Quali le opportunità e gli ostacoli che hanno condizionato rispettivamente in modo positivo o negativo questo percorso?
Nel testo “Un’impresa per sei parchi. Come gestire in modo imprenditoriale ed innovativo il patrimonio culturale ed ambientale pubblico” (Alessandra Casini e Massimo Zucconi, Il Sole 24 ore Edizioni) un’archeologa e unarchitetto cercano di fornire le risposte giuste a questi quesiti, sottolineando anche alcune caratteristiche positive del territorio. In primo luogo la coesione politica ed istituzionale che ha consentito lo sviluppo di un’elevata integrazione delle politiche territoriali, sociali, economiche ed ambientali, nella convinzione che la Val di Cornia sia un sistema omogeneo che nella sua unitarietà trova le ragioni e le condizioni di maggiore opportunità e potenzialità . Si parla poi della volontà di dare risposta agli effetti della crisi economica ed occupazionale derivanti dalla ristrutturazione del settore siderurgico. Il sistema dei parchi della Val di Cornia offre un lungo percorso storico dagli etruschi fino all’industria contemporanea, facendone un punto di forza della promozione e del marketing territoriale e turistico.
Già nel 2002 il Circondario della Val di Cornia ha partecipato al bando per le erogazioni ed ha richiesto alla Fondazione Casa di Risparmi di Livorno un contributo per la realizzazione di un progetto editoriale dedicato allo studio di “un’impresa per sei parchi”, un caso di gestione imprenditoriale del patrimonio culturale ed ambientale attraverso una società pubblica/privata (Parchi Val di Cornia S.p.A.).
Nel testo di Casini e Zucconi si prende in considerazione il caso della Val di Cornia per dimostrare la possibilità di rivalutare il patrimonio artistico e culturale anche in un territorio a vocazione industriale e sidergica, grazie a sistemi di gestione innovativi ed efficaci e all’incentivazione della piccola imprenditorialità . Dopo una ricognizione storica delle risorse del territorio, si passa alla presentazione dei progetti di valorizzazione dell’area e se ne valutano le ricadute economiche. L’idea soggiacente all’intero progetto è: “provare a cambiare partendo dalla tradizione”, innovandola con modi di elaborazione e gestione che esaltino menti e braccia locali e che li predispongano al mercato globale. Insomma i beni culturali come servizio tra gli altri servizi offerti dalle comunità locali.

Un’ impresa per sei parchi
A cura di Casini A., Zucconi M.
Il Sole 24 Ore euro 22,00