Il cineturismo è un fenomeno che può essere apprezzato su molteplici dimensioni. La scelta di una determinata location porta al territorio diversi tipi di promozione.
Dipende dal film, dal genere, dalla sceneggiatura, dalla validità  della sua distribuzione, e, ovviamente dalle scelte e dall’abilità  del regista e del direttore della fotografia. Quando un buon progetto si traduce in un buon film vi è sicuramente, per i luoghi in cui esso è ambientato, la promozione di una immagine positiva, o il miglioramento di una immagine negativa già  esistente. A maggior ragione se il film ha una buona distribuzione ed è, quindi, visto da un cospicuo numero di spettatori.
Durante la realizzazione di un film vengono attuate azioni di marketing territoriale, spesso inconsapevoli, che risultano fondamentali al fine di veicolare messaggi ben precisi, perfettamente recepiti dallo spettatore. In Italia soltanto da pochi anni si sta iniziando a conferire la giusta rilevanza alla tematica, dal momento in cui si è riconosciuto il legame che intercorre tra la visione di un film di successo e la costruzione di un immaginario collettivo relativo al luogo.
Il meccanismo principe attraverso il quale la promozione del territorio può essere perseguita con un livello maggiore di sistematicità  si chiama “location placement“. Per comprenderne il quid è necessario introdurre il concetto di Product Placement, che, letteralmente, significa collocamento del prodotto.
La Legge Urbani del 2004 include un capitolo riservato al Product placement, possibilità  concessa alle aziende commerciali di promuovere se stesse e i loro prodotti all’interno di film o fiction. Prima di questa legge, l’esposizione di marchi e prodotti nelle scene di film e fiction era considerata illegale. Per il cineturismo si parla, invece, di Location placement, pensando alla possibilità  di collocare alcuni luoghi in punti chiave di un’opera cinematografica. La promozione, comunque, non si ferma alla sola presenza delle location nell’opera audiovisiva. Ciò che è determinante per un territorio inserito in un’opera cinematografica è certamente la riconoscibilità , la manifestazione esplicita della propria identità  culturale associata alla comunicazione di uno stile di vita che possa attrarre turismo qualificato.
Esistono vari modi di accentuare la promozione di un luogo attraverso un film per cercare di tradurre l’interesse dello spettatore in effettive presenze turistiche sul territorio. Un paio di esempi significativi vengono da operazioni vincenti come “Sideways” o “Il codice da Vinci” ad opera rispettivamente della Film Commission Californiana e di Visitbritain.
In questi casi la movie map dei luoghi del film, la promozione attraverso un sito internet, la campagna promozionale sui media turistici e la realizzazione e proposta di tour specifici legati al film è avvenuta parallelamente all’uscita del film nelle sale. Iniziative simili sono da concertare in collaborazione con tutti gli enti preposti e da attuare prima, o durante, l’uscita del film.
Il progetto “Cinema e Territorio” è stato un precursore della diffusione del cineturismo in Italia. Una sua prima attuazione si è avuta nell’Ischia Film Location Festival, nel 2003; si è successivamente arricchito della Borsa Internazionale delle Location e del Cineturismo, nata nel 2005 grazie alla collaborazione con Expo cts. La presenza di tanti ospiti illustri del mondo cinematografico, tra i quali diversi premi Oscar, i numerosi eventi culturali e i convegni sul cineturismo, hanno consentito al Festival di ottenere il patrocinio da parte delle più alte cariche dello Stato, nonché una visibilità internazionale di alto profilo accademico, come dimostrano i nostri più recenti interventi al “International Conference on Impact of Movies and Television on Tourism” di Hong Kong ed alla “Jornada Internacional de Cine y Turismo” di Malaga.
L’Ischia Film Festival è, oggi, riconosciuto come l’unica manifestazione europea che premia il cinema e l’audiovisivo che ha saputo regalare al pubblico le più intense emozioni legate al paesaggio e al territorio. La Borsa Internazionale delle Location e del Cineturismo è oggetto dell’attenzione di enti turistici e film commission internazionali, oltre che delle più belle location italiane.
Tra le iniziative di comunicazione avviate nell’ambito del progetto, un blog sul Cineturismo. Il blog consente di mettere in rete le singole esperienze di viaggio, offrendo all’utente la possibilità di scambiare informazioni con altri cinefili. L’offerta di viaggi a tema sui luoghi del cinema, i così detti “movietour”, non è oggi adeguata alla richiesta. Probabilmente si tratta di un fenomeno di nicchia, che non consente ancora agli operatori turistici di formulare pacchetti che possano contare su un numero consistente di adesioni. In questo senso, il blog permette ai singoli viaggiatori di ripercorrere i viaggi di altri o di ottenere informazioni sulle location da chi ha provato l’esperienza in prima persona.