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Tafter ha intervistato il Responsabile del Museo Alfa Romeo, dr. Stefano Agazzi.
Ci può fornire un’idea di quali sono i “pezzi forti” della collezione del Museo Storico Alfa Romeo?
Il Museo Storico Alfa Romeo di Arese dal 18 dicembre del 1976 offre agli occhi del pubblico, degli appassionati dell’automobile e degli amanti del Marchio milanese, la splendida e suggestiva collezione di 110 vetture – pezzi unici, da corsa, di produzione, prototipi e concept – che va dalla prima vettura A.L.F.A., la “24 HP”, alle leggendarie vincitrici delle “Mille Miglia” come la “6C 1750 Gran Sport” di Tazio Nuvolari, dalle mitiche “8C” carrozzate da Touring alla “Alfetta 159” da Gran Premio, campione del Mondo di Formula 1 con Juan Manuel Fangio, dalla “Giulietta”, vettura iconica degli anni ’50 alla “33 TT 12” Sport. Alle vetture si aggiungono 15 motori d’aviazione e 25 propulsori automobilistici, che testimoniano l’evoluzione tecnologica dell’ingegneria Alfa Romeo e circa un migliaio di modellini di auto realizzati in differenti dimensioni, esposti in apposite teche.
Come si struttura il Museo? Con quali strumenti “parla” al pubblico?
La struttura del Museo si sviluppa su sei livelli, coerenti con la cronologia storica dei modelli, per una superficie totale di 4800 mq, inserita nel contesto del “Centro Direzionale” di Arese, situato a nord-ovest del capoluogo lombardo, tra le autostrade e i due aeroporti, Linate di Milano-city e l’hub di Malpensa. I visitatori vengono accompagnati nei piani del Museo da pannelli e gigantografie di immagini originali, provenienti dal Centro Documentazione Storica, e da manifesti pubblicitari che seguono le tappe fondamentali della storia dell’Alfa Romeo attraverso i suoi prodotti, nella loro dimensione tecnico-stilistica, sportiva, industriale e di costume, legata non solo alle vicende del nostro Paese.
Qual è la risposta del pubblico alle iniziative del Museo Storico Alfa Romeo?
Più del 60% delle vetture esposte nelle sale del Museo sono completamente efficienti e funzionanti e sono le protagoniste più accreditate di una serie di eventi e manifestazioni nazionali ed internazionali – statiche e dinamiche – insieme con tutta l’emozione che una storia come quella dell’Alfa Romeo suscita generalmente nel pubblico, anche in quello cosiddetto meno specialistico e più trasversale: dalle strade italiane della rievocazione della Mille Miglia ai paesaggi inglesi del “Festival of Speed” di Goodwood, dal bagno di folla dei visitatori della mostra “Bellezza Necessaria” di Tokyo all’entusiastico ed eterno love affair degli Stati Uniti per il Biscione, come si è visto al “Concorso d’Eleganza di Pebble Beach”. Ogni anno il Museo Storico accoglie un pubblico eterogeneo fatto di 10.500 visitatori (secondo il consuntivo relativo al 2006), il 75% dei quali provenienti da Paesi esteri e promuove iniziative di carattere culturale legate al mondo dell’automobile e a tutto ciò che ruota attorno ad esso.
Ci potrebbe parlare dell’archivio, parte integrante dell’esperienza del Museo?
L’Archivio Storico, compreso nel complesso del Centro Direzionale, nei pressi del Museo e a esso collegato, raccoglie un patrimonio di 50 mila immagini digitalizzate, 5 mila pubblicazioni tecniche, 3 mila disegni, un migliaio di filmati, i registri degli chassis delle vetture dal 1938 e tutti i vari fondi aziendali. L’attività è particolarmente intensa: circa 4 mila i contatti annuali. Si rivolge alla stampa, all’editoria, ai collezionisti e a ricercatori e tesisti. Il Museo e il Centro di Documentazione (che comprende l’Archivio) sono gestiti dal punto di vista organizzativo nell’ambito dell’Automobilismo Storico Alfa Romeo, che ha il ruolo di promuovere e valorizzare la storia dell’Alfa Romeo quale fattore strategico del Marchio e dei prodotti che rappresenta.