Intervista a Michele Lanzinger

Il Museo Tridentino non si limita ad organizzare mostre, ma porta avanti una folta attività si ricerca, didattica e soprattutto divulgazione. Quali i vostri obiettivi e le vostre strategie di comunicazione?
Tra gli obiettivi principali sicuramente vi è quello invitare la gente a partecipare in modo attivo alle nostre proposte. Non intendiamo soltanto una dimensione attiva nell’interagire con i diversi dispositivi che il museo utilizza nelle mostre interattive, ma una partecipazione diretta nel fare proprio e rielaborare il tema che il museo propone e suggerisce. Ecco perché non ci piace dire che il museo svolge attività didattiche, aspetto questo che prefigura un rapporto unidirezionale tra chi produce e chi “assume” o “consuma” cultura. Forse il carattere e il nostro obiettivo più importante è quello educativo, se vogliamo sottolineare con questo termine che, rispetto alla “didattica”, l’approccio educativo prevede un rapporto attivo tra il docente e il discente e quindi una dimensione, appunto, partecipativa.

Parlateci della rete museale che avete sviluppato…
Il Museo si articola in una sede centrale, nel centro città a Trento e un certo numero di musei a vocazione territoriale. Si tratta di musei veri e propri, come nel caso del Museo dell’Aeronautica G. Caproni, ma anche di un giardino botanico, di un arboreto (Viotte e Arco) e di un suggestivo piccolo centro glaciologico di fronte al ghiacciaio dell’Adamello a 2400 metri di quota.
Il 2006 sarà in particolare l’anno del Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, un museo che raccoglie i materiali archeologici dell’adiacente famosissimo villaggio palafitticolo. Quest’anno verrà aperto al pubblico un piccolo “villaggio imitativo” costituito dalla ricostruzione di tre capanne. I visitatori potranno entrarci e prendere contatto con le attività che vi svolgevano. Una partecipazione molto diretta poiché il visitatore sarà invitato a costruire il proprio arco, modellare la ceramica, tessere e infine cucinare la propria “merenda preistorica”.

Negli ultimi anni le problematiche legate alla natura e all’ambiente sembrano essere uscite da un ambito prettamente specialistico e interessano una fascia sempre più vasta di opinione pubblica. Qual è la risposta del vostro pubblico alle iniziative del museo? Potete confermarci questa tendenza?
Come dicevamo poco fa, l’obiettivo del nostro museo non è solo quello di esporre cose vecchiotte, interessanti e disposte in bella maniera. Riteniamo che la nostra mission sia fortemente compenetrata con l’attualità e -perché no- con il futuro. Riteniamo infatti di adottare un modo di dire di tanti pensatori i quali affermano che siamo entrati in una epoca “post ”“ accademica” nel senso che tra i produttori del sapere e i realizzatori (la politica, le industrie, i decisori strategici) ci sia la gente. Basti vedere quello che è successo nel 2005: cellule staminali, TAV. Tutte cose per le quali la gente ha detto la sua. Riteniamo che il museo abbia il compito di aiutare a riflettere ed elaborare una propria idea. Per questo il compito del museo è quello di mettere a disposizione strumenti e metodi per aiutare la gente ad elaborare una propria idea con metodo scientifico (certamente, limitatamente a questo campo di azione).

Il Museo Tridentino ha anche una rivista online, Scien-zine. Come mai una webzine e non un normale bollettino cartaceo?
In verità il museo dispone di una prestigiosissima rivista di comunicazione scientifica. Si tratta di Natura Alpina, edita dalla Società di Scienze Naturali del Trentino e dal Museo dal lontano 1954 (come anzianità di servizio si tratta della seconda rivista italiana di divulgazione naturalistica). La necessità e la volontà di presentare le nostre riflessioni e le attività del Museo ondine discende da un semplice adeguamento ai tempi moderni. Lo facciamo semplicemente perché crediamo che gli strumenti della telematica siano ingredienti indispensabili della società contemporanea e proprio con questa vogliamo interagire.

Qualche anticipazione sulle iniziative in programma per il prossimo futuro?
A breve (il 18 febbraio) apriremo una mostra dedicata alla lettura della città e dei suoi dintorni secondo i codici e le regole della matematica: Matetrentino – percorsi matematici a Trento e dintorni. Si tratta di una proposta interattiva, che intende catturare l’interesse del pubblico adulto, degli studenti e perfino dei bambini più piccoli, per i quali abbiamo progettato uno spazio apposito che li introduce in un mondo di fiaba Nel Regno di Matelandia (dai 3 ai 6 anni). Per tutto il periodo della mostra, che terminerà il 29 ottobre 2006, abbiamo organizzato un ricco calendario di appuntamenti in tutte le nostre sedi museali, adatto a tutte le età. Tra queste proposte segnaliamo:
La Primavera della Scienza, un’occasione per uscire dagli schemi tradizionali di confronto tra cittadini ed esperti, per sperimentare nuove e originali forme per la diffusione della cultura scientifica. Le piazze, le strade e i caffé di Trento diventano luoghi in cui giocare, discutere e confrontarsi con la scienza, mentre gli spazi del museo si trasformano da piccoli palcoscenici della scienza a laboratori creativi e meravigliosi luoghi da esplorare di notte.
I programmi estivi di Palafittando: il nuovo villaggio con tre palafitte offre il contesto scenografico ideale per le attività di simulazione della preistoria. Adulti e bambini possono apprendere come si costruisce l’arco e la freccia, come si fila e si tese il lino, come si macina e impasta il grano per farne un pane speciale, come si lavora l’argilla, come si intreccia un cesto, calandosi per un pomeriggio nei panni di un preistorico. E ancora concerti, spettacoli di danza, percorsi nel bosco e le prime Palafittiadi dell’Era moderna, olimpiadi per veri preistorici.
Estate al Giardino Botanico Alpino delle Viotte: giochi, laboratori creativi, escursioni e passeggiate tra i colori e i profumi dell’altopiano delle Viotte sul Monte Bondone.
Il Teatro delle Stelle alla Terrazza delle Stelle delle Viotte: verso il tramonto raffinate proposte musicali, intrecciate a teatro e letteratura, anticipano l’osservazione di stelle e pianeti, galassie e nebulose ad occhio nudo e con potenti telescopi.

Riferimenti:
www.mtsn.tn.it

www.mtsn.tn.it/scienzine