Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Certo le caratteristiche ambientali molto hanno influito, ma il vero salto di qualità è stato compiuto anni addietro quando Alghero è diventata sede di sbarco delle compagnie low-cost.
Solo nel corso del 2005 i passeggeri internazionali giunti in Sardegna con le compagnie a basso costo sono stati circa 820.000, a fronte dei circa 450.000 dell’anno 2004, con un incremento percentuale del 60% circa.
In pochissimi anni il volo tra Londra e Alghero ha avuto il merito di produrre enormi benefici derivanti da collegamenti diretti, continui e a basso costo tra la Sardegna e i mercati più ricchi e popolosi, soprattutto del Nord Europa. L’impatto delle compagnie aeree a basso costo ha prodotto effetti di incremento quantitativo delle presenze turistiche, ma anche l’impennata del mercato immobiliare fino a quel momento solo lontanamente paragonabile ad altre località molto più blasonate quali la Costa Smeralda. Fino al 2001 si vendeva a 800-1000 euro al metro quadro: oggi oscillano tra i 2.800 e i 6.000 con un aumento delle quotazioni pari al 200-300%. Con una simile impennata dei prezzi è ovvio che il cuore della città stia gradualmente passando di mano e generalmente verso le mani, anglosassoni soprattutto, che hanno cominciato a stabilire la propria residenza qui.
Tanti gli algheresi chiamati a gestire un flusso turistico imprevedibile fino a qualche anno fa. Tanto imprevedibile che albergatori, gestori di locali, ristoratori e imprenditori turistici sono poco preparati ad affrontarlo.
La parola chiave per gli amministratori locali è stata: espandere la capacità ricettiva e riqualificare quella esistente. In questa direzione si è mossa la decisione di tenere a battesimo il Sistema Turistico Locale (STL) del Nord Ovest della Sardegna, le cui azioni principali riguardano proprio la pianificazione di accordi con i vettori low-cost, nella considerazione che Alghero costituisce con il suo aeroporto porta d’accesso naturale al STL.
Via libera dunque a strategie di marketing per il consolidamento della scelta di Alghero da parte delle compagnie per incrementare le presenze e destagionalizzare i flussi turistici. Le risorse dovrebbero essere impegnate nell’importante obiettivo di riqualificare le strutture ricettive esistenti, per renderle adeguate al compito di attrarre anche “fuori stagione” un tipo di turismo interessato ai prodotti di qualità espressi da una forte cultura locale. Un turismo capace cioè di sostenere, e non di spiazzare, le prospettive di sviluppo delle zone interne. Cercando contemporaneamente di mettere un freno all’espansione continua di un’offerta ricettiva costiera di dubbia qualità , il cui unico obiettivo è quello di inseguire disordinatamente, al costo di un alto impatto ambientale, i facili profitti di breve periodo associati alla domanda dei mesi di punta della stagione turistica.
L’attuale offerta è infatti inadeguata poiché in gran parte le esigenze sono legate a strutture ricettive per la stagione più calda e per un turismo costiero di dimensioni tali da risultare funzionali solo in presenza di un alto numero di turisti.
Idea di uno sviluppo legato ad un bene turistico basato sull’alta qualità ambientale e su una forte riconoscibile cultura locale, da gestire in modo appropriato per crescere preservando anche la qualità. Prove di sviluppo sostenibile?
Approfondimenti:
http://www.demos.ss.it
http://www.regione.sardegna.it/