Sette laboratori di progettazione, ognuno guidato da un noto studio di architettura italiano. Un’iniziativa che ha coinvolto otto comuni toscani, cinque province e ottantacinque giovani progettisti selezionati su circa 300 candidature, provenienti da tutto il territorio nazionale. Si tratta del Campus Territoriale per la Cultura Contemporanea “Le isole del tesoro”, curato da Paola Bortolotti e Marco Brizzi e coordinato da Franco Filippini. Ideato e organizzato da iMage e promosso dalla Regione Toscana, questo sforzo di progettazione collettivo nasce con l’obiettivo di incoraggiare nel territorio toscano la sensibilità  verso i temi dell’architettura contemporanea, nel rispetto del paesaggio, delle culture e delle storie dei luoghi.
Il frutto del lavoro svoltosi tra ottobre e novembre a Capoliveri, Lastra a Signa, Peccioli, Poggio a Caiano, Prato, Rio nell’Elba, San Gimignano e San Giovanni Valdarno è ora protagonista di una mostra presso il SESV, galleria dell’Università  di Firenze. Diversi gli approcci e le modalità  di esplorazione e ripensamento del territorio da parte dei diversi gruppi di progettazione, come differenti sono anche le modalità  espositive studiate per dar conto dei risultati dei sette laboratori.
Nell’esposizione interattiva progettata da iDU e Id-lab, un parco fluviale tende ad attivare rinnovate modalità  di interazione fra il fiume, le trame della città  e la vita pubblica: siamo a San Giovanni Valdarno con IaN+. Ridisegnare il centro urbano di un luogo caratterizzato da un’importante presenza architettonica e artistica è compito invece del gruppo A12 nello scenario di a Poggio a Caiano.
Sono le miniere, protagoniste di un recente movimento di rilancio e valorizzazione in diverse regioni italiane, a dare luogo a inaspettati scenari a Capoliveri e Rio nell’Elba, luoghi di lavoro di Id-lab. Un convento -poi carcere per oltre un secolo- diventa uno spazio teatrale aperto sul paesaggio a San Gimignano, una visione estremante immaginativa prodotta da 5+1AA; mentre a Peccioli il gruppo di Marco Navarra ha affrontato un luogo controverso come la discarica per rileggere il rapporto tra preesistenze, culture, ambiente.
Infine, una nuova fermata ferroviaria genera la necessità di ritrovare percorsi pedonali e collegamenti a Lastra a Signa, per una settimana al centro della creatività dei ragazzi guidati da ma0, mentre il progetto guidato da Carlini e Valle a Prato affrontare una singolare crescita demografica e il confronto tra culture attraverso la costruzione di nuove scuole.
Ad accompagnare la mostra anche un convegno di presentazione, che vede la presenza di tutti i soggetti coinvolti (la Regione Toscana, gli amministratori, gli advisor e i progettisti) e la presentazione Empty: assenza di materia, un’installazione interattiva/reattiva di r4, parte del progetto del SESV l’Oltrevisore.

www.isoledeltesoro.it
www.sesv.net
www.oltrevisore.net