Quando è nato l’Archivio Storico Olivetti e quali sono state le tappe salienti della sua storia?
L’Archivio Storico Olivetti viene costituito a metà  degli anni ’80; nel 1998 nasce l’Associazione Archivio Storico Olivetti che si occupa del recupero, della conservazione, dell’ordinamento archivistico e della gestione del patrimonio dell’azienda Olivetti. Nel 2001 l’Archivio è tra i soci fondatori dell’Associazione Museimpresa. Nel 2005 diventa socio dell’AAA/Italia, l’Associazione nazionale degli Archivi di Architettura contemporanea. L’Archivio è casa editrice e promuove una propria collana di quaderni dell’Associazione Archivio Storico Olivetti. A partire dal 1998 è stata sviluppata un’intensa attività  promozionale (mostre, convegni, conferenze, eventi culturali di varia natura).

Che tipo di iniziative promuove l’Archivio?
L’Associazione attraverso una ricca serie di iniziative culturali, lavori di ricerca e studio, si pone l’obiettivo di valorizzare e promuovere l’analisi e la conoscenza di questo patrimonio (come mostre, conferenze, rassegne cinematografiche, convegni, laboratori).

Di quali strutture si avvale l’Archivio per comunicare al meglio il proprio patrimonio?
L’Associazione dispone di un comitato scientifico interno che elabora progetti e iniziative culturali e si avvale di consulenti esterni per progetti specifici. Ha adibito uno spazio dell’Archivio, la Villetta Casana, a sede espositiva per i visitatori, che offre l’opportunità  di cogliere l’ampiezza e ricchezza dell’esperienza olivettiana nei suoi caratteri salienti, nei suoi aspetti originali e unici nel contesto mondiale del XX secolo (innovazione e design, politica ed economia, servizi sociali e promozione culturale, urbanistica e architettura, editoria e pubblicità , psicologia e sociologia, fotografia e cinema, ecc.). La sua attività  culturale vede con favore la collaborazione con altri enti ed istituzioni a livello locale e nazionale.
L’Archivio ha un proprio sito internet che aggiorna frequentemente per quel che riguarda le iniziative e le novità  editoriali. La documentazione non è al momento consultabile on line.

Qual è la percezione dell’Archivio sul territorio locale e su quello nazionale?
L’Archivio opera per la promozione e la valorizzazione delle potenzialità  creative del Territorio e delle persone che lo abitano: in tal senso opera in sinergia e in collaborazione con enti pubblici e privati che condividono tali obiettivi. Sia su scala locale che nazionale, l’Archivio viene percepito come depositario ed erede della storia di un’azienda che ha fatto del profitto il motore di un meccanismo di crescita culturale della comunità  e in quest’ottica si muove nel presente per proseguire quella missione. A livello locale, negli ultimi anni, l’Archivio ha consolidato la sua presenza attraverso una maggiore apertura al territorio (ad esempio, in occasione della manifestazione culturale della fiera della parola) e una più forte capacità  di dialogo con le Istituzioni e con le generazioni più giovani, attraverso le Scuole.

Quali chiavi di lettura l’Archivio vuole fornire al visitatore?
Per l’attività  di consultazione e ricerca l’Archivio ha definito una procedura che seleziona le richieste e ne valuta il livello di approfondimento e di qualità  scientifica; sulla base della valutazione di tutte le richieste di accesso, l’Archivio organizza un calendario di frequenza che prevede l’accesso ai ricercatori e presuppone l’assistenza diretta e continua di un addetto dell’Archivio per ricercare e rendere disponibile, ed eventualmente riprodurre, la documentazione richiesta, oltre che fornire consulenza sulle questioni oggetto di ricerca e analisi.
L’Archivio mette quindi a disposizione il suo patrimonio, ma seleziona e filtra i livelli di accesso alla documentazione, al fine di garantire il più alto grado di qualità e serietà scientifica al lavoro dello studioso. Il visitatore che scopre per la prima volta l’Archivio e naturalmente la storia della sua Azienda, rimane catturato dal fascino di questa esperienza e ne recupera le tracce visitando la mostra permanente all’Archivio e le inziative da esso promosse, scoprendo pubblicazioni di grande pregio e originalità nel bookstore dell’Archivio e passeggiando per il Museo a cielo aperto dell’Architettura Moderna (MaAM) attraverso il percorso guidato delle architetture olivettiane di Ivrea.
Finalità e strategie dell’Archivio sono, in ultima analisi, un recupero in chiave attuale della storia di un secolo di un territorio, in funzione della salvaguardia della memoria di esso per sostenere nuove forze che guardano al futuro.

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