Decide che non è possibile che in Italia non si adottino questi strumenti di maggiore democrazia. Tornata a Torino non si fa dissuadere né dal cinismo dei politici né dalla sufficienza degli accademici ed effettivamente riesce a scovare l’accademico e il politico che le danno fiducia, a mettere assieme un folto gruppo di giovani ingenui ed entusiasti quanto lei e a fare la prima grandiosa esperienza. Il racconto ci offre una lettura inusuale della vita urbana perché fondamentalmente ottimista. Ci sono là fuori, non solo nei quartieri ma anche nelle istituzioni, una quantità di persone disposte a credere in questa impresa impossibile che è il coinvolgimento democratico dei diretti interessati nell’indagine e progettazione del territorio in cui vivono.

Avventure urbane: progettare la città con gli abitanti
M. Sclavi
Eleuthera 2002 euro 14,50
ISBN 88-85060-64-1