Il progetto PEACH (Personal Experience with Active Cultural Heritage) ad esempio, è finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento e coordinato dall’ITC-irst. Giusto per completare l’elenco e ad onor di cronaca, bisogna ricordare che questo progetto diretto da Oliviero Stock, vede coinvolto anche come partner il DFKI, l’Istituto Tedesco per la Ricerca in Intelligenza Artificiale diretto da Wolfgang Wahlster, e numerosi collaboratori, quali l’Istituto di Cibernetica del CNR di Napoli, la Soprintendenza degli Scavi di Ercolano e Pompei, la Columbia University di New York, il National Research Council del Canada e l’Università  di Padova.

Nella presentazione on line del progetto se ne descrivono immediatamente gli obiettivi: studiare e sperimentare come le tecnologie possono supportare la fruizione dei beni culturali. La fase analitica quindi si completa in un secondo step operativo. Infatti “la prospettiva è quella di creare sistemi basati su tecniche di intelligenza artificiale e microsistemi atti a rendere l’esperienza di una visita a un museo o altro sito culturale più interessante e coinvolgente”. A due anni dal lancio di PEACH (2002), sono stati presentati i primi risultati: ovvero il prototipo di sistema tecnologico per la fruizione comprensiva degli affreschi di Torre Aquila.

Il cuore del progetto risiede dunque nella realizzazione di una sorta di “esperto” personale (un avatar) che accompagna il visitatore adeguando la prensetazione del bene culturale ai suoi specifici interessi. La proposta nasce da alcune esigenze specifiche, o meglio dalla consapevolezza che gli ostacoli alla fruizione possono essere vari, ma dipendono da fattori eterogenei. Ad esempio carenze infrastrutturali che rischierebbero di danneggiare le opere in fase espositiva, oppure semplicemente una limitata preparazione degli utenti nei confronti dei beni culturali. Ecco quindi che spiegate le esigenze della ricerca è spiegata la necessità  di adattarsi ai “gusti” culturali specifici, servendosi dell’intelligenza artificiale.
Il sistema pensato per Torre Aquila prevede anche che la stanza – equipaggiata con un sistema ad infrarossi – localizzazi i visitatori al suo interno. Quando un visitatore mostra interesse su un determinato argomento, il personaggio animato può introdurre un video di approfondimento, una sorta di documentario che integra il racconto. Questo video viene generato automaticamente dal sistema, tenendo in considerazione gli interessi del visitatore e ciò cha ha già  visto nella stanza. Infine, il sistema produce un report personalizzato in italiano o inglese sulla visita effettuata dal visitatore che include un resoconto dei particolari che sono sembrati di maggior interesse per questo visitatore e spunti per ulteriori approfondimenti.

Infine ricordiamo che in occasione del secondo compleanno di PEACH sono stati presentati anche un progetto di supporto dell’interazione collaborativa tra bambini: il sistema StoryTable (un dispositivo multi-utente prototipale sviluppato nel laboratorio della Mitsubishi) dove i bambini possono muovere gli oggetti e i personaggi usando le dita come puntatori. Ed un secondo prototipo basato invece sull’idea di un’interazione visuale: si entra in relazione con la risorsa culturale usando un palmare dotato di webcam. Il sistema, sfruttando sofisticate tecniche di image recognition, è in grado di riconoscere di quale dettaglio si tratta e di conseguenza fornire una rilevante presentazione multimediale. Ora non resta che aspettare PEACH al varco del suo quarto compleanno.


Approfondimento:
PEACH