Ecco allora che, tra le molte invenzioni, oggi è possibile contarne un’altra nata nel capoluogo piemontese: il Circolo dei lettori. Anche se il nome rimanda a qualcosa che chiaramente non è una novità , il contenuto, o meglio, la forma è sicuramente innovativa. Il Circolo, i cui battenti hanno aperto il settembre scorso con una non-stop di letture che ha visto impegnati oltre cinquanta reader tra volti noti della vita cittadini e semplici appassionati per un totale di tremila partecipanti, trova sede presso Palazzo Granirei della Roccia, già sede dell’antico Circolo degli Artisti. La Regione Piemonte, infatti, dopo alcuni anni di inattività da parte degli Artisti, ha deciso di destinare gli spazi a questo progetto volto ad “accasare” le migliaia di persone che fanno della lettura qualcosa di più di un passatempo, forse addirittura un momento della vita.

Il Circolo ha una propria programmazione, fatta di conferenze, spettacoli, presentazioni, workshop, ma ciò che lo differenzia da una biblioteca o libreria è l’obiettivo: in questo caso l’accento è posto sul lettore e non sul libro. Torino, infatti, conta alcune centinaia di librerie e circa venticinque biblioteche, senza contare quelle legate all’Università e al Politecnico e agli archivi di molte Fondazione; ciò significa che trovare da leggere non è un problema. Il Circolo, invece, lavora su chi legge, offrendogli una casa decisamente accogliente ed una serie di attività di “approfondimento”.
La scelta, da parte della Regione, di investire su questo target è in linea con il tessuto culturale della Città . E’ sufficiente scorrere l’elenco delle attività pubbliche e private legate al libro per rendersi conto delle proporzioni: gli editori, che da Einaudi in giù hanno prodotto non solo libri, ma quasi un way of life della cultura. Le istituzioni come la Fiera del libro ed il Premio Grinzane, che ogni anno registrano migliaia di persone e portano in Città scrittori da tutto il mondo. I caffé che, seguendo la moda del bookcrossing, ospitano veri e propri angoli per la lettura; fino ai venditori ambulanti, con un giro di affari tanto misterioso quanto affascinante, in un continuo scambio di volumi usati. Bisogna poi ricordare quel fenomeno trasversale alla letteratura e al teatro: il “teatro di narrazione”, la cui immagine più ricorrente è forse quella di un attore con un volume tra le mani, come i più ricorderanno aver preso piede dall’esperienza (finanche televisiva) di Totem, firmata da Alessandro Baricco, Gabriele Vacis e Roberto Tarasco.

In poco più di un mese di attività , il Circolo ha registrato circa duemila iscritti alla propria newsletter che aggiorna delle novità del settore e i cui eventi sono tutti gratuiti come a Torino è tradizione. Nell’anno in cui l’Unesco ha conferito a Torino il titolo di capitale mondiale del libro, la Città ha inventato la casa a misura di lettore. Chi sarà il primo ad esportare questo ennesimo progetto torinese?

Approfondimenti:
www.circololettori.it
www.fondazionetrg.it