Sul sito di riferimento del progetto leggiamo che questa strategia di conservazione e valorizzazione della memoria lungo termine si è inmbattuta in numerosi attori estrapolati da diverse famiglie, sempre con riferimento agli obiettivi del minitero della cultura “promuovere dei progetti, memoriali, interculturali e intergenerazionali nei campi dell’habitat, del misto e della gestione della prossimità  e dell’integrazione”¦per favorire la riappropriazione da parte degli abitanti del loro ambito di vita”.
La partecipazione, l’informazione e la comunicazione verso gli abitanti e i differenti attori coinvolti nell’operazione, sono delle procedure essenziali per la riuscita tra le altre cose, del Programma di rinnovamento urbano. Le operazioni intraprese permettono di accompagnare il processo di trasformazione dei quartieri e di favorire la loro riappropriazione da parte degli abitanti.
Nella seconda parte della presentazione disponibile on line, si parla del passaggio dal patrimonio vivente alla trasformazione dei territori. Questo progetto che ormai è entrato nella sua fase conclusiva, riguarda l’insieme delle comunità  culturali e ”“ attraverso la raccolta e la valorizzazione della memoria vivente ”“ propne di mettere in luce le identità  e i percorsi comuni di uomini e donne che abitano gli agglomerati urbani presi in considerazione.
Insomma un vero e proprio laboratorio territoriale di cui le pubblicazioni redigono una summa. Il documento che proponiamo agli utenti di Tafter ”“ Memorie: un patrimonio vivente ”“ è in lingua francese.


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