica del periodo storico. Un’altra interessante iniziativa promossa nel quadro delle celebrazioni dell’Anno della cultura italiana in Cina è Zona di Confine, un progetto della rivista cinese Casa International Magazine. L’evento si propone di fornire alle imprese e ai professionisti del design italinao un’occasione per mostrarsi, comunicare e creare rapporti e collaborazioni stabili con il mercato cinese “producendo, promovendo e vendendo i propri prodotti, e contribuendo a sedimentare i valori e la qualità della cultura italiana”. Secondo le parole degli stessi organizzatori “il consumatore medio cinese infatti è molto attratto dall’Italia, dalla sua unicità , dalla sua creatività , dal calore delle persone, dei paesaggi e dei prodotti. Però non sa ancora distinguere ciò che è veramente italiano da ciò che non lo è”.
Le iniziative commerciali sono completate dallo sviluppo di una collaborazione istituzionale: i due Primi Ministri hanno deciso infatti di istituire il Comitato Governativo Italia-Cina, il quale consentirà incontri regolari tra i Governi dei due Paesi a vari livelli e contribuirà al monitoraggio dei progressi compiuti nelle collaborazioni bilaterali in tutti i settori (sanità , aeronautica, ambiente e formazione).

Riferimenti:
www.esteri.it

www.zonadiconfine.net