La cultura ormai è diventata parte integrante delle politiche pubbliche e se in passato era ristretta a pochi attori (l’amministrazione centrale dello Stato, gli enti locali e la Chiesa), in un’ottica di protezione e tutela del bene, oggi coinvolge altri soggetti impegnati anche nella gestione e nella valorizzazione del patrimonio culturale.
Con il Codice dei Beni Culturali e del paesaggio è arrivata dunque la nomina delle sei azioni all’interno delle quali è possibile compiere un’attività di progettazione culturale: tutela, conservazione, valorizzazione, gestione, promozione e fruzione. Ecco allora che il testo di Monica Amari è in grado di ricotruire metodicamente e puntualmente tutte le tappe della progettazione culturale, con indicazioni importanti per chi decide di diventare Progettista Culturale.
Nella prima parte di “Progettazione Culturale” (Franco Angeli) la programmazione culturale è inserita all’interno dello scenario delle politiche culturali. Perciò ne sono descritti l’oggetto (il patrimonio), lo spazio d’azione (il territorio) e gli attori (le persone giuridiche pubbliche e private). Nella seconda parte invece si assume come riferimento il Project Cycle Management, il ciclo di progetto mediante il quale la progettazione si trasforma in possibilità pratiche, e sono prese in considerazione le sei azioni precedentemente descritte.
La conclulsione del testo non è affidata al caso e non è riassunta in uno sterile esempio tecnico di quanto descritto. Al contrario viene lanciata dall’autrice una sfida: che in futurosi abbia la possibilità di valutare l’impatto della progettazione culturale sul benessere sociale, fine al quale dovrebbero tendere tutte le politiche e non solo quelle culturali.

Progettazione culturale. Metodologia e strumenti di cultural planning
Amari Monica
Franco Angeli 2006
ISBN 8846472861