Termini come network, digitalizzazione, progettazione integrata da poco tempo, ma sempre più frequentemente, caratterizzano il lessico dei professionisti dei beni culturali, siano questi conservatori, storici o divulgatori.
La condivisione e la messa in rete di conoscenze a livello europeo, inquadrata nell’ottica colaborativa della filosofia open source, sono al centro di un progetto inserito nel Sesto Programma Quadro dell’Unione Europea, al quale si lavora da ormai quattro anni.
Stiamo parlando di Bricks, "Building Resources for Integrated Cultural Knowledge Services": come costruire risorse per servizi integrati per la conoscenza in ambito culturale.
Bricks è definito uno dei maggiori progetti europei nell’ambito delle tecnologie informatiche a supporto dei beni culturali. La sua infrastruttura dispone, attualmente, di una serie di servizi integrati che realizzano pubblicazione, indicizzazione, gestione dei contenuti, ricerca, navigazione e accesso di "oggetti digitali culturali e multimediali" di qualunque tipo: testi, immagini, contenuti audiovisuali, filmati, suoni e modelli tridimensionali.
L’obiettivo che ci si è posti nella realizzazione del progetto era quello di realizzare, sotto un comune denominatore e a partire da riflessioni condivise, risorse, servizi e contenuti digitali: di musei, biblioteche, archivi, collezioni audiovisuali. 
Per definire il tipo di servizio che il progetto intende sviluppare, viene utilizzata l’espressione "digital library": intendendo, in questo contesto, un sistema a rete di servizi che rende disponibili ovunque collezioni di documenti multimediali digitali, fruibili a vari livelli e con diverse modalità di accesso. Se l’idea era quella di giungere a un approccio condiviso sulla gestione del patrimonio culturale, lo strumento principe attraverso il quale perseguire tale obiettivo è la Bricks Community, una comunità di sviluppo open source alla quale aderiscono decine e decine di progettisti di software da vari paesi europei. A questa comunità di sviluppatori hanno accesso quei professionisti della tecnologia o dei beni culturali che condividono l’idea di fondo della piattaforma o che intendono fornire nuovi contributi. Si possono scoprire tra i membri della community l’Unesco, la Soprintendenza di Pompei, l’Università di Cambridge.
La community è peraltro aperta anche alle adesioni di singoli, anche non professionisti: ogni feedback è considerato prezioso nella progettazione di un’infrastruttura pensata nella prospettiva dell’utente, e non in quella del contenuto.

Il sito della Bricks Community

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